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mercoledì 6 luglio 2016

#Cristel Anna Notarianni [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]





1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Assolutamente Sì!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita? Mi chiamo Cristel Anna Notarianni, ho 30 anni e vivo in provincia di Monza e Brianza. Sono nata da Mamma Italiana e Papà Francese. Un piacevole miscuglio di culture tanto simili, quanto diverse. Lavoro per una società di servizi dell’Oil & Gas. Non è esattamente il lavoro per il quale mi sono laureata, ma di necessità si fa Virtù. Ho molte passioni, come ad esempio leggere, scrivere, guardare quintali di film e serie tv, fare molti lavoretti di hobbistica che pubblico su un blog che gestisco…
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te? Direi decisamente il rosso. Rosso come l’amore e la passione per chi mi circonda e per quello che faccio nella mia vita.
4-Tre aggettivi per descriverti Testarda, Estroversa, Sognatrice.
5-Come dicono di te gli altri? Che sono una gran testona, e in questo assomiglio a mia madre e mia nonna, cosa che mio marito non fa nient’altro che ricordarmi. Sicuramente un altro “difetto” che ho, è quello di preoccuparmi troppo per chi mi circonda. Tendo a dare una mano a chiunque. Una mia amica dice che ho la sindrome dell’infermierina, forse ha ragione. Il problema è che poi ci resto male quando sono io ad aver bisogno e non mi sento contraccambiata.
6-Il giorno più bello della tua vita? Domanda difficile, ci sono molti momenti bellissimi nella vita di ogni persona, che si vivono a pieno in base all’età che si ha. Ad oggi potrei dire il giorno del mio matrimonio, anche se non ne ho molta memoria J
7-Una cosa che ti rende felice? Una Bella giornata di sole, il rumore del mare sulla sabbia, una bella canzone, il sorriso di un bambino.
8-Tre persone che stimi? I miei genitori e mio marito.
9-Sei mai stato deluso/a? Si, molte amicizie perse nel corso degli anni. E purtroppo devo ammettere anche da alcuni membri della mia famiglia…
10-Hai tatuaggi? Si, uno sulla schiena, una piuma da scrittore che scrive “You may say I am a dreamer”. Frase tratta da Imagine di John Lennon.
11-Cos’è per te la  scrittura? La mia vera valvola di sfogo. C’è stato un tempo per cui la mia testa era piena di voci e l’unico modo per darmi pace era metterle nero su bianco.
12- A quali scrittori ti ispiri? Sicuramente Nicholas Sparks, adoro i suoi libri fin da quando ero ragazzina. Inoltre vorrei avere le conoscenza e l’abilità di scrittura di Philippa Gregory. Adoro la storia e lei è molto abile a scriverne dei romanzi.
13-Quando scrivi di notte o di giorno? Dipende… Ho provato a scrivere in entrambi i momenti. Tutto dipende da quanto mi riesco ad isolare con la musica.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva? Decisamente impulsiva. Scrivo in base al mio umore e alle note che mi accompagnano in quel momento.
15-Scrivi a mano o al computer? Un tempo a mano, ma la pigrizia mi ha costretto a passare al pc. Non amo molto rileggere quello che scrivo, peggio ancora doverlo trascrivere.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro? Durante gli anni dell’università, c’erano delle volte che a lezione con la scusa di avere il pc davanti mi perdevo nel mio mondo di racconti.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice? In realtà l’egittologa. Ho sempre amato la storia, ma la mia fobia per tutto quello che striscia o abbia più di quattro zampe, mi ha costretto a cambiare ambizioni. Però proprio l’anno scorso mi è capitato di ritrovare dei quaderni di quando andavo alle elementari. Erano pieni di racconti lunghi una pagina di mia invenzione. Credo che fare la scrittrice sia sempre stato nella mia indole.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro? Vorrei davvero poter dire di sì, ma onestamente devo dire no. Non ora, non così. Le case editrici che possono darti un reale guadagno, neanche leggono i tuoi manoscritti, spesso e volentieri non si prendono neanche la briga di risponderti che il testo non è di loro interesse. Per la maggior parte preferiscono pubblicare libri di personaggi famosi poiché attirano un pubblico maggiore rispetto ad un autore sconosciuto. Per quanto riguarda le case editrici minori… Beh il guadagno è decisamente troppo basso per farne un lavoro. Su questa faccenda ho davvero molti pensieri… ma meglio che mi fermo qui o rischio di aprirne un caso di stato.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui? No, scrivo in base all’istinto. Spesso ho provato a scrivere pagine che mi sarebbero servite due o tre capitoli dopo.
