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venerdì 22 luglio 2016

Un matrimonio complicato [RECENSIONE]

Oggi vi parliamo del nuovo libro di Melissa Hill, romance carino che riesce a coinvolgere il lettore, ma anche che offre qualche spunto di riflessione!







Sinossi:

Cara, una giovane designer di successo, è felice. La ciliegina sulla torta arriva quando Shane, il suo fidanzato bello, intelligente e sicuro di sé, le chiede di sposarlo: il matrimonio sarà il sigillo del loro sogno d'amore. I due non vedono l'ora di festeggiare con un'idilliaca cerimonia su una spiaggia caraibica, con il sole al tramonto e il caldo abbraccio delle famiglie e degli amici che amano. Ma qualcosa va storto e il programma scivola verso l'irrealizzabile. Tutti pretendono qualcosa dagli sposi: la madre di Cara, che vuole vedere la figlia sfilare lungo la navata di una chiesa in abito da principessa, i facoltosi e influenti genitori di Shane, che vorrebbero un matrimonio faraonico degno del loro status sociale, fino alle sorelle di Cara, alle prese con conflitti familiari mai risolti e gravidanze, che potrebbero impedire loro di partecipare alle nozze. La tensione cresce e Shane e Cara si ritrovano a lottare per difendere il loro amore, fiaccato da continue interferenze ed egoismi superflui. Una strada in salita alla fine della quale aleggia un segreto di famiglia appena confessato, una verità che rivoluziona la vita di tutti.

Recensione:

Melissa Hill, come nei precedenti libri, riesce sempre a conquistare il lettore portandolo dentro un mondo in cui si perde e dove anche se per poche ore si ci dimentica di tutto quello che abbiamo intorno a noi.
Unico è il suo stile, il suo modo di raccontare la storia e i personaggi e dobbiamo ammettere quanto sia difficile rendere piacevole e non scontata la lettura di un romanzo rosa.
Il libro inizia con un invito di matrimonio che Cara, la protagonista, riceve da una sua amica.
Questo non sembra proprio un invito per partecipare ad un evento felice ma sembra  più una lista di pretese che gli sposi avanzano sui possibili partecipanti,è come se fosse più una sorta di raccolta fondi e non una festa per festeggiare un amore.
Per questo mi sorge una domanda, ma il matrimonio oggi è come viene descritto da Melissa, solo una questione di soldi e regali? Tutto ruota attorno alla festa, agli invitati, all’abito ma i sentimenti dove sono andati a finire?
Cara, è una giovane designer e ha una famiglia che è tutt’altro che ordinaria, la sorella maggiore Danielle vive in America e non si fa mai sentire, la sorella minore Heidi è una ragazza viziata, si lamenta per tutto e fa la parte della vittima l’unico che si salva è il fratello Ben che vive felice il suo matrimonio con Kim.
Il ragazzo di Cara si chiama Shane, diciamo che subito mi è sembrato un antipatico almeno leggendo la trama del libro, dove veniva definito”bello,intelligente e sicurò di sé”io aggiungerei anche ricco e quasi perfetto.
Già di per sé mi sembra una cosa irreale che una sola persona abbia tutte queste caratteristiche, inoltre mi sembrava esagerata come descrizione quindi mi ha fatto una brutta impressione.
Shane invece, si è rivelata una persona molto intelligente ma anche e soprattutto bella dentro e ho tifato perché l’amore con Cara trionfasse su ogni cosa.
I due decidono di sposarsi e qui iniziano i problemi, Cara e Shane non decidono di fare una cerimonia sfarzosa ma optano per qualcosa di semplice e intimo ma verranno contrastati dalle rispettive famiglie che vogliono per loro qualcosa di più.
Tutti i personaggi subiscono un’evoluzione durante il libro, quando la famiglia va a pezzi è qui che i componenti della stessa o cadono o si rialzano ancora più forti di prima, quello che conta è sicuramente il rimanere uniti.
Troviamo molto clichè tipici del romanzo rosa, due fidanzati, ostacoli, sentimento, personaggi di supporto al protagonista e antagonisti, nonostante questo Melissa è riuscita a dare un qualcosa in più alla storia.
C’è un filo sottile tra il noioso, il banale, il già letto e  tra il piacevole, l’innovativo e l’originale.
Questo sottile confine non si è spezzato anzi la Hill lo ha reso più forte e ha fatto si che la tensione crescesse con il passare delle pagine.
Naturalmente la trama ci anticipa che un segreto che sconvolgerà la vita di tutti e per me l’autrice l’ha inserito nel momento giusto e lo ha reso credibile.
Ma ci sono alcuni punti deboli, l'autrice non approfondisce i personaggi, ce li fa conoscere, ci parla solamente brevemente dei loro caratteri non andando a scavare nella loro interiorità diciamo che ne fa una descrizione in maniera superficiale e approssimativa.
Come anche il titolo del libro si insegna, questo romanzo ruota attorno ad un”matrimonio complicato”, titolo sicuramente azzeccato anche se non rispecchia fedelmente quello originale, ma superato questo, la storia parla solo di matrimonio di come organizzarlo, di ostacoli da superare, di invitati che non vogliono partecipare e niente altro. Non ho trovato reale il fatto che questi personaggi siano così ottusi, cioè non si confrontano con i problemi della vita reale di tutti i giorni, in fondo a parte qualche cenno non ne ho visto traccia.
Alla fine del libro ogni cosa e ogni  personaggio trova la sua dimensione e il suo posto “giusto”, forse questo è stato per me la cosa più scontata del libro e mi è dispiaciuto perché nonostante Melissa riesce a trascinare il lettore e  a coinvolgerlo nella storia, non mi spiego come si sia abbandonata ad un finale così prevedibile.
In fin dei conti un romanzo non deve essere perfetto ma ti deve saper emozionare, per me è stato così e lo consiglio a chi ama le storie romantiche e  complicate ma che riescono a far sorridere.


mercoledì 20 luglio 2016

Ilaria Satta [INTERVISTA 50 SFUMATURE D'AUTORE]

