1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti
del tu?
Grazie a voi per l’ospitalità! Il tu va benissimo per una
chiacchierata tra lettori.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella
tua vita?
Mi chiamo Irene e amo fin da piccola la lettura. Da una
decina d’anni ho anche iniziato a scrivere romanzi che ora, con mia grande
gioia, sono stati pubblicati o sono in via di pubblicazione. Nella vita di
tutti i giorni sono mamma di due bambini e professoressa di italiano alle
scuole medie, attività che svolgo volentieri con grande soddisfazione ma che mi
impegnano parecchio, sottraendo tempo ed energie alla mia vocazione di
“scrittrice”.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
I miei colori preferiti sono il blu in tutte le sue
sfumature e il lilla: sinceramente non saprei dire cosa significhino, forse che
come il mare ha mille diversi colori anche io sotto la superficie posso essere
diversa da come appaio ad una prima impressione.
4-Tre aggettivi per descriverti
Timida, organizzata, disponibile.
5-Come dicono di te gli altri?
Chi mi conosce bene riconosce in me uno spirito pratico e
una capacità di mediazione che permette di conciliare posizioni differenti, sia
in ambito personale che lavorativo.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Ovviamente matrimonio e nascita dei figli sono una
risposta scontata… sicuramente quando ho ricevuto la proposta editoriale di
Lettere Animate!
7-Una cosa che ti rende felice?
Avere un po’ di tempo per me stessa, per leggere e
rilassarmi.
8-Tre persone che stimi?
Preferirei non fare nomi, ma sicuramente tutte le persone
(sia famose che non) che dimostrano ogni giorno di comportarsi coerentemente
con le proprie idee, a costo di sacrifici. Chi non sceglie la strada più facile
e chi non si preoccupa solo dell’apparenza ma della sostanza delle cose.
9-Sei mai stato deluso/a?
Purtroppo sì. Credo sia inevitabile: nella vita di ognuno
di noi ci sarà sempre qualcuno che lo fa, magari senza volerlo.
10-Hai tatuaggi?
No, sinceramente mi sarebbe piaciuto farne uno ma non ho
mai trovato il disegno giusto, che fosse “per sempre”.
11-Cos’è per te la scrittura?
Credo sia una diretta conseguenza del mio amore per la
lettura, un modo per mettere nero su bianco quello che mi piacerebbe trovare in
un libro, oltre ovviamente che un passatempo piacevole e rilassante per il
quale ultimamente però ho sempre meno tempo.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Come stile o contenuti penso di non ispirarmi
direttamente a nessuno: amo molto Leopardi e Foscolo, Ken Follett e molte
autrici donne italiane tra cui Michela Murgia.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Quando avevo tempo preferivo farlo durante il giorno, la
sera sono troppo stanca e avendo gli
occhi chiari sono spesso arrossati. Di
notte proprio no.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Decisamente impulsiva!
15-Scrivi a mano o al computer?
Non sarei in grado di scrivere a mano: i pensieri, le
idee, i dialoghi a volte scaturiscono così velocemente che senza computer farei
fatica a tener dietro al mio cervello… fortunatamente ho imparato a digitare
molto velocemente!
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Circa una decina di anni fa: è ancora lì, nel famoso
cassetto dello scrittore, in attesa di una buona revisione.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Assolutamente no. Ho passato varie fasi, come tutti, ma
il mio sogno era quello di fare l’archeologa, cosa per cui ho studiato e mi
sono laureata.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
Dubito che oggi uno possa fare lo scrittore di
professione, mantenendosi solo con i libri, però mai dire mai!
No, sinceramente il più delle volte so da dove comincio
ma non dove vado a finire.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Non sempre, amo anche flashback e anticipazioni.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
In genere sul divano, col portatile sulle ginocchia.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Al momento ho pubblicato due libri, con Lettere Animate,
“Il ritratto” e “Attesa”. Sono i primi due capitoli di una “saga” composta da
quattro volumi (di prossima pubblicazione) che raccontano le vicende di due
ventenni, Tristan e Isolde, che si conoscono al liceo e scoprono di essere
legati da una storia di odio e rancore risalente alla seconda guerra mondiale.
I due, moderni Romeo e Giulietta, saranno chiamati ad affrontare diversi
momenti difficili a causa dell’opposizione delle famiglie e di altre situazioni
che renderanno difficile il loro legame.
Recentemente ho partecipato a due concorsi letterari che
offrivano la pubblicazione del romanzo inviato, quindi a breve dovrebbero
uscire in formato digitale anche “Nuove Priorità” edito da Butterfly edizioni e
“Non tutto si può comprare” edito da Elister Edizioni.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Editi, non perché sia contraria al self publishing, ma
perché per fortuna i miei manoscritti sono stati accettati dalle case editrici.
24-Cosa pensi dei self?