20-Scrivi in ordine cronologico? No, quasi mai. Il che mi crea problemi, perché a volte mi devo sforzare di scrivere per andare a colmare alcune lacune temporali. E io non amo essere costretta a scrivere qualcosa.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere? In biblioteca, ho passato molte ore a farlo. Ma in realtà, l’ispirazione arriva nei momenti in cui non te l’aspetti. Non so quante volte sono tornata dal lavoro in treno scrivendo come un ossessa sul mio Ipad.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro? E’ una breve raccolta di racconti legati gli uni agli altri da quei semplici, ma forti sentimenti che accompagnano la nostra esistenza. Amore, Amicizia, Passione e Morte sono i temi principali che accompagnati da una dolce melodie, si fanno strada tra le pagine del libro. Alcuni di essi sono legati tra di loro, stessi nomi di personaggi, stessi racconti da punti di vista diversi, storie passate che si intersecano con quelle future… Inizialmente alla fine di ogni racconto c’erano alcune strofe di canzoni precise, che mi avevano aiutato a scrivere quelle brevi pagine. In fase di editing, per una questione di diritti di autore ho dovuto eliminare tutto, ma su Spotify esiste una playlist con lo stesso nome del titolo del libro e con le canzoni nell’ordine di lettura dei racconti. E’ tutto quello che ho potuto fare.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi? Edito dalla casa editrice GDS.
24-Cosa pensi dei self? Penso che se tornassi indietro, forse lo farei anche io.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare? Beati loro che hanno soldi per farlo. Per certi versi per loro forse è un po’ più semplice. Le proposte che avevo ricevuto io all’epoca mi hanno sempre dato l’impressione che nascondendosi dietro frasi quali “ti regaliamo un TOT. di copie” in realtà l’autore paga per la sua stampa. Però è anche vero che quanto meno ti offrono un giro di pubblicità, se pur piccolo che sia (quanto meno sulla carta, poi non so) cosa che è davvero vitale. Farsi tutto da soli è difficile, si hanno pochi canali a disposizione e prende davvero molto tempo. Promettono anche una buona revisione… però ripeto, questo quello che promettono sulla carta, nella realtà non so come sia.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze? Direi la prima purtroppo. Quanto meno questa è la sensazione. Sicuramente qualcuno ci è riuscito ad arrivare da solo, ma sono davvero pochissimi per quello che ne so. A volte sarebbe sufficiente anche solo un buon agente che oltre alle conoscenze, sa già come muoversi. Ma costano, e non poco. Quindi non sono alla portata di tutti.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia? Entrambe, e lo dice una persona laureata in comunicazione. Sicuramente una delizia perché aiuta la diffusione e la pubblicità, anche per chi dispone di mezzi limitati. E più account si hanno, più si riesce a farsi pubblicità. Una croce perché dover star dietro a tanti account da soli è difficile.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori? Vorrei poter dire bello, ma non sono stata contatta così tanto da poter dare un opinione a riguardo.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti? Onestamente? Ad oggi, alla luce della fatica che ci sto mettendo a pubblicizzare un piccolo libro di racconti direi di sì. Un piccolo compromesso oggi per raggiungere qualcosa di più grande un domani. Sono dell’idea che una volta che ci si è fatti conoscere, sia più semplice attrarre l’attenzione sui lavori futuri. Quindi si, cambierei qualcosa, con la speranza di cominciare a farmi conoscere e punterei tutta me stessa sul testo successivo nella speranza che non venga ancora cambiato!
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro? Il dover fare tutto da sola. Ho bussato a molte porte e preso parecchie porte in faccia. Se non si hanno soldi a disposizione da investire si può fare ben poco. Essendo poi io edita da una casa editrice piccola, le librerie non solo non accettano di farti fare una piccola presentazione, ma non accettano neanche di prendere un libro da vendere perché non appartenente ai soliti distributori. Pochissimi siti accettano di leggere il libro per una recensione e molti, troppi, neanche rispondono. E’ tutto molto difficile e a volte molto triste.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro? Davvero tanto. Puoi avere scritto il nuovo capolavoro della letteratura Italiana, ma se nessuno lo legge perché non ne viene a conoscenza, rischia di rimanere nel cassetto della propria scrivania.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura? Scappa!!!! Ahahahah. No scherzi a parte. Scrivere ha dato voce ai miei pensieri, nel bene e nel male. Mi ha aiutata tanto in un periodo dove la luce in fondo al tunnel la vedevo davvero lontana. Quindi scrivete, fatelo e continuate a farlo, anche se all’inizio vi sembra di non dare un senso a quella pagina, prima o poi tutto torna. Non vi aspettate grandi cose, fatelo per passione e accettate con un sorriso tutto quello che ne viene.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto? I miei racconti non sono ispirati ad un’unica persona o fatto. Sono il frutto di pensieri che mi sono passati per la testa in un certo periodo della mia vita, miei amori passati o storie che avrei tanto voluto vivere. Luoghi visitati o che sogno di visitare. Potrei descriverlo come un misto tra realtà e sogno.