1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi per la disponibilità. Certo che possiamo darci del tu.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Lavoro come operatore socio-assistenziale, ho trentatré anni e vivo In Sardegna, più precisamente nella città di Sassari. Nel tempo libero amo leggere e scrivere. Nel periodo estivo adoro andare al mare e passare le giornate all'aria aperta in compagnia del mio fidanzato e degli amici di sempre.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il nero e il bianco: io sono così anche nella vita. Sto cominciando solo ora ad accettare il fatto che esistono anche le sfumature.
4-Tre aggettivi per descriverti
Simpatica, disponibile ma al tempo stesso irrascibile.
5-Come dicono di te gli altri?
Dovreste chiederlo a loro ;)
6-Il giorno più bello della tua vita?
Non è ancora arrivato.
7-Una cosa che ti rende felice?
Una bella serata in compagnia delle persone che amo.
8-Tre persone che stimi?
Non farò nomi ma posso dire che stimo tanto chi non si arrende mai e chi riesce ad affrontare la vita con un sorriso e con ottimismo. Non è una cosa scontata come può sembrare.
9-Sei mai stato deluso/a?
Tante volte, soprattutto da alcune persone che reputavo amiche.
10-Hai tatuaggi?
Sì due e a breve arriverà il terzo
11-Cos’è per te la  scrittura?
Per tanti anni è stata una valvola di sfogo, un terapeuta personale. Oggi è un hobbie piacevole che mi rilassa e mi diverte.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Non m'ispiro a nessuno, ma amo profondamente lo stille di Susanna Tamaro e il suo modo di descrivere i sentimenti.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Spesso dopo cena o nel pomeriggio.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Riflessiva.
15-Scrivi a mano o al computer?
Da ragazzina scrivevo tutto a mano, ancora conservo valanghe di quaderni! Ora assolutamente al PC.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Il mio primo libro è Aspettavo te, è l'ho scritto tra agosto 2015 e marzo 2016
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Assolutamente sì, ma per tanti anni ho smesso di crederci.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
In Italia la vedo una prospettiva difficile. Dipende sempre da ciò che uno si aspetta.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
No, nessuna scaletta, è tutto nella mia testa.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì solitamente sì, seguo l'ordine cronologico degli eventi.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Sì, nella mia stanza con il PC sulle gambe e sul mio letto.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Il mio libro parla dei sentimenti e delle emozioni tipiche dell'adolescenza e della giovinezza, dei turbamenti  e dei dubbi che essi provocano in quella determinata fascia d'età. È una storia di crescita, di scelte e di sbagli.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il mio romanzo è edito da Lettere Animate Editore.
24-Cosa pensi dei self?
È un ottimo modo per farsi conoscere e per vedere realizzato il proprio sogno anche senza l'appoggio di una CE.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Credo che con l'avvento del self non abbia più molto senso. 
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Penso che si possa arrivare anche solo con le proprie forze. Bisogna pazientare e credere tanto nel proprio romanzo.

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Sì, amo Facebook e Instagram, mentre non riesco a utilizzare al meglio Twitter. Facebook in particolar modo è un utilissimo mezzo di propaganda per gli autori.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Ottimo, mi piace molto interloquire con loro e scambiare pareri sulla mia storia.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Accetterei a seconda della proposta e del tipo di stravolgimento. Per uno scrittore i propri romanzi sono un po' come dei figli, non è facile scendere  a compromessi.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
É impegnativo stare dietro a tutte le pagine, i gruppi e i blog letterari. Ma fa parte del gioco.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Fondamentale. Ma oltre che la promozione credo funzioni bene anche il passaparola.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di crederci fortemente perché le difficoltà sono davvero tante ed emergere molto difficile.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La mia storia ha radici lontane. Da ragazzini amavo molto i manga e gli anime giapponesi e immaginai una storia che si prestasse a diventare un manga. Non realizzai mai l'idea, ma mi portai per anni quella storia e quei personaggi, non riuscivo a togliermeli dalla testa. L'anno scorso hanno preso vita in quello che è poi diventato il mio romanzo d'esordio.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Soprattutto le lettrici di Wattpad, ma anche tutti i miei amici e parenti.
36--Ultimo libro letto?
I primi due libri della trilogia di “Endgame”
37-Che genere leggi?
Amo i thriller, ma leggo anche altri generi. Ultimamente mi piacciono molto i libri di fantasia distopica.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
La trama prima di tutto, ma non mi piace sapere troppo su un romanzo.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Non ho un autore preferito, dipende dal periodo.
40- Di cosa hai paura?
Della monotonia.
41-Dove vorresti vivere?
In Sardegna, dove vivo.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Mi piace andare in palestra, leggere e sono un 'amante del cinema.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Diventare famosa come scrittrice all'estero.
44-Ti piacciono gli animali?
Li amo.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
No ma mi affascina molto e amo i film horror.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Spero felice.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Libro preferito “Il Piccolo Principe”. Come dicevo prima non ho un autore preferito.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Alla scuola elementare, sempre Il Piccolo Principe
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sì, sto scrivendo il sequel di Aspettavo te. Altro progetto la versione inglese di “Aspettavo te”, attualmente in fase di traduzione.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Di continuare a credere nel proprio lavoro e nei propri progetti. Emergere è difficile ma non impossibile


Grazie a Ilaria per l'intervista!

martedì 19 luglio 2016

Premi letterari 2016 [PREMIO STREGA E PREMIO BANCARELLA]

Luglio è un mese importante per i premi letterari italiani, sono stati consegnati sia il Premio Strega che il Premio Bancarella, andiamo a scoprire chi ha vinto e con quale libro!
E voi cari lettori avete letto questi libri?
Siete d'accordo con chi ha vinto?

Premio Strega 2016




Il vincitore è Edoardo Albinati con "La scuola cattolica" edito Rizzoli.


La scuola cattolica, trama

Roma, anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti; appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell'epoca, il Delitto del Circeo. Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant'anni ha custodito i segreti di quella "mala educacion". Ora li racconta guardandoli come si guarda in fondo a un pozzo dove oscilla, misteriosa e deforme, la propria immagine. Da questo spunto prende vita un romanzo, che sbalordisce per l'ampiezza dei temi e la varietà di avventure grandi o minuscole: dalle canzoncine goliardiche ai pensieri più vertiginosi, dalla ricostruzione puntuale di pezzi della storia e della società italiana, alle confessioni che ognuno di noi potrebbe fare qualora gli si chiedesse: "Cosa desideravi davvero, quando eri ragazzo?". Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l'amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi. Mescolando personaggi veri con figure romanzesche, Albinati costruisce una narrazione che ha il coraggio di affrontare a viso aperto i grandi quesiti della vita e del tempo, e di mostrare il rovescio delle cose.



Gli altri quattro finalisti erano L’uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, e La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli. 



Premio Bancarella 2016




La vincitrice di questa edizione è stata Margherita Oggero con"La ragazza di fronte" edito Mondadori con 88 voti.

Mentre gli altri libri si sono piazzati in questo modo:Lucina Riley, Ally nella tempesta (Giunti) 84 voti; Roberto Costantini, La moglie perfetta (Marsilio) 77 voti; Lorenzo Licalzi, L’ultima settimana di settembre (Rizzoli) 73 voti; Alberto Cavanna, La nave delle anime perdute (Cairo) 52 voti e Gesuino Némus, La teologia del cinghiale (Elliot), 49 voti.


La ragazza di fronte-Trama

Quando era bambino, arrivato a Torino dal Sud, Michele era rimasto incantato dalla bambina che leggeva, seduta sul terrazzino di fronte.

