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martedì 2 febbraio 2016

#Recensione: "L'amore in un giorno di pioggia" di Sarah Butler

Nessuno sognerebbe mai di trovarsi di fronte a vera e tanta delicatezza se prima non si è letto: L'amore in un giorno di pioggia

Solitamente i romanzi hanno molti dialoghi e descrizioni, in questo libro non succede. Qui prevalgono i pensieri e le emozioni. 











Titolo: L'amore in un giorno di pioggia
Autrice: Sarah Butler
Genere: Narrativa
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Quando iniziai a leggerlo, la prima cosa che mi colpì e che mi invitò a proseguire con maggiore curiosità, fu la lista delle 10 cose

DIECI COSE DI CUI HO PAURA
1 Scoprire di essere come mio padre
2 Non essere in grado di spiegarti tutto
3 Il mare. Riesco ad arrivare fino alla battigia. Posso togliermi le scarpe e sguazzare a riva. E' più in là, dove diventa freddo e nero, che mi fa paura.
4 Essere arrestato
5 Non avere le parole giuste.
6 Dormire.
7 Morire.
8 I cani.
9 Non trovarti.
10 Trovarti.

Protagonisti sono Alice e Daniel.
Daniel è un senzatetto, gentile e onesto, con la mania della lista delle 10 cose e dei colori e delle parole. In tutte le parole lui vede un colore che le rappresenta, come fosse l'anima, un qualcosa di irripetibile. Cammina sulle rive del Tamigi stringendo tra le mani una busta con sopra scritto un nome, sempre lo stesso da trent'anni. Un solo nome e nessun indirizzo. Sono gli auguri di compleanno per la figlia.
Alice ha trent'anni e preferisce l'aria aperta e l'avventura a Londra. Ma adesso è tornata perché suo padre sta morendo. 
Alice e Daniel sembrano non avere nulla in comune, tranne l'amore per le stelle, i colori e i mirtilli ancora aspri. Ma soprattutto l'abitudine a stilare elenchi delle dieci cose che li rendono più tristi o felici.
Alice non conosce l'uomo che le si avvicina con aria confusa e impacciata al funerale del padre. E non sa che la sta cercando da tutta la vita. Tra le mani Daniel tiene un fiore di carta e nella testa tutte le parole e le carezze che ha conservato per Alice in tutti questi anni. E che, forse, adesso avrà il coraggio di regalarle...

Io non ti conosco.
Ma insieme possiamo guardare le stelle.
Prendimi la mano.
Adesso non siamo più soli.



Chi non pensa alle cose che lo fanno sentire più triste o più felice? Ebbene, io ci penso spesso. Mi ritrovo magari seduta al bar e penso a quanto possa essere bello fare colazione al bar tutte le mattine. Poi la mia mente va alla squisita tazza di latte e cereali che mangio per colazione e quasi mi pento di quello che avevo appena pensato. 
Altre volte mi capita di pensare a com'era la scuola. Le cose belle e quelle non, quelle divertenti e quelle pericolose. Non stilo mai un elenco delle 10 cose, ma forse in fondo mi piacerebbe, così, per imparare a conoscermi meglio, per vedere che cosa metterei ai primi posti. 
L'amore in un giorno di pioggia mi ha colpita proprio per questo: per l'abitudine a stilare elenchi, imparando così a conoscersi meglio, comprendendo veramente cosa si cela dietro a nostro animo.






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