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mercoledì 25 gennaio 2017

Francesca Lesnoni [INTERVISTA: 50 SFUMATURE D'AUORE]


1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Sì, certo.

2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Penso che ogni persona sia un grande mistero per se stessa e per gli altri. La ricerca di questo mistero è il vero, affascinante viaggio che compiamo durante la nostra intera esistenza.  
Quello che conta non è ciò che facciamo ma che sia fatto con amore.

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Amo tutti i colori. Da bambina mi piaceva dipingere i miei incanti, le mie meraviglie: il verde abbagliante dell’erba, punteggiato dal rosso dei papaveri  in primavera, il giallo caldo delle ginestre, il gioioso arancione delle arance, il blu degli iris cangiante in viola… anche il nero della notte… perché è dal buio che nasce la prima stella del mattino…
Avrei desiderato frequentare il liceo artistico e, in seguito, l’accademia di belle arti, ma i miei genitori non lo permisero. Fu così che cominciai a dipingere con le parole.

4-Tre aggettivi per descriverti
Tenace, schietta, innamorata.

5-Come dicono di te gli altri?
Non so, suppongo di sembrare inconsueta a molti.

6-Il giorno più bello della tua vita?
Ero molto triste, non riuscivo a scendere dalla macchina, continuavo a rimuginare sulle parole dure che una persona cara mi aveva detto, facendomi sentire un fallimento vivente… Dopo un tempo che mi è sembrato infinito, ho aperto la portiera e mi sono avviata lungo la strada in salita… Una donna - che sembrava avanti negli anni, magra, sciupata, la pelle scura, arsa dal sole, la lunga gonna colorata, tipica delle zingare - scendeva dalla parte opposta. Mi ha guardato con intensità, ha allargato le braccia e ha pronunciato il mio nome. Solo quando me la sono trovata di fronte, a pochi centimetri, l’ho finalmente riconosciuta. Era una delle ragazze che avevano affollato l’aula del carcere minorile in cui “insegnavo” pittura il sabato e la domenica, durante il mio tempo libero. Ci siamo abbracciate, ha sussurrato: “Sai, Francesca, nella tua stanza io sono stata felice…”

7-Una cosa che ti rende felice?
Camminare al mattino presto, senza una meta, scoprire cieli visionari, dai colori indescrivibili, cosparsi di cirri rosati…

8-Tre persone che stimi?
Soltanto tre? Ho incontrato tante persone belle! Penso ai bambini malati che riescono a sorridere, nonostante tutto, mentre noi ci lamentiamo per delle sciocchezze… Uno dei doni più preziosi che ho ricevuto è la lettera di Noemi: “Cara Franci, ti voglio tanto bene, ti mando tanti baci, spero di aiutarti. E la storia non finisce, io ti penserò sempre e tu non scordarti mai di me”. Aveva solo cinque anni.
O a Madre Teresa di Calcutta. La incontrai inaspettatamente una mattina d’inverno, in un momento difficile in cui mi sembrava di avere perso la speranza. Prese il mio volto tra le sue mani rugose, lo accarezzò con toccante tenerezza e disse: “Sei bellissima, tesoro! Dio ti ama! Un giorno farai tante cose belle…”
O a Carmine, un clochard che sembra terrorizzare i passanti perché ogni tanto grida e digrigna i denti come un animale ferito… Mi aiuta a mettere la moto sul cavalletto, credo abbia capito che per me è pesante.
La lista potrebbe continuare per molte pagine.

 9-Sei mai stato deluso/a?
Sì, come tutti, ma preferisco soffermarmi sulle volte in cui sono stata io a deludere qualcuno, mi aiuta a crescere.

10-Hai tatuaggi?
 No. Spero di camminare verso la nudità struggente dei bambini, il suo chiarore.

11-Cos’è per te la  scrittura?
Mi tornano alla mente i versi di Alda Merini: “A te che chiedi come si fa a scrivere, io dico: avendo dentro un dolore tremendo…” “Eppure in questo inverno è fiorito il mio amore…”

12- A quali scrittori ti ispiri?
A nessuno, pur amandone molti.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Sono un’allodola, mi sveglio presto, anche quando vado a dormire molto tardi. Le prime ore del mattino sono le migliori.

14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Scrivo di getto, poi lavoro a lungo su quello che ho buttato giù. Il risultato mi sembra sempre inadeguato.

15-Scrivi a mano o al computer?
Ho sempre un taccuino con me. Vi appunto i versi che nascono improvvisi… I libri, invece, li scrivo al computer, è molto più facile correggere…

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Anni fa,  quando l’esperienza al carcere minorile si è esaurita, ho scritto dei racconti, o meglio, dei ritratti di alcune ragazze che avevo incontrato in prigione. Non volevo perdere la  bellezza di quanto avevo vissuto. Una mia amica li lesse, le piacquero e insistette perché li portassi al cantiere di Stampa Alternativa che aveva deciso di pubblicare un autore inedito dopo il grande successo di “Lettera sulla felicità” di Epicuro. Mi stressò tanto che, per non sentirla più, infine lo feci. Arrivarono centinaia di manoscritti… Scelsero il mio: “Kunia e le altre”.

17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No, desideravo costruire un ospedale in Africa… Ho ancora lo stesso sogno… Anche se, più realisticamente, ora penso a un piccolo ambulatorio…

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Spero che non lo diventi mai. Sono una dilettante felice che scrive quando sente di farlo.