Quando era bambina, tormentata dai fratelli gemelli scatenati, Marta si rifugiava sul balcone per sognare le vite degli altri.

Come una folata di vento che scompigli la quiete del grande cortile che li separa, ora la vita ha rimescolato le carte. Marta è una donna adulta, indipendente e sola, con un solo motto – bastare a se stessi, come i gatti – e un solo piacere segreto: spiare da dietro le tende, al buio, la finestra di fronte. È andata lontano, ha viaggiato e da poco è tornata a casa, in un condominio simile a quello dell'infanzia. Anche Michele si è spinto dove nessuno avrebbe pensato, e ogni giorno per mestiere vede gente che fugge e che torna: guida i Frecciarossa attraverso l'Italia, e in poche ore solca la penisola per poi rientrare nel suo nuovo appartamento e affacciarsi ancora una volta su un cortile.


Fino a quando succede una cosa imprevista, anzi più d'una: di quelle che accelerano il corso dell'esistenza, che costringono a uscire dal guscio protettivo che ci costruiamo, a guardarsi negli occhi.

A quanti di noi è capitato di abitare in un grande caseggiato, di quelli con un ampio cortile di giorno popolato di voci e la sera di luci che rivelano le vite degli altri? Margherita Oggero intesse con sapienza l'invisibile rete di sguardi e traiettorie, di significati e desideri nati tra quelle finestre e destinati a unire, separare, far danzare i suoi personaggi tra le quinte reali eppure poetiche della sua Torino.

Queste pagine sono percorse da una sorta di "leggerezza dolente", da un'ironia che non è mai disgiunta dall'umanissima partecipazione alle sorti di persone autenticamente impegnate a trovare un senso ai propri giorni.

La ragazza di fronte è uno splendido spaccato della storia sociale di una grande città italiana negli ultimi cinquant'anni e insieme una storia d'amore bellissima, veloce, sorprendente.

Complimenti!








mercoledì 13 luglio 2016

Alex Astrid alias Giorgia Pollastri [INTERVISTA 50 SFUMATURE D'AUTORE]

