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mercoledì 10 febbraio 2016

#Intervista a Thomas Melis





1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certo. Diamoci del tu.


2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono un italiano che cerca di cavarsela in questa crisi epocale. Mi occupo di consulenza aziendale anche se ultimamente dedico gran parte del mio tempo alla cogestione di un’attività commerciale.



3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il nero, che è l’assenza di colore ma senza il quale non esisterebbe nessun colore.

4-Tre aggettivi per descriverti
Metodico, testardo, nottambulo.

5-Come dicono di te gli altri?
Bisognerebbe chiederlo a loro!

6-Il giorno più bello della tua vita?
Non è ancora arrivato.

7-Una cosa che ti rende felice?
Passare il tempo con la mia famiglia, la donna che amo e i miei amici.

8-Tre persone che stimi?
Ne stimo troppe per elencarle.

9-Sei mai stato deluso/a?
Tantissime volte.

10-Hai tatuaggi?
No, nessun tatuaggio.

11-Cos’è per te la  scrittura?
Uno strumento per esprimere concetti complessi che non sarei in grado di comunicare a parole.

12- A quali scrittori ti ispiri?
A Giancarlo De Cataldo e al Collettivo Wu Ming.

13-Quando scrivi, di notte o di giorno?
Solitamente di giorno.

14-Ti definisci una scrittore impulsivo o riflessivo?
Riflessivo.

15-Scrivi a mano o al computer?
Al computer.

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ho scritto la prima frase nel settembre del 2012, ho concluso circa un anno dopo e pubblicato nell’ottobre del 2014.

17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
Non credo di averlo mai pensato in questo modo ma tentavo di scrivere storie già da bambino.

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
La vedo molto dura.

19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
Assolutamente sì. Creo una struttura della trama e poi delle scalette per ogni capitolo.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Dipende. Non necessariamente.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
No. L’importante è che ci sia silenzio.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Il mio romanzo si chiama “A un passo dalla vita” ed è un noir cinico e spietato ambientato in una Firenze contemporanea devastata dalla crisi economica. Un gruppo di giovani consapevoli della loro precarietà sceglie il crimine per arrivare al successo. Come andrà a finire lo scoprirete solo leggendolo!

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Pubblico per Lettere Animante Editore.

24-Cosa pensi dei self?
Penso che il self publishing apra tante porte ma di conseguenza permetta di immettere tanti testi inadatti sul mercato. Non credo sceglierei mai quella soluzione.

25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Fanno malissimo e alimentano un grave tumore del mercato editoriale.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Le conoscenze contano ma fino a un certo punto. Un’ottima opera ha possibilità di essere pubblicata anche senza aiuti.

27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Non li amo né li odio ma li utilizzo massicciamente. Per un esordiente non credo ci siano grandi strumenti per promuoversi: i social ne offrono uno efficace, gratuito e veloce.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Non ho avuto grande occasione di confrontarmi con i lettori per il momento. Leggo le loro recensioni e cerco di capire cosa vogliono comunicarmi e cosa posso imparare dal loro giudizio.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Credo sia una questione di umiltà. Partiamo dal presupposto che una grossa CE si affida a professionisti per lavorare sui testi che decide di pubblicare: chi sono io per dire no a questo tipo di professionalità? Se parliamo realisticamente non credo che questa gente lavori per il male di un autore o di un testo, è semmai vero il contrario. Quindi accetterei sicuramente.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Non ho incontrato grandi difficoltà, anche perché il web marketing è parte della mia professionalità esterna alla letteratura. Diciamo che giocavo in casa.

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Su una scala da 1 a 10 posso dire 11? Credo sia fondamentale, soprattutto in un’epoca come la nostra in cui se non sei visibile non esisti.

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di avere pazienza: pazienza nel cercare una casa editrice, pazienza nel voler pubblicare, pazienza nell’ aspettare risultati.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La cronaca e le statistiche che ogni giorno sentiamo sui media.

34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati. Ma potrebbero essere giovani di qualsiasi città d’Italia e di ogni quartiere.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Mia sorella prima di tutti.

36--Ultimo libro letto?
Città di polvere di Romano De Marco.

37-Che genere leggi?
Principalmente il noir/hard boiled e le crime stories in genere, per quanto riguarda la narrativa. Poi leggo molti saggi di teoria politica, sociologia, storia ed economia.

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
In genere, se non conosco già l’autore, mi informo sulla trama.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Sempre De Cataldo e il Wu Ming.

40- Di cosa hai paura?
Cerco di non averne.

41-Dove vorresti vivere?
Mi piacerebbe tornare a vivere a Firenze, prima o poi. Ma amo tante città.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Il fitness, cerco di allenarmi quotidianamente.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
Il più grande non lo so, sarebbe troppo importante per citarlo così. Però mi piacerebbe andare in una famosa libreria sotto le due torri di Bologna e vedere una delle sue vetrine tappezzata con la copertina del mio libro. Questo mi piacerebbe molto!

44-Ti piacciono gli animali?
Sì, mi piacciono molto anche se non ne ho uno mio.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
No, non ci credo.

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Ho difficoltà ad andare oltre l’anno prossimo con l’immaginazione. Vent’anni è fuori dalla mia portata.

47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
54 del Wu Ming perché ha tutte le caratteristiche che cerco in un libro: stile, temi, linguaggio.

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Non ricordo, ma credo che uno dei primi veri libri letti da giovanissimo sia stato Dracula di Bram Stoker.

49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Ho un progetto ma sono ancora nella fase preliminare. Vedremo.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Se sono arrivati fino a questo punto dell’intervista credo non abbia bisogno di nessun consiglio… Però li saluto!


Grazie a Thomas per questa intervista!


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