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mercoledì 28 giugno 2017

Davide Uria [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certamente!

2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono specializzato in arte e comunicazione in ambito museale. Mi piace l'illustrazione e la poesia, infatti disegno e scrivo per passione.

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il bianco. E' il colore che contiene tutti i colori o viceversa è l'annullamento di tutti i colori. Mi piace questo contrasto, tra il pieno e il vuoto, il buio e la luce. Racconta il mio modo di essere e racconta anche il concetto delle mie poesie, che talvolta sono sovraccariche, altre completamente scarne.


4-Tre aggettivi per descriverti 
Sensibile, Utopista e al contempo decisamente realista.

5-Come dicono di te gli altri?
Non lo so, e francamente non mi importa. Il giudizio e il pregiudizio sono grossi fardelli, che pesano. Se vivessimo lontani dall'idea che gli altri si fanno su di noi, vivremmo sicuramente meglio.

6-Il giorno più bello della tua vita? 
Quando ho iniziato a pensare più a me stesso, a volermi bene, che non significa essere egoisti, ma avere un buona dose di amore noi nostri riguardi.

7-Una cosa che ti rende felice? 
Non essere frainteso.

8-Tre persone che stimi? 
Ci sono persone a cui voglio bene, altre meno e altre per nulla. Quindi non mi va di esprimermi, far nomi, offendere  ed escludere chi comunque ha fatto tanto per me.

9-Sei mai stato deluso/a? 
Si.

10-Hai tatuaggi? 
No.

11-Cos’è per te la  scrittura?
Una terapia, un espediente per fuggire dalla realtà. Una medicina e cura ai mali del mondo. 

12- A quali scrittori ti ispiri?
Ce ne sono tanti: Artaud, Merini, Savinio.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di notte

14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
Non ho dei parametri, a volte sono più impulsivo, altre riflessivo.

15-Scrivi a mano o al computer?
A mano e al pc.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Il mio primo libro è stato pubblicato recentemente da Augh! Edizioni. Si intitola “Trame d'assenza” ed è una raccolta di poesie. Lo chiamo libro per comodità, perchè non mi sento uno scrittore e non mi definisco poeta, ho solo scritto i miei pensieri e stati d'animo in forma di poesia, e così è nata questa raccolta dopo quattordici anni di scrittura.

17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
Da ragazzino si, ora non proprio. Ho sviluppato altri interessi, quella della poesia è una strada parallela, come se avessi una doppia vita e personalità, adiacente alla mia, la scrittura resta comunque un amore forte.

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
No.

19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
No.

20-Scrivi in ordine cronologico?
No.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Nella mia camera.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
“Trame d'assenza” è un testo di poesie. Non è semplice dare un tema a una raccolta poetica, ogni poesia è un mondo se stante, descrive un momento e una determinata emozione. Negli anni mi sono reso conto però che nelle composizioni vi era un filo logico, una colonna portante che univa le poesie tra loro. Questo fil rouge è l'assenza, l'assenza da me stesso e dagli altri, e il percorso che ho intrapreso per essere più presente a me stesso, per trovare una dimensione tutta mia. Anche se l'assenza non è intesa in termini negativi, poiché al contrario del vuoto, di uno spazio dove non vi è alcunché, l'assenza è fatta di ricordi e malinconie, di qualcosa che c'era e ora non c'è più. La mia raccolta non è per nulla negativa, contiene dei messaggi positivi, coraggiosi. Cosa c'è di negativo nel dire che nella vita bisogna anche passare dall'inferno per poter arrivare alla serenità? Chi nella propria vita non si ritrova a dover affrontare delle situazioni spiacevoli?

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il mio libro è edito da una casa editrice.

24-Cosa pensi dei self?
Non ci trovo nulla di male.

25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Non capisco il senso. E' deprimente per se stessi e per il proprio testo, è come se un qualsiasi altro lavoratore dovesse pagare per lavorare.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Sicuramente avere delle conoscenze, facilita, ma di base il testo deve essere di qualità. Con la poesia è tutto più complicato. 