1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu? Ovvio, è sempre molto “inquietante” quando mi danno del lei… mi sento ancora molto più piccola dei miei 18 anni appena compiuti :P
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Allora… prima di tutto buongiorno a tutti!
(non vorrei sembrare maleducata…). Sono Giorgia  Pollastri, ma aimè, non nutro nessun affetto per il mio nome: per gli amici ( o per chiunque mi conosca e preferisca evitare un pugno) sono Gio, con la “o” obbligatoriamente chiusa. Fino a qualche anno fa le mie compagne di classe, quando eravamo tutte nella fase super truxxetta ( senza offesa per nessuno) , preferivano usare “Polla”… ma vi prego, evitate ahah
Firmo i miei romanzi ( e tutto quello che scrivo) con “Alex Astrid”, abbinamento di nomi direi quasi del tutto casuale, ispirato parzialmente da Alexander Lightwood di Cassandra Clare ( sì, lo so che si chiama Alec, ma non potevo copiarlo così spudoratamente) e da un personaggio di Bianca Pitzorno che ha fatto parte della mia infanzia.
Che lavoro faccio? Studiare conta? Io direi di sì… studiare non mi dispiace, anzi, quando il tema mi appassiona ( e capita spesso) divento una vera secchiona.
Cosa amo fare nella mia vita? Mmh… per descrivermi bastano poche parole: Riccardo, musica latina, braccialetti colorati e libri ( l’ordine di importanza varia a seconda dell’umore del giorno). Riccardo è il mio ragazzo, che quindi sono obbligata a inserire nella lista delle passioni ahahah nonché il protagonista maschile del mio secondo romanzo “Vuoi conoscere un casino?”. Occhi azzurri e capelli “biondo Emma Carstairs”, non aggiungo altro. Adoro ballare tutto ciò che in qualche modo possa essere ricondotto all’America Latina, e sono particolarmente innamorata di Santana ( che va beh è messicano, ma ci siamo quasi…) e Wisin y Yandel (reggaeton).
Con “braccialetti colorati” intendo quei bei braccialettini di corda che si comprano in estate al mare… ne porto …ehm… una ventina in tutto? Tra polso e caviglia. Ho un diario in cui archivio con cura tutti i piccolini appartenuti alla mia collezione e che si sono, purtroppo, strappati.
Libri, di certo non ultimi per importanza… ma dai, insomma, se state visitando un blog letterario, mi capite tutti.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te? Si dovrebbe chiamare “verde petrolio”, il mio colore preferito… non sono molto sicura che questo termine esista davvero, ma da sempre lo chiamo così… non è esattamente verde, sembra quasi blu a volte… non è verde e non è blu, è un po’ confuso, no? Mi descrive bene: io sono la ragazza dell’eterno casino, della perenne indecisione, della totale confusione.
4-Tre aggettivi per descriverti.
Ne riprendo due dalla domanda precedente: indecisa e confusa… per il terzo, posso usare stronza? Oppure se vi sembra troppo volgare, dite pure che sono un pochino un’egoista senza cuore a volte ahah
5-Come dicono di te gli altri? Non dovreste chiederlo a me… Suppongo che qualcuno mi adori (con gli amici sono molto tenerina) e che qualcun altro mi detesti (con “i nemici” sono peggio delle Erinni).
6-Il giorno più bello della tua vita? Mi dispiace, non si può dire eh eh eh
7-Una cosa che ti rende felice? Riccardo.
8-Tre persone che stimi? Mio papà, il mio prof di italiano e France Mas ( cioè tre perfetti sconosciuti per tutti voi)
9-Sei mai stato deluso/a? Certo.
10-Hai tatuaggi? Nope.
11-Cos’è per te la  scrittura? Uno sfogo: spesso è l’unico modo per rendere “carino” un sentimento fastidioso, doloroso, indefinibile, esagerato.. .quando qualcosa, qualunque cosa, mi turba, cercare di esprimerlo, descriverlo scrivendo, mi aiuta a mettere a fuoco la paura, l’ansia, la tensione, un ricordo che fa soffrire, li metto a fuoco e li osservo diventare man mano più chiari, più definiti, e più meravigliosi. Si trasformano in qualcosa di bello, di appassionato, di apprezzabile… diventano belle parole, diventano quasi artistici. Scrivere mi dà l’impressione di poter trasformare il brutto e il male in uno spettacolo di lettere e sentimenti.
12- A quali scrittori ti ispiri? Non mi ispiro a nessuno in particolare… cerco di risultare un po’ simpatica (stile John Green), ma spesso, come mi accade nella vita di tutti i giorni, la mia ironia la capisco solo io. Per la struttura di “Vuoi conoscere un casino?” la fonte è sicuramente “The perks of being a wallflower” di Chbosky.
13-Quando scrivi di notte o di giorno? Ehm… di giorno, di solito dopo pranzo o la sera dopo cena. Di notte dormo ;)
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva? Assolutamente impulsiva, non  penso mai a quello che scrivo, non programmo in alcun modo il testo, e nemmeno lo rileggo finché non ho finito di scrivere tutto quello che mi passava per la testa.
15-Scrivi a mano o al computer? Entrambi.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro? A metà della terza media, quindi 4 anni fa più o meno.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice? No, da piccola volevo fare la scienziata e inventare un super motore ad acqua che non inquinasse il mondo.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro? Spero … se anche non dovessi vivere di romanzi, mi piacerebbe fare la giornalista.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui? Scaletta solo per la trama, non per un singolo passaggio… ma la modifico molto spesso, in corso d’opera.
20-Scrivi in ordine cronologico? No, infatti poi è un’impresa riordinare le varie parti scritte.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere? Lo studio di mia mamma: è il posto più fresco e luminoso della casa in estate  e il più silenzioso in inverno.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro? Libri scritti: due. Guardami e Vuoi conoscere un casino?.
Il primo è senza alcun dubbio un esperimento, un iniziale tentativo di scrittura, un insieme di storie lette e mescolate la loro, con l’aggiunta di eventi e amici reali. Un lavoro un po’ infantile, una pennellata di piccoli sogni romantici, la rappresentazione di come, quando avevo 14 anni, avrei voluto che fosse la mia vita a 17. Ora che ne ho 18 di anni, quei sogni se ne sono andati, sono cambiati, hanno mostrato la loro dolce stupidità, e la loro irrealizzabilità.
Vuoi conoscere un casino?, iniziato un annetto dopo, a settembre della seconda superiore, e ritoccato fino a qualche mese fa, mostra un po’ più di consapevolezza, è più realistico, meno campato per aria. In questo romanzo, la protagonista e narratrice, Giorgia, di anni ne ha 15, è quindi più giovane di Alessandra, il soggetto di Guardami, e, sebbene le due condividano l’attesa dell’amore romantico e del principe azzurro, Giorgia vive sulla Terra, Giorgia soffre come un essere umano, Giorgia cambia, cresce e matura, al contrario di Alessandra. Giorgia impara ad affrontare piccoli problemi e veri drammi per diventare più forte e più donna.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi? Il primo, Guardami, autopubblicato ( era un po’ un esperimento); il secondo, Vuoi conoscere un casino?, edito dalla Ciliegio di Como.
24-Cosa pensi dei self? È un buon modo per fare un tentativo, considerando quanto poco le case editrici    (non a pagamento) siano disposte a investire sugli autori emergenti … ma ovviamente il “fai-da-te” è molto complesso. Prendo per esempio la mia situazione: correggere e impaginare e preparare la copertina e fare pubblicità per Guardami è stato tremendo se paragonato al lavoro su/per Vuoi conoscere un casino?, nel quale la maggior parte delle azioni è stata gestita dalla CE.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare? Mi sembra un’azione un po’ sciocca, senza offesa per nessuno… si spendono soldi che non si è certi di poter recuperare. E poi un editore che è già stato pagato da “te” non ha alcun interesse ad aiutarti davvero nella promozione di un libro. Queste sono solo idee random di una ragazzina che del mondo della scrittura capisce ancora poco, sia ben chiaro …