19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Nessuna scaletta.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Il mio letto.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Ho diversi libri nel cassetto, anche una favola che ho illustrato, divertendomi molto.
“Solo l’Amore” è stato scritto dopo una brutta caduta che mi ha costretta all’immobilità per due mesi. Poi ci ho lavorato per quasi due anni, nei ritagli di tempo.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
“Solo l’Amore” è un self ed è un po’ la storia di sempre: una ragazza l’ha letto, le è piaciuto, ha insistito perché lo pubblicassi sino a stressarmi… alla fine ho ceduto ma a condizione che facesse tutto lei. E così è stato: ha scritto la sinossi, commissionato la copertina eccetera

24-Cosa pensi dei self?
Non ho una conoscenza sufficiente di questo mercato per esprimere un’opinione.

25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Grandi autori del passato hanno pagato per farsi pubblicare, ma anche questo è un mercato che non conosco.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
La mia risposta è già contenuta in quello che raccontato in precedenza.

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Sono poco tecnologica ma, stimolata sempre dalla ragazza di cui sopra, ho inviato “Solo l’Amore” ad alcuni blog che mi sono sembrati interessanti o mi hanno incuriosito. E’ stata una splendida sorpresa scoprire tanti giovani che leggono con passione!

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Quando uscì “Kunia e le altre”, fui invitata nelle scuole, vissi un’esperienza straordinaria. Ricordo ancora la freschezza, la speranza, la gioia che mi riempivano il cuore mentre contemplavo gli occhi luminosi di quei bambini, di quei ragazzi che sognavano un mondo migliore…

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
No.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
In realtà lo sto promuovendo poco… Ma, chissà, magari spunterà qualche altra insistente ragazza che proporrà una buona idea…

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
La promozione è importante ma quello che conta davvero perché un libro rimanga nel tempo è l’onestà con cui è stato scritto.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di non avere fretta, di non mirare al successo, di scrivere perché desidera cercare, perché ha qualcosa da comunicare.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Mi interessava raccontare l’incanto della luce che nasce dal buio, della speranza che torna a illuminare la vita, quando ormai non li aspetti più.

34- I personaggi sono reali o inventati?
Credo che ogni scrittore scriva sempre un po’ di se stesso, ma anche delle persone che incontra o immagina di incontrare. E’ importante cercare di guardarle con curiosità e stupore, non dare mai niente per scontato. Sono fonte di ispirazione grandissima.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La deliziosa, insistente ragazza di cui sopra, un’adorabile professoressa di lettere che conosco da quando ero bambina, il mio poetico papà, alquanto insistente anche lui riguardo alla pubblicazione di quanto scrivo, e tante generose blogger…

36--Ultimo libro letto?
“Francesco. Canto di una creatura” di Alda Merini.

37-Che genere leggi?
Poesia, romanzi.

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Vado in libreria, mi dimentico del tempo, siedo al bar con una pila di libri, scelgo con calma, bevendo un buon caffè, gustando qualche dolce, chiacchierando con i vicini di tavolo…

39-A quale autori non sai rinunciare?
Ai Poeti.

40- Di cosa hai paura?
Dell’ipocrisia, di essere il fariseo che si crede bravo, senza macchia, e giudica gli altri.

41-Dove vorresti vivere?
Nel mio cuore.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
La scrittura non è un hobby, fa parte di me. Tutto quello che vivo non è un hobby, diventa il mio respiro…

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Riuscire a sorridere un sorriso vero, largo, a chi mi ha fatto del male.

44-Ti piacciono gli animali?
Sì e mi da un’immensa tristezza vederli confinati in spazi angusti.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
No.

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Spero che il cerchio di Giotto di cui ho scritto in “Solo l’Amore” sarà finalmente una realtà.

47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
“Guerra e Pace” di Lev Tolstoj. L’ho letto quando avevo undici anni e ne sono stata folgorata. Mi ha fatto comprendere la preziosità della vita. Non ho uno scrittore preferito.

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Non ricordo quale sia stato il primo libro. Ho sempre letto da che ho memoria. Le parole degli scrittori che ho amato camminano con me, riemergono all’improvviso, mi risuonano dentro, continuano a stupirmi, a rivelarmi un oltre che non ha fine.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sono tornata a lavorare a un romanzo che ho scritto prima di “Solo l’Amore”. Ma Elisa, magnifica blogger, vuole sapere come va a finire tra Pier e Lucia… Mi ha fatto venire voglia di continuare a raccontare la loro storia…

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Di cercare sempre la verità.

Grazie a Francesca per l'intervista!




martedì 24 gennaio 2017

Noi - Per ogni tua maledetta bugia #2 Alfieri Series di Lucia Tommasi



GENERE: Dark romance/erotic

DATA USCITA: 22 Gennaio

NOME SERIE: Alfieri Series

TRAMA: 
Serena trova una borsa di armi, vuole spiegazioni da Michele ma le avrà una sera, mentre viene coinvolta in una sparatoria sanguinosa.
Qualcuno minaccia Michele e la sua famiglia. Il passato ritorna e con lui anche Miriam, che cerca di intrufolarsi nella vita di Michele.
Qualcosa sconvolge la loro vita e il loro amore verrà messo alla prova duramente mentre nel frattempo, Serena conosce un nuovo Michele, un Michele che non conosceva affatto, un Michele senza cuore.