34- I personaggi sono reali o inventati? Direi entrambi… c’è molto di me e di persone che conosco nei personaggi che ho utilizzato nei miei racconti. Mentre scrivo, se hanno un volto, è come se li vedessi muovere in un film nella mia mente.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura? I miei genitori in primis, mio marito e alcuni amici.
36--Ultimo libro letto? L’altra donna del Re, Philippa Gregory
37-Che genere leggi? Romanzi d’amore e storici. Preferisco i lieti fine se possibile, il che cade in contraddizione con il fatto che amo Sparks, in ogni pagina c’è da aspettarsi una tragedia con lui. Ma amo i suoi amori impossibili.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.? Decisamente la prima cosa che mi colpisce è la copertina, se accattivante ti incita a prendere quanto meno il libro in mano. Una volta letta la trama decido se mi può interessare o meno.
39-A quale autori non sai rinunciare? Nicholas Sparks e Philippa Gregory per ora. Ci sono poi autori che scrivono dei libri che mi fanno perdere nelle loro pagine, ma poi resto puntualmente delusa dal leggerne altri libri. Sparks e Gregory sono quasi sempre scommesse vinte ancora prima di vedere la copertina.
40- Di cosa hai paura? La morte che amo tanto descrivere, con il suo nulla assoluto. Anche solo l’idea di perdere le persone che amo e che mi stanno accanto, mi fa mancare il fiato.
41-Dove vorresti vivere? In un mondo ideale, credo nel centro di Londra.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura? Tanti, troppi. Sono una persona di indole pigra, quindi mi sforzo a fare più cose possibili. Il tempo è prezioso. Ho un piccolo blog sull’hobbistica a basso costo (decoupage, cucito, lavori con colla a caldo su legno e metallo, feltro, uncinetto, …) dove creo e spiego come realizzare quello che faccio. Amo il Cinema e sono Serie TV dipendente. Leggo ogni volta che posso. Amo cucinare.
43-Qual è il tuo sogno più grande? Vedere sul grande schermo un mio racconto. Sapere di aver davvero trasmesso qualcosa e aver lasciato un ricordo di me.
44-Ti piacciono gli animali? Si tantissimo. Recentemente in viaggio di nozze ho realizzato il mio sogno di una vita, nuotare con i delfini! E ho avuto una piccola cagnetta per quasi 16 anni, la mia dolce SUSI.
45-Credi nella magia e nel paranormale? Si, anche se a volte mi chiedo se per convenienza o vero credo.
46-Come ti immagini tra vent'anni? Spero ancora felicemente sposata con dei bambini in una casa tutta nostra.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè? Difficile sceglierne uno. Amo l’arte e la storia e Philippa Gregory scrive in un modo che mi incanta. Non ho un suo libro preferito… li amo tutti per un motivo o un altro. Ma fin dalla mia adolescenza Nicholas Sparks con i suoi drammi nascosti in ogni pagina, mi ha rapito. Il primo libro che ho letto è stato I passi dell’amore, ed è il primo che consiglio a chiunque di leggere quando mi chiedono da quale partire. Sono legata a quel libro in un maniera indissolubile. Ma devo ammettere che Le Pagine della Nostra Vita è un degno concorrente. Non posso però chiudere questa risposta senza un nome però… Harry Potter…
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro? Ho scoperto l’amore per la lettura in seconda superiore. La mia professore per l’estate ci obbligo a leggere “Il Quartiere” di Vasco Pratolini. Ricordo che piansi leggendolo ad un certo punto. In quell’istante capii che il libro giusto era in grado di darmi emozioni. E così è la magia ha avuto inizio.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto? In realtà ne avrei due già scritto di una trilogia che ho abbandonato da parecchio. Ma la pigrizia di rileggere quanto ho scritto mi impedisce di inviarlo alla mia casa editrice.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista? Oltre a quella di leggere il mio libro? :D
Provate, continuate e non vi arrendete. Un buon libro non ha sempre bisogno di una forte casa editrice alle spalle, e se non riuscite con una casa editrice, pubblicatelo da soli pagando se potete, o online creandovi un sito gratuito. Tenerlo in un cassetto non serve a niente e nessuno e avere anche solo un ammiratore è una bellissima sensazione!


Grazie a Cristel Anna per l'intervista!
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