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze? Ripeto quanto detto sopra: del mondo dell’editoria so molto poco… ma credo che sia molto difficile attirare l’attenzione di un grande editore senza qualcuno che ti permetta di entrare realmente in contatto con quella CE.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia? Ho 18 anni, per forza amo i social network ahah no, va beh, non li uso nemmeno molto: oltre a facebook non ho altri account. Sono sicuramente molto utili per farsi conoscere, per un qualunque tipo di pubblicità, per mantenersi in contatto con i lettori, per essere presenti sulla scena in modo attivo e non solo come ombre passive, per diventare più di un nome su una copertina.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori? Aspetto l’uscita di Vuoi conoscere un casino? per rispondere alla domanda… aspetto di avere dei lettori.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti? Dipende da cosa dovrei modificare della mia opera… partiamo dal presupposto che la domanda è molto inverosimile, perché nessuna grossa CE avrebbe bisogno di stravolgere il lavoro di uno sconosciuto/ autore emergente per renderlo appetibile, semplicemente non sceglierebbero quel lavoro se non si adattasse alle loro esigenze. Tralasciando questi dettagli… non cambierei  molto il contenuto e soprattutto non toccherei la forma. Il mio modo di scrivere, ne sono consapevole, non è lineare, è molto… spiraloso (?) ahah non so se esiste un termine per descriverlo: immaginate una corda sottile, che si avvolge su se stessa, prima a spirale, poi fa dei cerchi, poi di nuovo a spirale, poi delle curve, poi spezzata, poi dritta, poi si ferma e torna indietro… insomma un labirinto quasi insensato. Non lascerei mai a nessuno la possibilità di togliermi questa discutibile espressività. Se scrivessi frasi “sempre dritte” non sarei più io.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro? Farmi conoscere al di fuori della cerchia di amici, compagni, parenti. Rendere il romanzo appetibile per chi non ne sa quasi nulla e non mi conosce personalmente.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro? Tanto, soprattutto quando si è un “nessuno” ed è necessario attirare l’attenzione in qualche modo.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura? Non do consigli, anzi, li chiedo!
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto? Sia Guardami che Vuoi conoscere un casino? includono fatti realmente accaduti a me o ai miei amici, quindi l’ispirazione viene dal mondo di tutti i giorni: da ciò che osservo per strada, da quello che mi raccontano amici e parenti, da ciò che succede a scuola, da eventi di attualità che mi toccano particolarmente e quasi sempre casualmente…
Soffermandoci su Vuoi conoscere un casino? : è quasi una autobiografia, una ripresa romanzata ( e a volte esagerata) di un incontro e di una storia che mi hanno segnata indelebilmente. Ho iniziato a buttare giù le prime righe quando il ragazzo del romanzo mi ha spezzato il cuore… avete presente quel momento in cui ti rendi conto di esserti innamorata veramente di qualcuno? Quella prima cotta che non resta solo una cotta, quel ragazzo/a che diventa fonte di sorrisi e di gioia, quella persona che ti dà tutto e che vorresti sempre, l’unica persona a cui ti mostreresti per come sei senza nessun velo e finzione… Quei baci che non sono solo limonare tra ragazzi, quando le farfalle nella pancia le senti veramente e capisci cosa intendi quando la mamma ti diceva “quando sarai innamorata anche tu, capirai”. Io con lui avevo capito, mi ero innamorata. Ma non era ancora arrivato il nostro tempo ( questa risposta sta diventando un racconto da soap opera)… così sono nate le prime pagine di Vuoi conoscere un casino?, che piano piano è diventato un modo ( un po’ masochista) di ricordare ogni dettaglio. Un diario, insomma, che ho trasformato in romanzo.
34- I personaggi sono reali o inventati? Reali al 90%. Qualcuno ha sofferto i cambiamenti imposti da una mia visione leggermente idealizzata/ distorta della realtà.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura? Sempre e per sempre la mia famiglia. Hanno tutti grande fiducia in me.
36--Ultimo libro letto? La Signora della Mezzanotte. Piccolo commento: mannaggia alla Clare, io voglio il seguito.
37-Che genere leggi? Sono una tipa molto da fantasy e young adult … anche se per quest’estate mi sono promessa di farmi una cultura decente e leggere autori come Dostoevskij e Shakespeare.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.? L’autore influenza molto: per esempio qualunque libro uscito dalle mani di Cassandra Clare deve per forza trovare posto sulla mia libreria… per il resto vado abbastanza a caso, se la trama ispira, parte l’acquisto compulsivo.
39-A quale autori non sai rinunciare? Mi sa che sto diventando noiosa a ripeterlo, ma… Cassandra!
40- Di cosa hai paura? Di non essere all’altezze delle aspettative altrui/mie. Ho alte pretese e detesto non raggiungere un obiettivo prefissato.
41-Dove vorresti vivere? In Costa Azzurra, un posticino come Biot, vicino ad Antibes.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura? Attività fisica di qualunque tipo… è una delle mie ossessioni. Adoro correre, ballare, allenarmi in qualunque modo possibile e immaginabile: mi aiuta a rilassarmi e a pensare lucidamente. Lo trovo un metodo molto efficace per sviluppare la determinazione e la testardaggine per non mollare mai.
43-Qual è il tuo sogno più grande? Fino a qualche tempo fa avevo un disegno ben delineato in mente… ultimamente sto cambiando qualche dettaglio...
44-Ti piacciono gli animali? In generale sì, non molto quelli viscidi e striscianti, o quelli grossi e feroci che potrebbero farmi a pezzi in cinque nanosecondi.
45-Credi nella magia e nel paranormale? A 13 anni pensavo di poter spostare gli oggetti con il pensiero: ho trascorso i tre mesi estivi seduta in piscina ad allenarmi, cercando di far muovere il retino solo fissandolo. Questa fase ora è passata… tranne in alcuni rari momenti.
46-Come ti immagini tra vent'anni? Non mi immagino, sono una bambina che non vuole crescere io.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè? Nonostante le mie lodi alla Clare, il mio libro preferito è “The perks of being a wallflower” , probabilmente perché l’ho letto nello stesso periodo in cui ho iniziato a scrivere Vuoi conoscere un casino? e per questo è stato parte del caos emotivo del momento, che l’ha reso dolce e struggente più di quanto avrebbe potuto essere in un altro momento.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro? Ehm… prima elementare? E suppongo che i primi libri (letti di spontanea volontà) fossero Geronimo Stilton.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto? Sto leggendo e “studiando” il Vangelo, da utilizzare come fonte per il mio prossimo romanzo… voglio tentare con il fantasy.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Non so quanto possa c’entrare… ma concluderei con una citazione di Leo Buscaglia, alla quale sono molto affezionata.
“A ridere c'è il rischio di apparire sciocchi;
a piangere c'è il rischio di essere chiamati sentimentali;
a stabilire un contatto con un altro c'è il rischio di farsi coinvolgere;
a mostrare i propri sentimenti c'è il rischio di mostrare il vostro vero io;
a esporre le vostre idee e i vostri sogni c'è il rischio d'essere chiamati ingenui;
Ad amare c'è il rischio di non essere corrisposti;
a vivere c'è il rischio di morire;
a sperare c'è il rischio della disperazione e
a tentare c'è il rischio del fallimento.
Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.
La persona che non rischia nulla, non è nulla e non diviene nulla. Può evitare la sofferenza e l'angoscia, ma non può imparare a sentire e cambiare e progredire e amare e vivere. Incatenata alle sue certezze, è schiava.
Ha rinunciato alla libertà.
Solo la persona che rischia è veramente libera.”
Grazie a tutti! E buona vita J