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Io amo i social network, ma bisogna utilizzarli con criterio e misura. Soprattutto nella promozione personale, bisogna stare attenti al linguaggio.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Francamente è una cosa che non riesco a definire, con la poesia presumo sia complicato avere dei “fans” in senso stretto, poi se sei un emergente le cose sono ancora più difficili. C'è chi ha letto la mia raccolta e mi ha detto cosa ne pensa, il feedback non è sempre positivo, ma io accetto ogni critica costruttiva, poi c'è chi ti legge e non dice nulla.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Assolutamente si!

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Le difficoltà sono tante e accentuate da una mancanza di budget per la promozione, ma non parlo di pagare per farmi scrivere una recensione, lungi da me, mi riferisco alle campagne pubblicitarie vere e proprie, all'avere un piano editoriale dal punto di vista della promozione, e questo lo puoi fare in parte da solo e se hai un minimo di competenze come me, ma il fatto di non avere un ufficio stampa che curi queste cose al tuo posto, che organizza con te le presentazioni e che ti aiuti a trovare un posto dove farle è una cosa che si fa sentire, perché se non sei nessuno ti guardano con diffidenza, mentre avere un “garante” è un qualcosa che facilita. 

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
E' molto importante, sia sul web che offline. C'è bisogno che un libro arrivi non solo sui social, c'è la necessità che un libro possa essere toccato e sfogliato, prima di acquistarlo, c'è secondo me l'esigenza di una promozione fatta di cose e persone reali, di sguardi, parole, elementi che purtroppo da uno schermo non  arrivano, perchè se è vero che i social aiutano e tanto, hanno reso tutto più meccanico e la poesia ha bisogno di essere vissuta realmente, perchè arriva dalla vita ed è lì che deve continuare a vivere. 

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Non mi sento di dispensare consigli, sono un emergente e la mia esperienza non è un esempio, è semplicemente un mio percorso personale, giusto o sbagliato che sia.

33-Cosa o chi ha ispirato le poesie che hai scritto?
Ho scritto ispirato dalle parole di Rosario Castellanos: ''Scrivo perchè un giorno, / quando ero adolescente, / guardai nello specchio / e non vidi nessuno. / Riuscite a crederci? /Assolutamente nessuno.“ Le poesie hanno reso tangibile la mia esistenza, sono diventate un ancora di salvezza.

34- Le tue poesie sono reali o frutto di situazioni inesistenti?
Cerco sempre di parlare di ciò che vivo, è ovvio che nella poesia e nell'arte in genere, puoi sentirti libero di inserire immagini, come nel mio caso, irreali, senza alcun senso concreto ma che prendo forma nella totalità della composizione.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
A dire il vero pochissimi.

36--Ultimo libro letto?
Francesco Banami “Lo potevo fare anch'io”

37-Che genere leggi?
Poesie, libri d'arte, romanzi biografici

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Sicuramente dalla trama.

39-A quali autori non sai rinunciare?
Merini, Artaud, Maria Rilke

40- Di cosa hai paura?
Del vuoto, della noia, della completa mancanza di stimoli.

41-Dove vorresti vivere? 
Dove sto bene, e se sto bene e tutto va nel verso giusto, è il posto dove vorrei vivere.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Certo, mi piace l'arte e l'illustrazione.

43-Qual è il tuo sogno più grande? 
Lavorare in ambito culturale, negli eventi artistici, in particolare nella comunicazione.

44-Ti piacciono gli animali? 
Si.

45-Credi nella magia e nel paranormale? 
Mi affascinano, ma non credo nella magia.

46-Come ti immagini tra vent'anni? 
Non ne ho idea.

47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Atonin Artaud “Poesie della crudeltà”. Le immagini che ha creato con le sue poesie sono immagini oniriche e apparentemente senza un senso logico, ma che nascondo una realtà dura e graffiante. 

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Non ricordo l'età, ma mi piacevano i libri favole.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Per ora no. Non ci sono progetti futuri.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista? 
Di essere se stessi e di non conformarsi.  

Grazie a Davide per l'intervista!



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