ESTRATTO: 
Michele 
<<Mamma?>> La sua voce! Non so se sia una cosa buona o cattiva.
Andrea entra in salotto e rimane pietrificato nel vedere Serena seduta con mamma.
<<Serena?>>
Mia madre si alza ed è parecchio agitata, ma non sa che alzandosi ha fatto sì che Andrea vedesse me in piedi davanti alla porta del giardino insieme a papà.
<<Che cosa ci fa quel bastardo qui?!>> Grida ed è furioso. Non riesco a deglutire perché mi sento un macigno in gola.
<<Volevo vedere mamma e papà>> Dico piano.
<<Io me ne vado, altrimenti gli metto le mani addosso>> Si volta e va via e solo adesso mi accorgo di sentire una dolorosa fitta al petto.
<<Andrea>> La mamma è disperata. <<Ti prego, non andartene, aspetta>> Cerca di fermarlo, ho combinato un altro guaio.
<<Oddio! Io non c’è la faccio più>> Mio padre, arreso e amareggiato se ne va in cucina.
Andrea è andato via, ma io devo cercare di risolvere la situazione, devo seguirlo.
Corro e riesco a mettermi fra lui e la porta. <<Ti prego Andrea, voglio solo parlare>>
<<Lasciami in pace, va al diavolo!>> Non ho mai visto mio fratello così incazzato nero, ma ha ragione è già tanto che non mi sta picchiando.
<<Ho bisogno solo di parlarti>>
<<E io ho bisogno che ti togli dalla mia vista>> Mi sposta violentemente,  non so dove abbia preso questa forza. Da piccoli e fino a pochi anni fa quando giocavamo alla lotta ero sempre io a vincere.
<<Andrea, fermati, cazzo!>> Grido. Finalmente si ferma, ma non si volta.
<<Mi dispiace, ti chiedo scusa>>
Si volta, il suo sguardo è spaventoso. <<Sai cosa me ne faccio delle tue scuse!>>
<<Siamo fratelli, qualcosa vorrà dire per te>>
<<Vuoi sapere cosa vuol dire per me? Bè significa che anche se sei una nullità , un bastardo, un traditore, uno stronzo, un figlio di puttana - e chi più ne ha più ne metta - non posso cambiare il mio sangue. Se i fratelli si potessero scegliere, di certo io non sceglierei MAI te! Io non ti avrei mai fatto una cosa del genere e tu invece non ci hai pensato neppure una volta>>
Le sue parole mi uccidono, mi dilaniano dentro, sento i miei occhi pungermi, ma non posso piangere, farei la figura del coglione.
<<Possiamo risolvere in qualche modo?>>
<<No! Tu sei MORTO per me!>> Morto! Me lo merito, mi merito tutte queste cattiverie, non avrei mai dovuto ferire mio fratello. Sono stato un bastardo!
Sale in macchina e va via e credo che questa sia l’ultima volta che lo vedo.



BIOGRAFIA:
Mi chiamo Lucia Tommasi, ho venticinque anni, abito in un piccolo paese della Sicilia e amo scrivere. Ero una bambina di sette anni quando ho iniziato a fantasticare storie d'amore. Condividevo la cameretta con mia sorella più piccola di me di due anni e prima di dormire
inventavo delle storie , facendole sembrare vere, piene di azione, amore ecc...
Crescendo però, mi accorgevo che la mia fantasia non si accontentava più di usare le labbra e le corde vocali, voleva che usassi una penna e il cuore.
Scrivevo come una matta in qualunque pezzetto di foglio libero, anche durante le lezioni e ovviamente la prima a leggere i miei scritti era mia sorella.
Non ho mai detto di questa mia passione a nessuno, neanche a mio marito, all'epoca fidanzato.
L'hanno scoperto un giorno, quando ho fatto stampare un mio libro e quasi mi sono commossa nel vedere finalmente l'orgoglio negli occhi dei miei genitori.
Da piccola ho sempre voluto renderli fieri di me, ma era sempre mia sorella quella brava a scuola e la più coccolona. Io purtroppo ero è sono quella di ghiaccio, ma vederli orgogliosi mi ha spinto a voler continuare
e spero di non smettere mai.
Non mi sono mai definita un'autrice perchè ci sono molte persone più brave di me, sono solo una ragazza che ama scrivere e mette impegno e cuore dalla pagina numero 1 alla pagina con scritto FINE.
 

lunedì 23 gennaio 2017

Nuove terzine di Ornella Spagnulo

Cari lettori, 
oggi parliamo del nuovo libro di Ornella Spagnulo e ospitiamo qui per voi alcune terzine che trovate all'interno del suo libro!




Le terzine che trovate qui di seguito toccano vari temi, dall'amore, all'amicizia, alla solitudine, noi le abbiamo trovate molto moderne e realistiche voi cosa ne pensate?


Non credo ai traumi della mente,credo alle solitudinidell’anima.

Ho tanta paura e così tanta rabbia,che andrei volentieri a chiudermiin monastero a pregare

C’è chi si alimenta del proprio egocome se fosse un barattolo di Nutella,ma guardiamone il colore: non è rassicurante.

Stasera vedrò gli amicie scorderò la mia noia sola– forse mi annoierò anche di più.

[L’Amicizia sembra finire matematicamente intornoai 18 anni. Quando insomma sai che il tuo doverenella vita è quello di trovare una persona con cui formareuna specie di famiglia e smetterla di chiacchierareal telefono per ore con delle oche come te.]




