1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti
del tu?
Grazie a voi
per avermi contattata. Certamente, il tu è meglio!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella
tua vita?
Quello che
amo fare è scrivere, senza dubbio. Lavoro come impiegata da otto anni in una
multinazionale. Nel tempo libero mi occupo della mia famiglia e faccio sport.
La sera e nel weekend, invece, mi dedico ai miei romanzi.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Non c’è solo
un colore che preferisco in particolare, ma se dovessi fare una scelta vi direi
il giallo, il colore del sole. Infatti nella vita cerco di essere sempre solare
e positiva, nonostante i mille problemi che possono presentarsi.
4-Tre aggettivi per descriverti
Determinata,
complicata e generosa.
5-Come dicono di te gli altri?
Ne dicono
tante... ma quello che mi sento dire spesso è che sono permalosa, ma allo
stesso tempo una persona buona.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Il giorno in
cui è nato mio figlio, senza dubbio.
7-Una cosa che ti rende felice?
Trovare una
nuova storia da raccontare attraverso le mie parole.
8-Tre persone che stimi?
Martin Luther
King, Roberto Saviano e Valentino Rossi.
9-Sei mai stato deluso/a?
Tantissime
volte... ma anche le delusioni servono, eccome!
10-Hai tatuaggi?
Nemmeno uno,
ma in futuro chissà...
11-Cos’è per te la scrittura?
La scrittura
è la mia passione e vorrei potermi dedicare ad essa tutto il tempo. È un modo
per esprimere me stessa e per raccontare qualcosa agli altri.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Jeffery
Deaver e Alessia Gazzola.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Appena ho
tempo, ma principalmente la sera.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Decisamente
impulsiva, mi piace seguire l’istinto.
15-Scrivi a mano o al computer?
Computer, ma
tengo anche un quaderno dove buttare giù gli appunti.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ho scritto
“Ritorno a Roma” tra il 2009 e il 2010, ma vorrei aver iniziato molto prima!
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No. Mi
piaceva cantare, ma la mia voce non è affatto gradevole... :-)
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
È possibile,
ma molto molto difficile.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la
segui?
Quando inizio
a scrivere un romanzo ho già in mente la storia e metto sempre giù degli
appunti, ma puntualmente mi capita poi di stravolgere i “piani”.. è un po come
se i miei stessi personaggi decidessero le loro sorti.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Generalmente
sì.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Il mio
divano.
22- Parlaci dei
tuoi libri/libro?
Il mio primo romanzo è “Ritorno a Roma” e si potrebbe
definire un fantasy perché tratta avvenimenti paranormali. Infatti sia la
protagonista sia il personaggio secondario hanno “poteri” che permette loro di
mettersi in “contatto” con i defunti. Dietro c’è la storia dei due personaggi
femminili che si troveranno chiaramente collegate tra loro, ci sono colpi di
scena sorprendenti, anche romantici, che creano uno stile particolare. Ho
voluto ambientare la storia a Roma perché è una città che mi ha sempre
affascinato e la amo profondamente, la considero come il luogo in cui si
possono realizzare i sogni. La mia avventura da scrittrice è come fosse
iniziata lì, anche se non fisicamente.
Il mio secondo romanzo è un thriller vero e proprio, “Verità
apparenti” ha le stesse due protagoniste del primo, anche se la trama è
completamente diversa. Di fatti non necessariamente bisogna leggere prima
“Ritorno a Roma”. Questa volta la storia si svolge a Milano, la mia città.
Stella e Silvia partono per la capitale lombarda con l’intento di fare una
vacanza, ma il tutto verrà stravolto perché Silvia farà dei sogni (questo è il
suo “potere”) che si scoprirà essere collegati a degli omicidi successi negli
stessi giorni proprio a Milano. Stella invece, che ha la capacità di vedere e
sentire la presenza dei defunti, avrà un contatto diretto con una delle vittime
di questi omicidi. Incontreranno così il poliziotto che si occupa delle
indagini e da lì la storia avrà un risvolto davvero inaspettato... e ora basta,
altrimenti svelo tutto anche a chi non lo ha ancora letto.
“La rivalsa”, invece, è il mio terzo romanzo, uscito proprio
quest’anno. Per me è una svolta. Questo perché è sempre dello stesso genere dei
primi due, quindi caratterizzato dagli eventi paranormali, ma con dei
personaggi nuovi. Ho amato scriverlo, forse perché nel frattempo sono
“maturata” io come scrittrice ed ho per così dire uno stile diverso, tutto mio.
Come i primi due non è certamente noioso, in quanto c’è di tutto: il mistero,
una storia dietro la storia che ci porta indietro con il tempo, ben al 1925,
una storia d’amore e la scelta che porta la protagonista a cambiare la sua
vita.
Sono tutti
editi, anche se con “Ritorno a Roma” ho provato prima l’autopubblicazione.
24-Cosa pensi dei self?
Il self è
ormai un fenomeno che ha preso piede. Sono tantissimi gli autori emergenti che,
seppur dotati di talento, non riescono a trovare un editore disposto a
pubblicare le loro opere. Sono convinta che il self dia loro modo di farsi
comunque conoscere ai lettori e di vedere realizzato il proprio sogno, che è
anche il mio e cioè di vedere e tenere il proprio romanzo tra le mani. Se si ha
un sogno è giusto inseguirlo, senza arrendersi mai.
25-Cosa pensi di
chi paga per farsi pubblicare?