Credo che a volte alcuni che pubblicano self si
sopravvalutino un po’… altre volte ritengo sia giusto, anche di fronte a
rifiuti dalle case editrici, perseverare e pubblicarsi da soli se si è convinti che il proprio lavoro sia
meritevole.
25-Cosa pensi di
chi paga per farsi pubblicare?
Io ho ricevuto un paio di proposte a pagamento che ho
rifiutato… non posso parlare per altre persone ma credo non sia la strada
giusta.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Mi piacerebbe pensare che tutti possiamo arrivare,
ovviamente avendo in mano un buon prodotto. Forse però, come in tanti altri
settori del mondo lavorativo, qualche piccolo aggancio può servire, a parità di
qualità.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
Devo confessare che ho aperto Facebook solo un anno fa,
per promuovere il mio primo romanzo. Credo siano una possibilità enorme ma
anche una gran perdita di tempo…
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Per fortuna non ho ricevuto molte recensioni negative
quindi direi buono, un paio di persone (estranee, ovviamente, non conoscenti)
mi hanno contattato in privato per farmi i complimenti e queste sono
soddisfazioni!
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Che siamo tantissimi a scrivere libri, alcuni sono molto
bravi altri meno, risulta comunque difficile farsi notare!
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Credo sia fondamentale ma anche molto difficile da fare
nel modo giusto, per arrivare all’obiettivo che uno si è prefisso, non tanto in
termini economici ma di visibilità.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Di insistere, sempre e di non farsi scoraggiare dalle
difficoltà e dalle critiche negative.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La storia del Ritratto è nata per caso: mi è venuta in
mente la scena iniziale mentre camminavo ascoltando musica. Il resto (quindi
quattro libri) è venuto quasi di getto, prendendo ispirazione sia da eventi
autobiografici che da fatti assolutamente inventati.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Tutti i miei personaggi sono frutto della mia fantasia
ma, inevitabilmente, ho utilizzato persone vere come ispirazione anche se solo
per piccoli particolari.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Inizialmente scrivevo quasi di nascosto e non volevo far
leggere niente a nessuno: quando ho cominciato a rendere pubblica la mia
passione per la scrittura ho ricevuto appoggio sia dalla famiglia che da amici
e colleghi. In particolare una mia collega, che ha pubblicato anche lei un
romanzo, mi ha spinta a inviare i miei manoscritti alle case editrici, dando
inizio alla mia avventura letteraria.
36--Ultimo libro letto?
Le lune di Giove di Alice Munro
37-Che genere leggi?
Soprattutto romanzi, in particolare storici.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
Spesso sono amiche o colleghe che mi prestano le loro
letture, quindi mi fido del loro giudizio. Se devo scegliere io di solito cerco
un autore o un’autrice che mi interessa.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Sinceramente leggo un po’ di tutto, quindi non sono
legata ad un autore in particolare. Forse quello di cui ho letto quasi tutte le
opere è Ken Follett.
40- Di cosa hai paura?
In genere non ho molte paure ma la cosa che mi manda nel
panico è non riuscire a fare tutto quello che ho in mente di fare, nel
quotidiano. Sono un’anticipataria cronica e penso sempre di non avere tempo a
sufficienza…
41-Dove vorresti vivere?
In un paese freddo, Canada o nord Europa.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Veri e propri hobby no, di sicuro non sono brava nei lavoretti
manuali. Amo cucinare anche se purtroppo non ho molto tempo per farlo come si
deve.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Vedere un film tratto da un mio romanzo. Sarebbe davvero
il massimo.
44-Ti piacciono gli animali?
Si, certo, soprattutto i gatti.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Non particolarmente, non ho mai avuto esperienze di
questo tipo. Sono molto razionale.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Spero non molto diversa da ora! Sicuramente i miei figli
saranno più grandi quindi avrò più tempo per me…
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Come ho già detto amo Ken Follett, il titolo preferito
direi “I pilastri della terra”.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Sinceramente non ricordo, credo a sei anni, all’inizio
delle elementari. Non c’è un primo libro che mi è rimasto impresso ma già
allora mi piacevano molto.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
In cantiere ci sono gli ultimi due libri delle vicende di
Tristan e Isolde oltre ai due romanzi che hanno vinto il concorso con le case
editrici quindi credo di non aver tempo per scrivere altro, almeno per qualche
mese.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Innanzitutto di acquistare i miei romanzi! Scherzi a parte,
credo di poter consigliare di leggere tanto e di generi diversi: spesso i libri
ci riservano delle piacevoli sorprese. Se chi sta leggendo è anche un
potenziale scrittore posso suggerire di prendere carta e penna, o il computer,
e di provare a buttar giù qualcosa. Riga dopo riga magari diventerà un romanzo.
Grazie a Irene per l'intervista!
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