Link:






Biografia:
Ornella Spagnulo (1982) è nata a Taranto, è vissuta a Firenze e a Madrid e attualmente risiede a Roma.
Il suo nuovo libro, Nuove terzine, è stato pubblicato nel dicembre 2016 con l'editore Fuorilinea.
È autrice della raccolta L'avvio e la perdizione, Sillabe di Sale, Condove, 2015, di cui due poesie sono state segnalate dal blog di poesia della Rai, una ha partecipato all'antologia curata da Elio Pecora Poesie per un anno, Perrone, Roma, 2010 e un'altra è diventata una canzone con musica del cantautore romano Giuseppe Dolce.
Sempre nel 2015 è stato pubblicato un suo prosimetro ispirato a Calvino: Sottili, continue, nascoste, invisibili. Riscrittura delle Città Invisibili di Italo Calvino, per il Catalogo degli Atti del Convegno La Città, Universitalia, Roma, 2015.
Come saggista è autrice di quella che al momento è l'unica monografia italiana sulla scrittrice Isabel Allende, Il reale meraviglioso di Isabel Allende, Aracne, Roma, 2009.
Frequenta il terzo anno del dottorato di ricerca in Italianistica, università Tor Vergata, ed è stata allieva del master biennale in scrittura creativa Luiss Writing School, indirizzo Letteratura ed Editoria.
Ha pubblicato racconti e poesie sui blog Scrittori Precari, Vibrisse, Alieni Metropolitani. Collabora con la rivista La rassegna della letteratura italiana nella sezione novecentesca e con la testata giornalistica online i-Libri.




Maria José e Lady Diana di Rosa Santoro [SEGNALAZIONE]




Titolo: Maria José e Lady Diana
Autore: Rosa Santoro
Genere: Narrativa
Formato (mm.) 200 x 130
Pag. 130
Prezzo: 12,00
ISBN - 978-88-6951-226-1

Trama:
Quando nello specchio l’immagine che si riflette non somiglia alla tua, ma a un’altra, lo spazio e il tempo si annullano.
“Maria José e Lady Diana” è un romanzo di Rosa Santoro composto in maniera originale come se le due donne fossero legate da un unico destino. Una storia appassionante per vivere un’illusione di ritratti indefinibili dove un volto diventa l’altro in un gioco di luci e ombre, entità che appaiano e si dileguano come in un sogno.





mercoledì 18 gennaio 2017

Ella Smith [INTERVISTA: 50 SFUMATURE D'AUTORE]

1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Ciao, grazie a voi per avermi dato la possibilità di farla. Certo che si!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Mi chiamo Ella, ho ventisei anni, vivo in Italia insieme alla mia famiglia.
Come vi dicevo, ho ventisei anni, sono disoccupata, come la maggior parte dei miei coetanei, mi vien da dire ; A TROVARLO UN LAVORO...Nella vita, sono una persona solare, espansiva,mi piace stare in mezzo alla gente, condividere le mie passioni con gli amici, la mia famiglia, il mio fidanzato. Amo leggere, e scrivere. Scivo qua e la da quando avevo quindici anni.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
 Il mio colore preferito è il Rosso, mi considero una persona abbastanza istintiva.
4-Tre aggettivi per descriverti
 Solare, Istintiva e testarda.
5-Come dicono di te gli altri?
Non saprei risponderti a questa domanda, di solito mi dicono che sono simpatica.

6-Il giorno più bello della tua vita? 
 Il giorno più bello della mia vita, bhè ci sono state tante soddisfazioni nella mia vita, ma penso che il giorno più bello debba ancora arrivare...
7-Una cosa che ti rende felice? 
Leggere. Leggere mi rende felice.

8-Tre persone che stimi? 
Facile, Mio Padre, si è sempre fatto in quattro per la famiglia.
Il mio fidanzato, siamo così diversi che se non ci fosse lui, a spronarmi, avrei lasciato il mio libro ancora nel cassetto. La terza e quella sicuramente più importante, è mia madre.
Non ci sono parole per descrivere una madre.

9-Sei mai stato deluso/a? 
 Si, tante forse troppo volte, ma ringrazio comunque chi mi ha deluso, non sarei così oggi.

10-Hai tatuaggi? 
No, nessuno!

11-Cos’è per te la  scrittura?
Un modo per liberare la mia mente, quando scrivo, lo faccio di getto, poi leggo cosa ho scritto e mi sento più leggera. Un modo per condividere i miei pensieri e miei sogni.

12- A quali scrittori ti ispiri?
Sono un'amante sfegata di Jane Austen, mi piacciono i libri romantici, ma in genere ce ne sono tante che mi piacciono, per la maggior parte le scrittrici donne che hanno rivoluzionato la storia della scrittura. Ultimamente ho scoperto Vera Brittain, e il suo Generazione Perduta. Ma quelli erano decisamente tempi diversi....tuttavia sono loro il mio stimolo intelletuale. Anche se quello che scrivo io è tutt'altro genere.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Sempre. Day and Night.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Impulsiva, sicuramente, anche se poi rifletto molto quando leggo cosa ho scritto. I miei pensieri li elaboro dopo.

15-Scrivi a mano o al computer?
Prima lo facevo a mano, adesso al Computer.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
A quindici anni, ma non era proprio un libro, era una fanfiction su Twilight. xd

17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No, volevo fare la ballerina, ho frequentato per anni dei corsi di danza classica...

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Non saprei, lo scrivo per passione, ma se dovesse diventare il mio lavoro ne sarei felice.

19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
No, ripeto scrivo di getto, parto mentalmente da un principio, ma poi rielaboro, magari quello che era il primo capitolo diventa il 2...e via dicendo...