 Grazie a Giorgia per l'intervista!


venerdì 8 luglio 2016

Libri per l'estate [CHE ESTATE SAREBBE SENZA LIBRI?]

L'estate sta arrivando e con lei anche il caldo e anche la voglia di andare al mare con un bel libro, ecco alcuni consigli tutti per voi, per tutti i generi e per tutti i gusti!




ROMANCE


Titolo: Tradiscimi se hai il coraggio
Autrice: Deborah Fasola
Editore: Newton & Compton Editori 

TRAMA
Olivia ha trent’anni, vive a New York, ha un fidanzato “perfetto”, un lavoro interessante ed è la paladina della fedeltà nei rapporti di coppia. Proprio la sua ossessione per il tradimento le creerà però qualche problema, quando, a causa delle continue insicurezze, deciderà di mettere alla prova la sua storia, con risultati imprevedibili… Così, mentre è alle prese con l’organizzazione del matrimonio della sorella minore, Olivia sarà costretta ad affrontare una serie di situazioni inaspettate, a volte esilaranti, e a compiere scelte fino a poco tempo prima impensabili, perché in contrasto con le sue rigide convinzioni. Olivia si renderà conto che le cose spesso non sono esattamente come crediamo, ma questo sarà il modo per mettere finalmente in discussione le sue certezze. E crescere…





Titolo: Non chiamarmi di lunedì
Autrice: Daniela Volonté 
Editore: Newton & Compton Editori 

TRAMA
Greta vive a Milano, Patrik a Roma. Si conoscono quando lei viene ingaggiata dalla Betapharma, la società di Patrik, per occuparsi di un ridimensionamento del personale in un periodo di crisi aziendale. E lui, giovane ingegnere con possibilità di reinserirsi nel mondo del lavoro, è tra quelli destinati a essere messi in mobilità. Quando l’ipotesi diventa una certezza, oltre al posto, Patrik deve dire addio anche alla sua storia d’amore. Greta invece non riesce a troncare un rapporto che non la porta da nessuna parte: Cris, l’uomo con cui ha una relazione, ha una moglie e pare proprio non volerla lasciare. Quando Patrik, ormai fuori dalla Betapharma, decide di concedersi una pausa e andare a trovare degli amici sul lago d’Orta, il caso vuole che incontri proprio Greta, quella che aveva ribattezzato come “la Lady di ferro”…


