Instagram

Flickr Images

mercoledì 27 gennaio 2016

#Intervista ad Annamaria Alboreo





 
1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi per avermi contattata. Certamente, il tu è meglio!

2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Quello che amo fare è scrivere, senza dubbio. Lavoro come impiegata da otto anni in una multinazionale. Nel tempo libero mi occupo della mia famiglia e faccio sport. La sera e nel weekend, invece, mi dedico ai miei romanzi.

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Non c’è solo un colore che preferisco in particolare, ma se dovessi fare una scelta vi direi il giallo, il colore del sole. Infatti nella vita cerco di essere sempre solare e positiva, nonostante i mille problemi che possono presentarsi.

4-Tre aggettivi per descriverti
Determinata, complicata  e generosa.

5-Come dicono di te gli altri?
Ne dicono tante... ma quello che mi sento dire spesso è che sono permalosa, ma allo stesso tempo una persona buona.

6-Il giorno più bello della tua vita?
Il giorno in cui è nato mio figlio, senza dubbio.

7-Una cosa che ti rende felice?
Trovare una nuova storia da raccontare attraverso le mie parole.

8-Tre persone che stimi?
Martin Luther King, Roberto Saviano e Valentino Rossi.

9-Sei mai stato deluso/a?
Tantissime volte... ma anche le delusioni servono, eccome!

10-Hai tatuaggi?
Nemmeno uno, ma in futuro chissà...

11-Cos’è per te la  scrittura?
La scrittura è la mia passione e vorrei potermi dedicare ad essa tutto il tempo. È un modo per esprimere me stessa e per raccontare qualcosa agli altri.

12- A quali scrittori ti ispiri?
Jeffery Deaver e Alessia Gazzola.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Appena ho tempo, ma principalmente la sera.

14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Decisamente impulsiva, mi piace seguire l’istinto.

15-Scrivi a mano o al computer?
Computer, ma tengo anche un quaderno dove buttare giù gli appunti.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ho scritto “Ritorno a Roma” tra il 2009 e il 2010, ma vorrei aver iniziato molto prima!

17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No. Mi piaceva cantare, ma la mia voce non è affatto gradevole... :-)

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
È possibile, ma molto molto difficile.

19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
Quando inizio a scrivere un romanzo ho già in mente la storia e metto sempre giù degli appunti, ma puntualmente mi capita poi di stravolgere i “piani”.. è un po come se i miei stessi personaggi decidessero le loro sorti.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Generalmente sì.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Il mio divano.

22- Parlaci dei tuoi libri/libro?
Il mio primo romanzo è “Ritorno a Roma” e si potrebbe definire un fantasy perché tratta avvenimenti paranormali. Infatti sia la protagonista sia il personaggio secondario hanno “poteri” che permette loro di mettersi in “contatto” con i defunti. Dietro c’è la storia dei due personaggi femminili che si troveranno chiaramente collegate tra loro, ci sono colpi di scena sorprendenti, anche romantici, che creano uno stile particolare. Ho voluto ambientare la storia a Roma perché è una città che mi ha sempre affascinato e la amo profondamente, la considero come il luogo in cui si possono realizzare i sogni. La mia avventura da scrittrice è come fosse iniziata lì, anche se non fisicamente.
Il mio secondo romanzo è un thriller vero e proprio, “Verità apparenti” ha le stesse due protagoniste del primo, anche se la trama è completamente diversa. Di fatti non necessariamente bisogna leggere prima “Ritorno a Roma”. Questa volta la storia si svolge a Milano, la mia città. Stella e Silvia partono per la capitale lombarda con l’intento di fare una vacanza, ma il tutto verrà stravolto perché Silvia farà dei sogni (questo è il suo “potere”) che si scoprirà essere collegati a degli omicidi successi negli stessi giorni proprio a Milano. Stella invece, che ha la capacità di vedere e sentire la presenza dei defunti, avrà un contatto diretto con una delle vittime di questi omicidi. Incontreranno così il poliziotto che si occupa delle indagini e da lì la storia avrà un risvolto davvero inaspettato... e ora basta, altrimenti svelo tutto anche a chi non lo ha ancora letto.
“La rivalsa”, invece, è il mio terzo romanzo, uscito proprio quest’anno. Per me è una svolta. Questo perché è sempre dello stesso genere dei primi due, quindi caratterizzato dagli eventi paranormali, ma con dei personaggi nuovi. Ho amato scriverlo, forse perché nel frattempo sono “maturata” io come scrittrice ed ho per così dire uno stile diverso, tutto mio. Come i primi due non è certamente noioso, in quanto c’è di tutto: il mistero, una storia dietro la storia che ci porta indietro con il tempo, ben al 1925, una storia d’amore e la scelta che porta la protagonista a cambiare la sua vita.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Sono tutti editi, anche se con “Ritorno a Roma” ho provato prima l’autopubblicazione.

24-Cosa pensi dei self?
Il self è ormai un fenomeno che ha preso piede. Sono tantissimi gli autori emergenti che, seppur dotati di talento, non riescono a trovare un editore disposto a pubblicare le loro opere. Sono convinta che il self dia loro modo di farsi comunque conoscere ai lettori e di vedere realizzato il proprio sogno, che è anche il mio e cioè di vedere e tenere il proprio romanzo tra le mani. Se si ha un sogno è giusto inseguirlo, senza arrendersi mai.