20-Scrivi in ordine cronologico?
No...credo che valga la risposta di priama... xd

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
In genere no, se mi viene in mente qualcosa la scrivo sul cellulare, poi magari a casa la elabro meglio al pc.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Il mio libro, Unbreakable Hearts, parla d'amore, parla anche del dolore che si prova quando il tuo cuore viene spezzato. Ecco perchè ho scelto questo titolo. Cuori infrangibili.
La storia è quella di Kit ed Estella, due ragazzi, figli di due vampiri in guerra tra di loro. L'odio è sempre stato il sentimento che li accomunava, ma poi per via di alcune complicazioni, che non posso dirvi....i due sono costretti a sposarsi. Insomma non è proprio amore a prima vista..Le loro storie scorrono parallele, all'interno del libro, inffatti i  capitoli si dividono tra lui e lei. E' un misto tra Romance e Fantasy. In quanto come vi dicevo i protagonisti sono vampiri. Adatto a chi ama leggere le storie romantiche e anche un pò tormentate.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il mio libro è auto pubblicato. Ho deciso di rischiare...

24-Cosa pensi dei self?
Bè per ora, parlo da self, e quindi posso dirvi che l'editoria ormai è complessa,ci sono tempi lunghissimi e casi in cui nessuno e dico nessuno è disposto a pubblicare il tuo libro, forse nemmeno lo visiona. I Self corrono in rischio, anche se dovesse andar male. L'importante è provarci...da qualche parte bisogna pur cominciare. Ho letto in giro, che una ragazza a diciassette anni ha pubblicato la sua storia su un sito online, completamente gratuita. Ora ha firmato un contratto con una nota casa editrice, ma se non lo avesse fatto, probabilmente nessuno avrebbe mai letto la meraviglia delle sue parole. Quindi io sono dalla parte di chi ha il coraggio di pubblicare cosa scrive.

25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Bhè sicuramente è gente a cui  piace vincere facile....solo perchè scrivi non è detto che quello che scrivi merita, quindi dipende da cosa scrivi e anche da quanto paghi per farti pubblicare. Non è detto che poi il tuo libro sia comprato....e comonque non ci sarebbe nessuna gratificazione personale.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Non lo sò penso di si, ma penso anche che ci sia tanta gente che paga...

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Entrambi, i social ti connettono ormai con il mondo, danno libera parola a tutti.
Dipende poi dall'uso che se ne fa delle parole, se sono critiche costruttive uno le accetta, ma ci sono persone che lo usano solo per sputare cattiveria, per offendere altra gente e questo non và bene.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Molto bello, essendo anche io una lettrice accanita, mi piace condividere cosa leggo e i miei pensieri con loro.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
No, non lo farei perchè stravolgerlo significherebbe modificare totalmente il mio lavoro, e quindi non sarebbe più il mio libro ma il loro. 

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Per quanto riguarda la post pubblicazione nessuna grossa difficoltà. Rispondo alle domanda di chi è curioso, di chi vuol sapere di cosa parla il mio libro. Ma non cerco mai di convincerli, non sono mai stata una da " compra il mio libro" , " vedrai ti piacerà" .
Certo l'informazione dell'uscita è tutto, più persone lo sanno è più possibilità ci sono che venga letto da qualcuno.  :)

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
E' importantissima, se nessuno lo legge, che senso ha pubblicarlo?!E' come un paio di scarpe che compri ma che non metti...

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di provare, di rischiare e di metterci il cuore, sempre, in tutto quello che fa.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Non c'è qualcuno o qualcosa di preciso che mi ha ispirata, ma osservo molto
ciò che accade intorno,  e poi lascio che la mia fantasia abbia la meglio...

34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati, ho immaginato nella mia mente qualcuno che potesse rispecchiarli,alcuni caratteri dei personaggi ad esempio rispecchiano molto persone reali, io li ho solo accentuati e modificati in modo da poter stare addosso ai miei personaggi.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
All'inizio nessuno, perchè non l'ho detto a nessuno, poi un giorno ho detto a mia madre:
Mamma ho scritto un libro...ma non è stata l'unica, mia cugina ad esempio, ha letto e riletto mille volte le varie bozze dei miei capitoli. E così...anche mia mia sorella e il mio fidanzato.

36--Ultimo libro letto?
L'ultimo libro è stato Fallen di Lauren Kate, l'avevo già letto qualche anno fà dopo l'uscita in libreria, ma ora che sta per uscire al cinema, ho dato una spolverata. :) 

37-Che genere leggi?
Un pò di tutto, diciamo che non ho un genere specifico, leggo quello che mi colpisce, di solito acquisto un libro se la trama è intrigante, ma per la maggior parte sono libri d'amore, e saghe fantasy...

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Scelgo dalla trama, ovvio la copertina è la prima cosa che vedi di un libro, se mi colpisce leggo la trama..e poi da li, decido se leggerlo o meno. Alcuni libri avevano delle copertine inguardabili lo ammetto, ma alla fine si sono rivelati dei libri bellissimi.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Mmm l'autore irrinunciabile e Martin, ho letto tutta la sua saga del Trono di Spade.
Anche i libri che la precedono...a dire il vero, è un mondo così intrigante il suo...e poi è una saga Epica.

40- Di cosa hai paura?
Non sò, di tante cose...ma in genere sono anche una persona che cerca di affrontare le proprio paure.

41-Dove vorresti vivere? 
In un posto caldo, le Seychelles ad esempio.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Si, mi piace leggere, ma anche cucinare, soprattutto i dolci, vado alla ricerca di ricette golose e poi le metto in pratica.

43-Qual è il tuo sogno più grande? 
Il mio sogno più grande... ne ho tanti ma sicuramente avere una famiglia è il primo della lista.

44-Ti piacciono gli animali? 
Si, amo gli animali in generale ma i Gatti sono il punto debole.

