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venerdì 25 marzo 2016

#Recensione: Un qualunque respiro di Emily Pigozzi

“Sono incapace di sentire, perché non c’è nulla da sentire.Soprattutto dentro di me.Vorrei tanto sentire qualcosa.Qualcosa di nuovo, di pulsante.Un qualunque respiro risuonare nel mio corpo.Per dare la vita. E ancor di più, per sentirmi viva.”









Titolo: Un qualunque respiro
Autrice: Emily Pigozzi
Genere: Narrativa
Prezzo: € 12,00
Link all'acquisto -->  ShopButterflyEdizioni

Sinossi:

Eliana e Alberto sono una coppia felice. Si sono sposati per amore, hanno acquistato la casa dei loro sogni, lavorano e coccolano un gatto sornione di nome Angus. Tutto va per il meglio eppure, all'improvviso, la loro serenità viene incrinata da una mancanza: è l'assenza di un figlio, il vuoto che riempie la casa. Eliana e Alberto iniziano a pensarci, a provarci, ad aspettare l'attesa stessa di una nuova vita. Una vita che, però, non arriva. Tra tentativi falliti e coppie di amici circondate da bambini, cure mediche ed esami invasivi, il loro amore è chiamato ad affrontare la prova più grande e a restare saldo, integro, in una tempesta di desiderio e delusione. Emily Pigozzi indaga il mistero della maternità, il dolore della mancanza, la sensazione di aver fallito nel proprio ruolo di donna come generatrice di vita, in un romanzo che è una storia d'amore a tre uscite: amore per se stessi, per l'altro, per una nuova esistenza che di quel sentimento è il frutto.




Recensione:


Questa è la storia di Eliana e Alberto, una coppia normale  che si è appena sposata e  che sembra essere felice almeno all’esterno, sono  da tutti considerati“la coppia perfetta”.
Sono due ragazzi che si amano  veramente e che si scontrano con i piccoli grandi problemi quotidiani, il mutuo, il lavoro, le uscite con gli amici, il futuro incerto.
Il sogno di Eliana è quello di crearsi una famiglia con la persona che ha scelto, anzi Eliana e Alberto si amano e si sono scelti per vivere insieme una vita felice. 
Alberto è l’uomo giusto per Eliana, premuroso, attento, amorevole e  la donna riesce a confidarsi con lui e a non nascondergli niente.
“Però è sempre stato l’amore il cardine della mia vita. Il rifugio di un legame sereno, il calore di una famiglia, la possibilità di essere me stessa senza freni né barriere. E’ sulla famiglia che ho deciso di fondare la mia vita. “
La donna nel suo passato ha avuto un grande dolore, la separazione dei suoi genitori e anche il dover abbandonare la casa della sua infanzia hanno lasciato un grande vuoto dentro di lei, che non riesce ancora a colmare.
Un giorno forse per l’età, o forse perché crede che sia arrivato il momento giusto decide di provare ad avere un figlio.
Eliana, dopo la delusione dei primi tentativi, capisce che non sarà una cosa facile e vive il non riuscire a rimanere incinta come un fallimento del suo essere donna.
Inizia ad informarsi su internet e a leggere le storie di altre coppie che hanno avuto molte difficoltà, prende delle vitamine, integratori e programma i periodi “giusti” per poter rimanere incinta.
“Ovviamente il non avere figli porta ad essere considerati coppia di serie B, quelli che non possono saperne di amore genitoriale e sacrifici, e davanti a certi argomenti abbozziamo, cercandoci con i piedi sotto il tavolo, in un richiamo di incoraggiamento e calore.”
Eliana e Alberto almeno inizialmente rimangono una coppia unita, si sostengono a vicenda e cercano di essere ottimisti.
Dopo molti mesi però Eliana, decide di fare degli esami e pensa anche ad una soluzione più invasiva il PMA, procreazione medicalmente assistita,questa però è un’ultima spiaggia che la donna spera di non dover percorrere.
Oltre alla frustrazione per la mancata gravidanza, Eliana vive un periodo difficile perché l’azienda per la quale lavora chiude e si ritrova a casa a cercare di superare da sola questo momento. 
Con il passare del tempo il rapporto tra i due ragazzi cambia e la stanchezza, la delusione per questa situazione portano Eliana e Alberto a litigare e a non riuscire più a capirsi come prima.
“A volte mi chiedo se abbiamo sempre parlato una lingua diversa, pur capendoci.”
E dopo quando meno te lo aspetti Eliana rimane incinta e sembra che tutto vada per il meglio, lei ritrova il sorriso e anche il rapporto con Alberto migliora.
“Il mio ventre è il custode di tutta la terra”
Inizia a parlare anche con il suo futuro bambino, ma ancora una volta la vita pone davanti ad Eliana una grande sfida, la donna perde il bambino ed è distrutta.
Questo perdita la  devasta, non riesce a reagire a riprendersi, si sentiva miracolata ora invece  è vuota, come se le mancasse l’aria per continuare a respirare a vivere. 
[…]“Per noi, noi donne intendo,non è così. Il nostro corpo, pieno o vuoto, fertile o infertile, ce lo portiamo dietro sempre. E’ il continuo promemoria dei nostri sogni e delle nostre ossessioni.”
Per Alberto, il dolore sembra avere una sfumatura diversa, forse per un  uomo questa perdita viene percepita in maniera differente, in fin dei conti non può provare quello che invece Eliana sente.
Un libro toccante, scritto in maniera delicata che ci racconta un tema che molte donne devono loro malgrado affrontare, ho apprezzato la forza di Eliana di andare avanti o almeno di provare a farlo, anche quando forse non le rimaneva che piangere.
Una storia che ci pone davanti una grande riflessione sulla vita, sulla famiglia, sul diritto di essere madre ma che ci fa capire che probabilmente solo insieme, rimanendo uniti Eliana e Alberto hanno potuto superare questo momento e trovare la chiave giusta per sconfiggere il dolore.

Consigliato a tutti quelli che sperano in un lieto fine!





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