25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Non condivido questa scelta. Preferisco di gran lunga il self.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Sicuramente se si hanno conoscenze si è avvantaggiati, ma come dicevo poco fa bisogna inseguire i nostri sogni e, se caparbi e dotati di talento, prima o poi sono convinta sia possibile arrivare alle grandi Case Editrici.

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Non mi piacciono tutti, ma sicuramente aiutano un autore a farsi conoscere. Facebook ad esempio è pieno di gruppi e pagine dedicati ai libri, frequentato dai lettori appunto che cercano nuovi autori da scoprire.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Per me è fondamentale ricevere opinioni, consigli e critici da chi i libri li “divora” e li vive! Quindi spero di avere sempre più contatti con le persone che dovessero appassionarsi alle mie storie e ai miei personaggi.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Bella domanda, sì! Allora, se si trattasse di apportare delle modifiche costruttive al fine di migliorare la storia e i personaggi, perché no, anzi. Se invece si trattasse di stravolgere tutto, andando ad eliminare così anche il mio stile, allora il discorso cambia. Se non ci fosse più nulla di mio allora non sarebbe più di fatto un mio libro.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Sicuramente la difficoltà più grande è determinata dalle grandi librerie. Questo perché difficilmente sono disposte a dedicare anche un piccolo spazio agli autori emergenti. Se non hai un editore abbastanza conosciuto non sono nemmeno disposti ad acquistare poche copie dell’opera.

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Sicuramente è determinante. Quanto più si riesce a fare delle presentazioni o a far parlare del proprio libro, tanto sarà più facile venderlo  e farsi conoscere.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Se la scrittura entra a far parte della vita di una persona, lascia comunque il segno. Non ci si sentirà mai più come prima, ti cambia in meglio. Se si sente davvero una vocazione per essa, allora consiglio di non abbandonarla mai, comunque vada. Se è destino che la scrittura diventi il nostro lavoro, verrà da solo, ma nel frattempo contribuirà ad arricchire l’anima dello scrittore.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
L’ispirazione mi arriva da parecchi canali: dai miei familiari, amici e conoscenti. Mi arriva anche solo parlando con le persone e ascoltando cosa hanno da dire. Però vengo ispirata, se così si può dire, anche dai fatti di cronaca che tutti i giorni sentiamo ai telegiornali.

34- I personaggi sono reali o inventati?
Alcuni sono reali, ma la maggior parte inventati.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La prima a motivarmi è stata mia sorella, ma di rimando tutta la mia famiglia crede in quello che faccio e nel mio sogno. Sicuramente la mia migliore e storica amica Sonia e poi la fan numero uno che è la mia mamma.

36-Ultimo libro letto?
L’ultimo libro che ho finito è “Confessioni” di Dario Lessa, uno scrittore e amico che ammiro molto. Approfitto per nominare la libreria di Dario, la Hemingway e Co. Che si trova nel cuore di Monza. Mi è tanto cara perché grazie a lui ho avuto l’opportunità di farmi conoscere e di incontrare tanti scrittori come me. Il lavoro prezioso di questa libreria è proprio quello di dare visibilità a noi autori emergenti.

37-Che genere leggi?
Sicuramente il thriller è il mio genere preferito, ma non sdegno nulla. Mi piace leggere da sempre e adoro scoprire nuovi autori.

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Sicuramente la copertina è quella che cattura per prima l’attenzione, ma mi baso molto anche su ciò che mi trasmette la trama.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Jeffery Deaver e Alessia Gazzola.

40- Di cosa hai paura?
Dell’invidia altrui.

41-Dove vorresti vivere?
New York, senza dubbio. Mi ci trasferirei domani mattina :-).

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Sì, da oltre un anno pratico un bellissimo sport: CrossFit. In Italia è ormai diventato molto conosciuto. Mi diverto tantissimo migliorando nello stesso tempo la mia salute e, cosa che non guasta, il mio aspetto. Sicuramente è uno sport che ti aiuta ad aumentare l’autostima, perché ti porta a superare i tuoi limiti e a migliorarti sempre di più. Questa positività, senza che tu te ne accorga, va a influenzare anche la tua vita in generale.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Fare della scrittura il mio lavoro a tempo pieno.

44-Ti piacciono gli animali?
Li adoro. Soprattutto gatti e cani. Ma uno dei miei desideri è sempre stato quello di comprarmi un cavallo.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì, ad entrambi. Il paranormale è parte integrante dei miei primi tre romanzi.

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Bella domanda... la speranza è di essere una delle autrici in voga di una grande Casa Editrice...

47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Il libro preferito è “Se questo è un uomo” di Primo Levi, ma l’autore è Deaver, già nominato nelle domande precedenti. Motivo? È il più grande scrittore vivente al mondo di thriller e gialli!

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Il primo libro letto che ricordo e che mi è rimasto dentro è proprio “Se questo è un uomo”. Avevo circa dodici anni.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Il progetto è quello di continuare a scrivere, quanto più possibile. Sto lavorando al mio quarto romanzo e lo adoro. Questa volta è un genere diverso dai primi tre, parla della storia di una giovane donna e la sua famiglia, con tanti segreti e colpi di scena.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Di mettersi in gioco, senza paura. Di scrivere quello che a loro piace, perché sono sicura sia questo il modo migliore per piacere anche ai lettori.



Grazie ad Annamaria per l'intervista!



Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...