45-Credi nella magia e nel paranormale? 
Mmmm, no, anche se credo che niente succede per caso.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Sposata! :) Nella mai casa, magari seduta sul divano a leggere un bel libro con due bei bimi che corrono qua e là :) 
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Il mio libro preferito è Orgoglio e Pregiudizio, di Jane Austen, perchè credo fortemente nel potere delle parole. Jane Austen è stata una delle prime donne a scrivere e pubblicare i suoi libri in un epoca dove quello dello scrittore era considerato un mestiere prettamente maschile.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Da bambina, circa otto anni, a Natale una delle mie zie mi regalò un libro di streghe, non ricordo il titolo, ma c'erano delle Streghe che volevano mangiare i bambini, e poi subito dopo mia madre mi ha regalato La gabbianella e il gatto, era un'edizione speciale con la videocassetta inclusa, è ancora nella mia libreria.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Si, anche se per ora voglio dedicarmi al mio libro appena uscito, scriverò sicuramente un seguito, in quanto la mia idea è una saga di almeno tre volumi...ma potrebbe anche allungarsi, dipende tutto dalla mia mente, mi fermerò quando sentirò che la mia storia è completa.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Più che un consiglio è un augurio quello che faccio agli altri Autori come me. Gli auguro  di avere tante soddisfazioni! E di non tenere chiusi i loro libri nel cassetto.

Grazie a Ella per l'intervista!


giovedì 12 gennaio 2017

#Recensione: Il peso specifico dell'amore di Federica Bosco

Una delle mie scrittrici preferite che non delude mai e conferma di avere un grande talento!
Federica Bosco non si smentisce mai , con una scrittura ironica, divertente e frizzante crea sempre delle protagoniste vicine a noi nelle quali ci possiamo riconoscere.






Titolo:Il peso specifico dell'amore
Autore:Federica Bosco
Casa editrice: Mondadori (3 marzo 2015)
Copertina rigida: 389 pagine
Genere: romanzo rosa chick lit
Prezzo cartaceo:€17,00



Sinossi:

«Un giorno l'amore finisce e basta. E lo fa così, un mercoledì sera, senza preavviso. Sei lì che guardi "Chi l'ha visto", con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo, e lo osservi, e ti sembra di vederlo per la prima volta, che mangia fissando lo schermo, una forchettata di pasta dopo l'altra, e ti rendi conto che non ce la fai più. Ma nemmeno un po'. E che non puoi resistere un altro minuto seduta su quel divano con il pigiama di pile e i calzini antiscivolo. Cioè, per carità, gli vuoi un bene dell'anima, e se avesse bisogno di un rene glielo daresti senza batter ciglio, ma ecco, è lì il problema: preferiresti dargli un rene che non un'altra parte di te... E questo perché? Perché, ripeto, un giorno finisce e basta. E questo non te lo dicono nei film, o nei libri, perché succede appena finiscono i titoli di coda. Perché la verità è che Richard Gere non ha mai smesso di rinfacciare a Julia Roberts di battere sul Sunset Boulevard, e Julia Roberts si è stufata dopo dieci minuti di stare su quella cazzo di panchina al freddo di Notting Hill insieme a Hugh Grant, e sempre Richard Gere non ha mai perdonato a Susan Sarandon di avergli fatto rinunciare alle lezioni di danza con Jennifer Lopez! È così che va la vita, non c'è mai un lieto fine, c'è solo una fine.» È con questa amara consapevolezza che Francesca cerca di fare i conti lavorando come una matta, perché il lavoro è l'unica parte della sua vita che riesce a tenere sotto controllo e che non la delude mai. Il resto è una catastrofe: il fidanzato, devoto ma dinamico come una mensola, il capo, un editore megalomane e ignorante detto Mr. Big («Non perché ricordi quel gran figo che sposava Carrie Bradshaw. Ma solo perché si chiama Bigazzi e ha un ego spropositato») che la schiavizza con la promessa di una promozione, Paola, l'amica alle prese con l'ex marito stalker, e una mamma depressa, prigioniera dell'odiosa zia Rita. E per sfuggire all'insonnia che tutto ciò le causa, la notte cucina dolci fino a sfinirsi (e lei li odia, i dolci!). Costantemente in balìa del delirio di onnipotenza di Mr. Big e dell'umore di autori egocentrici e narcisisti, primo fra tutti Leonardo Calamandrei, favorito per il prestigioso premio Strega, senza altro sostegno se non quello della propria ironia, Francesca si troverà ad affrontare le prove più assurde nel tentativo di capire qual è il sottilissimo confine che, nel cuore, separa l'abitudine dall'infelicità e la sicurezza dall'imprevedibile meraviglia dell'amore. Federica Bosco costruisce una commedia gustosissima ma anche profondamente seria che non ruota intorno alla ricerca del Grande Amore fiabesco, ma sulla difficile sfida del tenere vivi gli affetti in tempi sempre più veloci e competitivi. Un romanzo autentico, con una protagonista che trova il coraggio di mettersi davvero in discussione, di porre a se stessa – e a noi – domande importanti senza arrendersi finché trova la risposta.

Recensione:

Federica Bosco riesce sempre a inventare delle storie appassionanti dalla prima all’ultima pagina e questa volta ha creato un romanzo stupendo, forse il migliore degli ultimi anni.