Non condivido
questa scelta. Preferisco di gran lunga il self.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Sicuramente
se si hanno conoscenze si è avvantaggiati, ma come dicevo poco fa bisogna
inseguire i nostri sogni e, se caparbi e dotati di talento, prima o poi sono
convinta sia possibile arrivare alle grandi Case Editrici.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
Non mi
piacciono tutti, ma sicuramente aiutano un autore a farsi conoscere. Facebook
ad esempio è pieno di gruppi e pagine dedicati ai libri, frequentato dai
lettori appunto che cercano nuovi autori da scoprire.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Per me è
fondamentale ricevere opinioni, consigli e critici da chi i libri li “divora” e
li vive! Quindi spero di avere sempre più contatti con le persone che dovessero
appassionarsi alle mie storie e ai miei personaggi.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Bella domanda, sì! Allora, se si trattasse di apportare
delle modifiche costruttive al fine di migliorare la storia e i personaggi,
perché no, anzi. Se invece si trattasse di stravolgere tutto, andando ad
eliminare così anche il mio stile, allora il discorso cambia. Se non ci fosse
più nulla di mio allora non sarebbe
più di fatto un mio libro.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Sicuramente
la difficoltà più grande è determinata dalle grandi librerie. Questo perché difficilmente
sono disposte a dedicare anche un piccolo spazio agli autori emergenti. Se non
hai un editore abbastanza conosciuto non sono nemmeno disposti ad acquistare
poche copie dell’opera.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Sicuramente è
determinante. Quanto più si riesce a fare delle presentazioni o a far parlare
del proprio libro, tanto sarà più facile venderlo e farsi conoscere.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Se la
scrittura entra a far parte della vita di una persona, lascia comunque il
segno. Non ci si sentirà mai più come prima, ti cambia in meglio. Se si sente
davvero una vocazione per essa, allora consiglio di non abbandonarla mai,
comunque vada. Se è destino che la scrittura diventi il nostro lavoro, verrà da
solo, ma nel frattempo contribuirà ad arricchire l’anima dello scrittore.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
L’ispirazione
mi arriva da parecchi canali: dai miei familiari, amici e conoscenti. Mi arriva
anche solo parlando con le persone e ascoltando cosa hanno da dire. Però vengo
ispirata, se così si può dire, anche dai fatti di cronaca che tutti i giorni
sentiamo ai telegiornali.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Alcuni sono
reali, ma la maggior parte inventati.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La prima a
motivarmi è stata mia sorella, ma di rimando tutta la mia famiglia crede in quello
che faccio e nel mio sogno. Sicuramente la mia migliore e storica amica Sonia e
poi la fan numero uno che è la mia mamma.
36-Ultimo libro letto?
L’ultimo
libro che ho finito è “Confessioni” di Dario Lessa, uno scrittore e amico che
ammiro molto. Approfitto per nominare la libreria di Dario, la Hemingway e Co.
Che si trova nel cuore di Monza. Mi è tanto cara perché grazie a lui ho avuto
l’opportunità di farmi conoscere e di incontrare tanti scrittori come me. Il
lavoro prezioso di questa libreria è proprio quello di dare visibilità a noi
autori emergenti.
37-Che genere leggi?
Sicuramente
il thriller è il mio genere preferito, ma non sdegno nulla. Mi piace leggere da
sempre e adoro scoprire nuovi autori.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
Sicuramente
la copertina è quella che cattura per prima l’attenzione, ma mi baso molto
anche su ciò che mi trasmette la trama.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Jeffery
Deaver e Alessia Gazzola.
40- Di cosa hai paura?
Dell’invidia
altrui.
41-Dove vorresti vivere?
New York,
senza dubbio. Mi ci trasferirei domani mattina :-).
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Sì, da oltre
un anno pratico un bellissimo sport: CrossFit. In Italia è ormai diventato
molto conosciuto. Mi diverto tantissimo migliorando nello stesso tempo la mia
salute e, cosa che non guasta, il mio aspetto. Sicuramente è uno sport che ti
aiuta ad aumentare l’autostima, perché ti porta a superare i tuoi limiti e a
migliorarti sempre di più. Questa positività, senza che tu te ne accorga, va a
influenzare anche la tua vita in generale.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Fare della
scrittura il mio lavoro a tempo pieno.
44-Ti piacciono gli animali?
Li adoro.
Soprattutto gatti e cani. Ma uno dei miei desideri è sempre stato quello di comprarmi
un cavallo.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì, ad
entrambi. Il paranormale è parte integrante dei miei primi tre romanzi.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Bella
domanda... la speranza è di essere una delle autrici in voga di una grande Casa
Editrice...
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Il libro
preferito è “Se questo è un uomo” di Primo Levi, ma l’autore
è Deaver, già nominato nelle domande precedenti. Motivo? È il più grande
scrittore vivente al mondo di thriller e gialli!
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Il primo
libro letto che ricordo e che mi è rimasto dentro è proprio “Se questo è un
uomo”. Avevo circa dodici anni.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Il progetto è
quello di continuare a scrivere, quanto più possibile. Sto lavorando al mio
quarto romanzo e lo adoro. Questa volta è un genere diverso dai primi tre,
parla della storia di una giovane donna e la sua famiglia, con tanti segreti e
colpi di scena.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Di mettersi
in gioco, senza paura. Di scrivere quello che a loro piace, perché sono sicura
sia questo il modo migliore per piacere anche ai lettori.
Grazie ad Annamaria per l'intervista!
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