YOUNG ADULT
Titolo: Dimmi tre segreti
Autrice: Juli Buxbaum
Editore: DeAgostini

TRAMA
Jessie ha sedici anni e una vita da schifo. O almeno così le sembra il giorno in cui lascia Chicago per frequentare il liceo più snob di Los Angeles. Ma proprio quando le cose si mettono male, riceve una mail misteriosa. Una mail in cui Un Perfetto Sconosciuto si offre di aiutarla a orientarsi nella giungla della nuova scuola, mantenendo però l’anonimato. Jessie è perplessa: si tratta di uno scherzo di cattivo gusto o qualcuno vuole davvero darle una mano? Il punto è che lei non è nelle condizioni di rifiutare un aiuto tanto generoso: sua madre è morta ormai da un paio di anni, e suo padre si è risposato, costringendola a trasferirsi dall’altra parte del Paese, in un posto che odia con un fratellastro che odia ancora di più. Ecco perché Jessie non può fare altro che fidarsi: presto, Un Perfetto Sconosciuto diventa il suo migliore amico, e lei decide che è arrivato il momento di incontrarlo. Ma, si sa, ci sono segreti che è meglio non svelare mai…



THRILLER

Titolo: Le sorelle 
Autrice: Claire Douglas
Editore: Editrice Nord 

TRAMA
Ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici, si è trasferita in una nuova città. Eppure, quando incontra Bea, ha l’impressione che il destino le stia dando una seconda occasione. Perché quella ragazza non solo è fisicamente identica a Lucy, ma le assomiglia pure nel modo di parlare e di vestirsi. Inoltre anche lei ha un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un’affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. All’inizio è solo una sensazione; poi, però, sono arrivate le fotografie strappate, gli oggetti spariti dalla sua camera, l’uccello morto lasciato sul letto. Sono opera di Bea, folle di gelosia per la relazione del gemello? A volte, Abi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto...



FANTASY

Titolo: Shadowhunters. Città di ossa
Autrice: Cassandra Clare
Editore: Mondadori

TRAMA
Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia del sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli. Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto a quello del magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella sua memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovare la madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto creda…



NARRATIVA / AVVENTURA

Titolo: Ally nella tempesta
Autrice: Lucinda Riley
Editore: Giunti

TRAMA
Dopo l'affascinante Maia, la maggiore delle figlie adottive del magnate Pa' Salt, protagonista del primo capitolo della saga Le Sette Sorelle, Ally nella tempesta è il nuovo attesissimo episodio. Struggente romanzo sentimentale che Lucinda Riley dedica alla seconda sorella, Alcyone detta Ally, e a cui toccherà svelare i segreti che il padre le ha lasciato in eredità.

La giovane Ally, velista esperta, è distesa al sole di uno yacht in mezzo all'Egeo e sta vivendo uno dei momenti più emozionanti della sua vita: l'intesa professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasformata in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla notizia della morte di Pa' Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle tracce del loro passato.

Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo padre; vuole solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po' di serenità: non sa però quello che sta per succederle, né sa che presto dovrà gettarsi nella lettura del volume lasciatole da Pa' Salt, la burrascosa stioria di Anna Landvik, una cantante d'opera norvegese che nella seconda metà dell'Ottocento divenne la musa del compositore Edvard Grieg. Ed è proprio nella gelida e romantica Norvegia che Ally dovrà scoprire cosa la lega a questa donna misteriosa.








STORICO

Titolo: Raccontami dei fiori di gelso
Autrice: Aline Ohanesian
Editore: Garzanti 

TRAMA
Quando i ricordi ritornano alla mente, a volte non si è preparati ad accoglierli. Soprattutto se si è fatto di tutto per far tacere la loro voce, per nascondere le sensazioni che portano con sé. È così per Seda, che credeva di aver finalmente seppellito il passato per sempre. Ma ora è tornato e parla del paese da cui si è allontanata senza voltarsi indietro. Parla della Turchia dove affondano le sue radici, il paese di cui sente ancora il profumo delle spezie e il rumore dei telai al lavoro nell'azienda della sua famiglia. Da lì proviene il giovane Orhan, che adesso vuole delle risposte. Vuole sapere perché suo nonno, Kemal, ha lasciato la loro vecchia casa a Seda, una sconosciuta che vive in America. Lei capisce che è arrivato il momento di scendere a patti con la sua memoria e con quella colpa che non ha mai confessato a nessuno. Decide di affidare a Orhan la sua storia. La storia di lei ancora ragazzina che si innamora di Kemal all'ombra di un grande albero di gelso, i cui rami si innalzavano fino a voler raggiungere il cielo. Un amore spezzato dalle deportazioni degli armeni, all'alba della prima guerra mondiale. Un amore che ha costretto Seda a scelte difficili i cui rimpianti non l'hanno mai abbandonata. Solo con Orhan ha trovato il coraggio di riaprire quelle vecchie ferite. Di rivelare una verità da cui possa nascere una nuova speranza. Perché il passato, anche se doloroso, va ascoltato e deve insegnare a non dimenticare. Raccontami dei fiori di gelso è un esordio che ha conquistato gli editori di tutto il mondo. Venduto in 15 paesi, è stato recensito dalla stampa più autorevole. Un romanzo profondo e intenso che dà voce alla Storia quando diventa più oscura e scuote le coscienze. Un romanzo su uno dei più crudeli genocidi che l'uomo abbia mai commesso. Un romanzo in cui l'amore resiste agli urti del tempo e alle ferite della guerra.



CHICK LIT

Titolo: Single ma non troppo
Autrice: Liz Tucillo
Editore: Salani 

TRAMA
Essere single, o forse meglio zitelle: una maledizione o una scelta di vita? Possibile che tante donne belle, intelligenti, in carriera, non riescano a trovare un uomo che sappia amarle e proteggerle come meritano, e continuino a collezionare solo rapporti sbagliati? Se lo chiede Julie, brillante scrittrice di Manhattan, dopo una serata disastrosa con le sue quattro migliori amiche, una serata iniziata a ballare scatenate sul bancone di un bar e conclusasi al pronto soccorso. La domanda "Perché non riesco a trovare un uomo?" non se la pongono solo Julie e le sue amiche di New York, ma anche centinaia di donne in ogni parte del mondo, così Julie decide di affrontare il problema da scrittrice. Partirà per un viaggio ai quattro angoli del pianeta, dalla Francia all'Australia, passando per Roma, Rio de Janeiro, Pechino e Nuova Dehli, in un'avventurosa indagine sulla ricerca dell'amore, sul sesso, sulla passione ma anche sull'amicizia, la solidarietà, la complicità femminile. Mentre Julie viaggia e incontra donne diverse con gli stessi problemi, a New York le sue amiche continuano la loro difficile esistenza, fra tradimenti, tragici appuntamenti al buio, ricerca di donatori di sperma e battaglie per l'affidamento dei figli... Esiste una regola dell'amore? O forse il bello dell'amore è proprio non avere regole?