Francesca è la protagonista e conduce ha una vita normale fatta di routine, lavora in una casa editrice ed è fidanzata con Edoardo da sei anni. Il loro rapporto è arrivato al capolinea almeno per Francesca, che non crede di amare più il suo ragazzo, ma quello che la frena dal ricominciare una nuova vita è che Edoardo è perfetto dolce, gentile,  non la contraddice mai in nessuna decisione lascia che sia lei a condurre la loro vita.
Loro due non litigano mai e questa cosa a Francesca non piace preferirebbe che Edoardo esprimesse la sua opinione, che avesse una qualche reazione e che la facesse sentire importante.
Il suo lavoro e gli amici Paola e Alessandro, sono la valvola di sfogo nella vita amorosa piatta e insoddisfacente che la donna vive.
Sarà un nuovo incarico a stravolgere la vita di Francesca, dovrà creare un romanzo da zero con il famoso scrittore Leonardo Calamandrei, che oltre a diventare un bestseller dovrà  ambire a vincere il prestigioso premio Strega.
In un susseguirsi di malintesi, di risate e di arrabbiature la protagonista riuscirà a trovare la sua strada e a riuscire a ritrovare se stessa e ad iniziare una nuova vita.

Federica Bosco ha uno stile unico, che riesce sempre a farti sorridere e passare delle ore in spensieratezza, con un romanzo pieno di colpi di scena e con un finale inaspettato.
Per la prima volta nei suoi libri, Federica parla della fine di un amore,al contrario i suoi precedenti lavori avevano delle protagoniste che cercavano l’amore.
Qui invece Francesca deve affrontare il processo inverso, riuscire a staccarsi e a riconoscere che la storia con Edoardo è finita e nonostante gli voglia bene non può continuare a starci insieme se l’amore che prova non è più quello di prima.
Edoardo è un personaggio che mi sembra alquanto irreale, così buono, così tollerante,  che si adatta ad ogni cosa;  forse noi donne vorremmo  che il nostro uomo fosse così ma alla fine cerchiamo sempre di complicarci la vita.
Un po’ di pepe in una coppia è quel qualcosa in più che ci vuole per continuare a tenere vivo un rapporto o almeno è quello che Francesca cerca di trovare.



mercoledì 11 gennaio 2017

Noemi Gastaldi [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]

1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Sì. Anche perché quelli che mi danno del lei su internet mi mettono i brividi xD e anche un po’ quelli che lo fanno dal vivo. Ti dirò di più: spero che questa pratica si perda come quella di dare del voi e del loro.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Nella mia biografia è scritto “Noemi Gastaldi nasce ogni sera quando le incombenze quotidiane hanno fine. Vive per scrivere e anche un po’ per sognare, infine, muore ogni mattina. Odia svegliarsi, preferisce rinascere.” Non dico di più perché Noemi è questo: la parte di me che scrive e non si occupa d’altro.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
*Aiuto* amo gli arcobaleni e le fantasie di colori accesi. Temo che ciò evidenzi una personalità multipla e intricata xD
4-Tre aggettivi per descriverti
Librofila – romanzosa - poliscrivente
5-Come dicono di te gli altri?
Che dovrei smetterla d’inventar parole.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Quando ho visto per la prima volta i miei primi libri in carta e inchiostro ^^
7-Una cosa che ti rende felice?
Scrivere, Leggere, viaggiare con la mente…
8-Tre persone che stimi?
Come ne scelgo tre? Non lo faccio, dai :D …o lo faccio di getto. Il mio editore, Daniele Aiolfi, che in questi giorni sta avendo problemi con nuove –e strane- politiche dei distributori e ce la sta mettendo tutta per uscirne vincitore. La mia collega, Antonella Sacco, che di recente ha pubblicato un genere che di solito non scrive, il rosa, ed è riuscita a farlo con gusto e originalità. La mia idola tra i self, Mara Fontana, che porta avanti il suo progettone che adoro. E…  me ne verrebbero tanti ora che ho iniziato :D ma sono arrivata a tre.
9-Sei mai stato deluso/a?
Sì, spesso… alle persone ottimiste capita.
10-Hai tatuaggi?
No, ma ne ho progettati tantissimi… L’indelebilità non fa per me J
11-Cos’è per te la scrittura?
Il mondo tramite cui esisto ^^
12- A quali scrittori ti ispiri?
Nessuno in particolare e al contempo un po’ tutti quelli che leggo.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di notte… di giorno non esisto! :D
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Forse entrambe le cose. Butto giù di tutto, ma poi, anche, rivedo tutto, a volte anche dopo molto tempo…
15-Scrivi a mano o al computer?
All’inizio a mano. Ora a mano solo le scalette, il resto tutto al pc.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Il primo che poi ho anche pubblicato? Iniziato a diciassette anni e finito a diciannove. I primi racconti che ho ideato e immaginato sarebbero finiti nelle librerie risalgono a quando avevo sei anni…
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Sì. Ma anche l’astronauta, la scienziata, la musicista…
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
In linea di massima no… non per me che nemmeno esisto davvero ;)
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Sì alla prima, no alla seconda.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Spesso.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
No.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Nel 2009 ho pubblicato un romanzo erotico con un coautore. Voleva essere soprattutto uno spaccato della realtà che entrambi avevamo davanti. L’amore (e il sesso) ai tempi di internet, il degrado morale socialmente accettato, spesso subìto come inevitabile, spesso non compreso, a volte nemmeno percepito come tale… e –soprattutto- il modo in cui due persone un po’ qualsiasi, un po’ fragili, e un po’ incasinate, possono trovarsi a vivere tutto ciò.
Poi… Nel 2012 ho del tutto cambiato temi. Ho ripreso in mano la bozza per un fantasy- esoterico che avevo ideato nel momento in cui, all’età di tredici anni, avevo abbracciato… la “Wikka”. Culto che, già alla nascita della saga vera e propria, avevo ampiamente disabbracciato. Ma non ho mai smesso di credere che la realtà non si ferma a ciò che è esperibile da tutti e dimostrabile. Così è nata la serie “Oltre i confini”, anche se molto diversa da come l’avevo inizialmente pensata, poi i relativi spinoff surreali “Casamatta”, “Male Dire”, “Il coltello”.
A settembre di quest’anno ho completato il volume “Oltre i confini – saga dell’immateriale – prima trilogia completa.” Un’edizione cumulativa e rivista dei tre volumi usciti negli ultimi anni.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il primo è edito (Eroscultura), tutti gli altri auto pubblicati.
24-Cosa pensi dei self?
Li ho tanto amati quando li ho scoperti e li odio sempre più man mano che passa il tempo. Come massa, intendo, poi bisogna vedere caso per caso. C’è ovviamente chi amo ed ho sempre amato e viceversa chi odio ed ho sempre odiato.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
A volte vanitosi, altre volte solo ingenui, stanno scomparendo, mi pare. Ora il peggio che possa capitare è dare i propri diritti a editori che non pagano, credo. O esiste ancora chi chiede soldi e li prende pure? Non mi occupo troppo di queste cose, mi deprimono…
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
…Lo chiedi a me? :D Suppongo sia giusta la prima che hai detto, perché così dicono, ma proprio non lo so. Ho presente alcuni (pochi) colleghi che hanno iniziato self e sono stati notati da grosse CE, e si tratta di persone che non mi risulta avessero conoscenze già in principio, semplicemente vendevano parecchio e si sono fatti notare.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Credo siano il mezzo più facile per trovare potenziali lettori, secondi solo ai motori di ricerca che portano a blog come questo… Non riesco a vederli come “croce o delizia”. Solo, li trovo utili. Una delizia sono i blog che sfogliano i nostri libri e magari decidono di leggerli ^^ il passaparola credo sia la miglior pubblicità, ma bisogna avere la possibilità d’innescarlo…
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Li amo <3
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Dipende… da quale lavoro è, e da quanto ci tengo. Da cosa effettivamente mi offrono (perché grossa CE può anche voler dire finire fuori da una classifica dove nel tuo piccolo sei visibile per entrare in un catalogo tra gli autori big dove non ti noterà più nessuno).
Ma soprattutto: posso tenermi la versione originale di ciò che stravolgono, cambiare poche cose non significative per renderla irriconoscibile da ciò che la CE l’ha fatta diventare, e pubblicare anche quella, anche solo per conto mio? ^^
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La quantità di altri libri :D mi sento una goccia nel mare… Le volte che chiedo a un blog di recensirmi e mi sento dire “noooo, un altro libro, ne ho a valangheee” xD per fare un esempio J
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Tanto… una goccia nel mare non si nota per nulla. Ma se la si rende fosforescente, chissà… sempre piccola, sempre non troppo diversa dall’infinità di sue simili, ma almeno visibile J
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
…di disaffacciarsi ed entrare, se scrivere (e non inseguire un improbabile successo) è davvero ciò che vuole.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La vita, e le emozioni che provo quando, anziché scrivere, vivo.
34- I personaggi sono reali o inventati?
C’è sempre una componente autobiografica che è ciò che fa nascere il personaggio stesso, una componente biografica che caratterizza corpo e modi, e una immaginaria che serve a dare omogeneità al tutto e soddisfazione a chi crea tutto ciò J
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Il mio compagno, nonché coautore-ideatore del mio (nostro) primo lavoro. E molti colleghi che ho incontrato sulla mia strada. Quei pochissimi amici e parenti che sanno della mia esistenza come “Noemi”.
36--Ultimo libro letto?
* scoperto una vita fa e sempre rimandato * Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami.
37-Che genere leggi?
Prevalentemente narrativa non di genere. Al secondo posto Fantasy e Fantascienza. Un po’ di tutto, purché mi attiri J
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Autore… di sicuro. Specie quando ho poco tempo, con un autore che già conosco vado sul sicuro (temo che questo ragionamento lo facciano in molti e che alla fine sia anche il motivo per cui in quanto sconosciuta fatico a farmi vedere :D ). Ma a volte mi piace girellare in libreria e lasciarmi catturare dalle copertine, poi leggo le prime pagine e se mi conquistano faccio l’acquisto.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Per dirne una poco conosciuta, non rinuncerei mai ai libri della saga “Nuova Galatia” di Mara Fontana. Ogni volta mi trovo ad aspettare il prossimo con una certa impazienza…
40- Di cosa hai paura?
Di perdere la libertà… Di provare più dolore che piacere… Di tante cose, se mi metto a pensarci.
41-Dove vorresti vivere?
Qui non sto male J
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Beh, come Noemi no :P
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Forse pubblicare con uno di quegli editori che oltre che grandi (e potenti di conseguenza) sono davvero sinonimo di qualità J
44-Ti piacciono gli animali?
Amo <3
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Per forza ^^
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Magari esisterò davvero!
47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
Altra domanda a cui posso rispondere solo di getto. Un libro che mi ha conquistata e mi ha davvero fatto amare la lettura è stato, in giovanissima età, “Il visconte dimezzato” di Calvino. Un autore che amo molto… Hermann Hesse.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Se intendi da sola e volentieri credo sia stato tra i sette e gli otto anni “La fabbrica del cioccolato”. Se no… boh, a sei anni, qualcosa appioppatomi dalla scuola. Però, prima di tutto ciò, adoravo le fiabe sonore e i libri che mi venivano letti dagli altri, tutti quelli di cui ho memoria J
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Continuo a viaggiare nel mondo oltre i confini e a scriverne le cronache.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Se… amate ciò che fate continuate a farlo.

Grazie a Noemi per l'intervista!


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