Buone letture ♥

mercoledì 6 luglio 2016

#Cristel Anna Notarianni [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]





1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Assolutamente Sì!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita? Mi chiamo Cristel Anna Notarianni, ho 30 anni e vivo in provincia di Monza e Brianza. Sono nata da Mamma Italiana e Papà Francese. Un piacevole miscuglio di culture tanto simili, quanto diverse. Lavoro per una società di servizi dell’Oil & Gas. Non è esattamente il lavoro per il quale mi sono laureata, ma di necessità si fa Virtù. Ho molte passioni, come ad esempio leggere, scrivere, guardare quintali di film e serie tv, fare molti lavoretti di hobbistica che pubblico su un blog che gestisco…
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te? Direi decisamente il rosso. Rosso come l’amore e la passione per chi mi circonda e per quello che faccio nella mia vita.
4-Tre aggettivi per descriverti Testarda, Estroversa, Sognatrice.
5-Come dicono di te gli altri? Che sono una gran testona, e in questo assomiglio a mia madre e mia nonna, cosa che mio marito non fa nient’altro che ricordarmi. Sicuramente un altro “difetto” che ho, è quello di preoccuparmi troppo per chi mi circonda. Tendo a dare una mano a chiunque. Una mia amica dice che ho la sindrome dell’infermierina, forse ha ragione. Il problema è che poi ci resto male quando sono io ad aver bisogno e non mi sento contraccambiata.
6-Il giorno più bello della tua vita? Domanda difficile, ci sono molti momenti bellissimi nella vita di ogni persona, che si vivono a pieno in base all’età che si ha. Ad oggi potrei dire il giorno del mio matrimonio, anche se non ne ho molta memoria J
7-Una cosa che ti rende felice? Una Bella giornata di sole, il rumore del mare sulla sabbia, una bella canzone, il sorriso di un bambino.
8-Tre persone che stimi? I miei genitori e mio marito.
9-Sei mai stato deluso/a? Si, molte amicizie perse nel corso degli anni. E purtroppo devo ammettere anche da alcuni membri della mia famiglia…
10-Hai tatuaggi? Si, uno sulla schiena, una piuma da scrittore che scrive “You may say I am a dreamer”. Frase tratta da Imagine di John Lennon.
11-Cos’è per te la  scrittura? La mia vera valvola di sfogo. C’è stato un tempo per cui la mia testa era piena di voci e l’unico modo per darmi pace era metterle nero su bianco.
12- A quali scrittori ti ispiri? Sicuramente Nicholas Sparks, adoro i suoi libri fin da quando ero ragazzina. Inoltre vorrei avere le conoscenza e l’abilità di scrittura di Philippa Gregory. Adoro la storia e lei è molto abile a scriverne dei romanzi.
13-Quando scrivi di notte o di giorno? Dipende… Ho provato a scrivere in entrambi i momenti. Tutto dipende da quanto mi riesco ad isolare con la musica.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva? Decisamente impulsiva. Scrivo in base al mio umore e alle note che mi accompagnano in quel momento.
15-Scrivi a mano o al computer? Un tempo a mano, ma la pigrizia mi ha costretto a passare al pc. Non amo molto rileggere quello che scrivo, peggio ancora doverlo trascrivere.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro? Durante gli anni dell’università, c’erano delle volte che a lezione con la scusa di avere il pc davanti mi perdevo nel mio mondo di racconti.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice? In realtà l’egittologa. Ho sempre amato la storia, ma la mia fobia per tutto quello che striscia o abbia più di quattro zampe, mi ha costretto a cambiare ambizioni. Però proprio l’anno scorso mi è capitato di ritrovare dei quaderni di quando andavo alle elementari. Erano pieni di racconti lunghi una pagina di mia invenzione. Credo che fare la scrittrice sia sempre stato nella mia indole.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro? Vorrei davvero poter dire di sì, ma onestamente devo dire no. Non ora, non così. Le case editrici che possono darti un reale guadagno, neanche leggono i tuoi manoscritti, spesso e volentieri non si prendono neanche la briga di risponderti che il testo non è di loro interesse. Per la maggior parte preferiscono pubblicare libri di personaggi famosi poiché attirano un pubblico maggiore rispetto ad un autore sconosciuto. Per quanto riguarda le case editrici minori… Beh il guadagno è decisamente troppo basso per farne un lavoro. Su questa faccenda ho davvero molti pensieri… ma meglio che mi fermo qui o rischio di aprirne un caso di stato.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui? No, scrivo in base all’istinto. Spesso ho provato a scrivere pagine che mi sarebbero servite due o tre capitoli dopo.
20-Scrivi in ordine cronologico? No, quasi mai. Il che mi crea problemi, perché a volte mi devo sforzare di scrivere per andare a colmare alcune lacune temporali. E io non amo essere costretta a scrivere qualcosa.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere? In biblioteca, ho passato molte ore a farlo. Ma in realtà, l’ispirazione arriva nei momenti in cui non te l’aspetti. Non so quante volte sono tornata dal lavoro in treno scrivendo come un ossessa sul mio Ipad.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro? E’ una breve raccolta di racconti legati gli uni agli altri da quei semplici, ma forti sentimenti che accompagnano la nostra esistenza. Amore, Amicizia, Passione e Morte sono i temi principali che accompagnati da una dolce melodie, si fanno strada tra le pagine del libro. Alcuni di essi sono legati tra di loro, stessi nomi di personaggi, stessi racconti da punti di vista diversi, storie passate che si intersecano con quelle future… Inizialmente alla fine di ogni racconto c’erano alcune strofe di canzoni precise, che mi avevano aiutato a scrivere quelle brevi pagine. In fase di editing, per una questione di diritti di autore ho dovuto eliminare tutto, ma su Spotify esiste una playlist con lo stesso nome del titolo del libro e con le canzoni nell’ordine di lettura dei racconti. E’ tutto quello che ho potuto fare.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi? Edito dalla casa editrice GDS.
24-Cosa pensi dei self? Penso che se tornassi indietro, forse lo farei anche io.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare? Beati loro che hanno soldi per farlo. Per certi versi per loro forse è un po’ più semplice. Le proposte che avevo ricevuto io all’epoca mi hanno sempre dato l’impressione che nascondendosi dietro frasi quali “ti regaliamo un TOT. di copie” in realtà l’autore paga per la sua stampa. Però è anche vero che quanto meno ti offrono un giro di pubblicità, se pur piccolo che sia (quanto meno sulla carta, poi non so) cosa che è davvero vitale. Farsi tutto da soli è difficile, si hanno pochi canali a disposizione e prende davvero molto tempo. Promettono anche una buona revisione… però ripeto, questo quello che promettono sulla carta, nella realtà non so come sia.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze? Direi la prima purtroppo. Quanto meno questa è la sensazione. Sicuramente qualcuno ci è riuscito ad arrivare da solo, ma sono davvero pochissimi per quello che ne so. A volte sarebbe sufficiente anche solo un buon agente che oltre alle conoscenze, sa già come muoversi. Ma costano, e non poco. Quindi non sono alla portata di tutti.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia? Entrambe, e lo dice una persona laureata in comunicazione. Sicuramente una delizia perché aiuta la diffusione e la pubblicità, anche per chi dispone di mezzi limitati. E più account si hanno, più si riesce a farsi pubblicità. Una croce perché dover star dietro a tanti account da soli è difficile.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori? Vorrei poter dire bello, ma non sono stata contatta così tanto da poter dare un opinione a riguardo.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti? Onestamente? Ad oggi, alla luce della fatica che ci sto mettendo a pubblicizzare un piccolo libro di racconti direi di sì. Un piccolo compromesso oggi per raggiungere qualcosa di più grande un domani. Sono dell’idea che una volta che ci si è fatti conoscere, sia più semplice attrarre l’attenzione sui lavori futuri. Quindi si, cambierei qualcosa, con la speranza di cominciare a farmi conoscere e punterei tutta me stessa sul testo successivo nella speranza che non venga ancora cambiato!
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro? Il dover fare tutto da sola. Ho bussato a molte porte e preso parecchie porte in faccia. Se non si hanno soldi a disposizione da investire si può fare ben poco. Essendo poi io edita da una casa editrice piccola, le librerie non solo non accettano di farti fare una piccola presentazione, ma non accettano neanche di prendere un libro da vendere perché non appartenente ai soliti distributori. Pochissimi siti accettano di leggere il libro per una recensione e molti, troppi, neanche rispondono. E’ tutto molto difficile e a volte molto triste.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro? Davvero tanto. Puoi avere scritto il nuovo capolavoro della letteratura Italiana, ma se nessuno lo legge perché non ne viene a conoscenza, rischia di rimanere nel cassetto della propria scrivania.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura? Scappa!!!! Ahahahah. No scherzi a parte. Scrivere ha dato voce ai miei pensieri, nel bene e nel male. Mi ha aiutata tanto in un periodo dove la luce in fondo al tunnel la vedevo davvero lontana. Quindi scrivete, fatelo e continuate a farlo, anche se all’inizio vi sembra di non dare un senso a quella pagina, prima o poi tutto torna. Non vi aspettate grandi cose, fatelo per passione e accettate con un sorriso tutto quello che ne viene.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto? I miei racconti non sono ispirati ad un’unica persona o fatto. Sono il frutto di pensieri che mi sono passati per la testa in un certo periodo della mia vita, miei amori passati o storie che avrei tanto voluto vivere. Luoghi visitati o che sogno di visitare. Potrei descriverlo come un misto tra realtà e sogno.
34- I personaggi sono reali o inventati? Direi entrambi… c’è molto di me e di persone che conosco nei personaggi che ho utilizzato nei miei racconti. Mentre scrivo, se hanno un volto, è come se li vedessi muovere in un film nella mia mente.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura? I miei genitori in primis, mio marito e alcuni amici.
36--Ultimo libro letto? L’altra donna del Re, Philippa Gregory
37-Che genere leggi? Romanzi d’amore e storici. Preferisco i lieti fine se possibile, il che cade in contraddizione con il fatto che amo Sparks, in ogni pagina c’è da aspettarsi una tragedia con lui. Ma amo i suoi amori impossibili.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.? Decisamente la prima cosa che mi colpisce è la copertina, se accattivante ti incita a prendere quanto meno il libro in mano. Una volta letta la trama decido se mi può interessare o meno.
39-A quale autori non sai rinunciare? Nicholas Sparks e Philippa Gregory per ora. Ci sono poi autori che scrivono dei libri che mi fanno perdere nelle loro pagine, ma poi resto puntualmente delusa dal leggerne altri libri. Sparks e Gregory sono quasi sempre scommesse vinte ancora prima di vedere la copertina.
40- Di cosa hai paura? La morte che amo tanto descrivere, con il suo nulla assoluto. Anche solo l’idea di perdere le persone che amo e che mi stanno accanto, mi fa mancare il fiato.
41-Dove vorresti vivere? In un mondo ideale, credo nel centro di Londra.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura? Tanti, troppi. Sono una persona di indole pigra, quindi mi sforzo a fare più cose possibili. Il tempo è prezioso. Ho un piccolo blog sull’hobbistica a basso costo (decoupage, cucito, lavori con colla a caldo su legno e metallo, feltro, uncinetto, …) dove creo e spiego come realizzare quello che faccio. Amo il Cinema e sono Serie TV dipendente. Leggo ogni volta che posso. Amo cucinare.
43-Qual è il tuo sogno più grande? Vedere sul grande schermo un mio racconto. Sapere di aver davvero trasmesso qualcosa e aver lasciato un ricordo di me.
44-Ti piacciono gli animali? Si tantissimo. Recentemente in viaggio di nozze ho realizzato il mio sogno di una vita, nuotare con i delfini! E ho avuto una piccola cagnetta per quasi 16 anni, la mia dolce SUSI.
45-Credi nella magia e nel paranormale? Si, anche se a volte mi chiedo se per convenienza o vero credo.
46-Come ti immagini tra vent'anni? Spero ancora felicemente sposata con dei bambini in una casa tutta nostra.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè? Difficile sceglierne uno. Amo l’arte e la storia e Philippa Gregory scrive in un modo che mi incanta. Non ho un suo libro preferito… li amo tutti per un motivo o un altro. Ma fin dalla mia adolescenza Nicholas Sparks con i suoi drammi nascosti in ogni pagina, mi ha rapito. Il primo libro che ho letto è stato I passi dell’amore, ed è il primo che consiglio a chiunque di leggere quando mi chiedono da quale partire. Sono legata a quel libro in un maniera indissolubile. Ma devo ammettere che Le Pagine della Nostra Vita è un degno concorrente. Non posso però chiudere questa risposta senza un nome però… Harry Potter…
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro? Ho scoperto l’amore per la lettura in seconda superiore. La mia professore per l’estate ci obbligo a leggere “Il Quartiere” di Vasco Pratolini. Ricordo che piansi leggendolo ad un certo punto. In quell’istante capii che il libro giusto era in grado di darmi emozioni. E così è la magia ha avuto inizio.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto? In realtà ne avrei due già scritto di una trilogia che ho abbandonato da parecchio. Ma la pigrizia di rileggere quanto ho scritto mi impedisce di inviarlo alla mia casa editrice.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista? Oltre a quella di leggere il mio libro? :D
Provate, continuate e non vi arrendete. Un buon libro non ha sempre bisogno di una forte casa editrice alle spalle, e se non riuscite con una casa editrice, pubblicatelo da soli pagando se potete, o online creandovi un sito gratuito. Tenerlo in un cassetto non serve a niente e nessuno e avere anche solo un ammiratore è una bellissima sensazione!


Grazie a Cristel Anna per l'intervista!
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