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mercoledì 1 giugno 2016

#Michele Sbriscia [INTERVISTA 50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certo che si!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Mi chiamo Michele Sbriscia, ho 45 anni. Sono sposato con Lara e ho 2 figli, Giorgia di 13 e Matteo di 6 anni. Abito a Fano nelle Marche. Sono un tecnico elettronico e ho la fortuna di lavorare nel settore da oltre 20 anni. Mi piace praticare sport, anche se al momento non riesco per mancanza di tempo. Mi godo la mia famiglia e nei pochi minuti liberi della giornata cerco di leggere libri.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
I miei colori preferiti sono l’arancione e il giallo. Cosa significa?
4-Tre aggettivi per descriverti
Sincero, paziente e umile.
5-Come dicono di te gli altri?
Bisognerebbe chiederlo a Loro!
6-Il giorno più bello della tua vita?
Il giorno del mio matrimonio.
7-Una cosa che ti rende felice?
Vedere la mia famiglia felice.
8-Tre persone che stimi?
Mia moglie su tutti, poi un sacco di amici…
9-Sei mai stato deluso/a?
Certo che si, come tutti penso!
10-Hai tatuaggi?
No…
11-Cos’è per te la  scrittura?
La scrittura è stata un fulmine a ciel sereno. Non ho mai pensato o sognato di riuscire a scrivere un libro. Poi sono stato miracolato per un certo periodo di tempo e ne ho approfittato. A volte è dar voce a qualcosa di intimo che vive nelle parti più nascoste della propria anima. Altre volte è sognare e riuscire a mettere nero su bianco l’intera gamma di colori di questo meraviglioso mondo.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Non ho la pretesa di ispirarsi a nessuno in particolare, ma quello che ammiro di più è il Magister Valerio Evangelisti.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di notte non ho mai scritto, non ne avrei le forze. Anche se spesso mi capita di avere delle idee mentre sono a letto e chiaramente la mattina seguente non ricordo più nulla. Scrivevo nelle sale di attesa delle stazioni ferroviarie, nel tragitto in treno in fogli A4 che poi saltuariamente riportava sul PC.
14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
In primis non mi sento neppure uno scrittore. Non credo di aver meritato questo meraviglioso titolo per aver scritto un libro. Quando scrivo sono comunque abbastanza riflessivo.
15-Scrivi a mano o al computer?
Scrivo sempre su foglietti, fogli riciclati per poi riportarli sul PC. Sono più immediati se dovesse arrivare l’ispirazione! Nella mia borsa c’è sempre un pezzo di carta o post-it e una penna!
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
L’Araba Fenice è stata scritta tra il 2007 e 2008.
17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
Sinceramente no, volevo fare il pompiere!
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Non credo di essere così bravo.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Non ho seguito nessuna scaletta. Avevo in mente un’idea e l’ho seguita. Scrivevo migliaia di appunti in foglietti, poi li riscrivevo al PC per non perderli.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Ogni mio capitolo c’è luogo, data e orario in cui si svolge l’azione. Ma non l’ho scritto in ordine cronologico.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Amavo scrivere nella sala d’attesa della stazione ferroviaria, ora purtroppo non prendo più il treno per andare a lavorare.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
L’Araba Fenice, mia prima e unica opera, è nata dopo un’esperienza psico-fisico di forte impatto. Non la rivelerà perché è parte integrante del romanzo.
Ci sono 2 storie che scorrono parallelamente e sembrano non incontrarsi mai. Poi si congiungono e tutti i nodi vengono al pettine. La prima è ambientata in alcuni paesi dell’entroterra fanese ed è la parte più oscura e terribile. La seconda è ambientata a Fano, la mia città e narra le (dis)avventure di Andrea, un giovane neo imprenditore innamorato di Kari, ragazza tunisina giunta da poco nella cittadina. Avranno a che vedere con un terribile killer giunto dall’Africa e dovranno decifrare un antico mistero celato in un foglietto scritto col sangue dall’alchimista Cagliostro.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il romanzo è edito da Lettere Animate,  una splendida realtà italiana in continua evoluzione!
24-Cosa pensi dei self?
Io ho sempre cercato una casa editrice che credesse nella mia opera e nelle sue potenzialità, per avere un riscontro da professionisti del settore. Questo non significa che tra i self non ci siano dei capolavori.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
Sono totalmente contrario alla pubblicazione a pagamento!
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Come nella vita di tutti i giorni, serve un po’ di tutto: talento, caparbietà, buona dose di fortuna e perché no, anche conoscenze.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
I social sono molto importanti per fare marketing e farsi conoscere, soprattutto agli scrittori esordienti e specialmente ora che l’ebook sta avanzando nel mercato editoriale.
Personalmente frequento spesso facebook; mi piace molto postare contenuti extra, foto, segnalazioni, recensioni e quant’altro nel gruppo che ho creato riguardo il mio romanzo, gli amici della fenice.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Sono molto timidi! Mi piacerebbe che fossero più curiosi e che facessero più domande. Sono anche molto attento alle recensioni che trovo online.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Stravolgere no, magari qualche importante cambiamento si!
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Purtroppo per uno scrittore esordiente è molto difficile farsi conoscere. Dovresti frequentare assiduamente tutti i gruppi facebook che parlano di lettura, scrittura, scrittori esordienti e saperti promuovere nella maniera corretta. Dovrei diventare un marketing manager, ma sono solo un tecnico elettronico con poco tempo da dedicare alla promozione!
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
È fondamentale! Ma per una promozione importante occorre avere un bel budget e un ottimo team che ti segue costantemente.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
L’importante è saper scrivere, possibilmente bene e avere idee nuove. Non aver paura e non tener nascosto in fondo al cassetto il proprio testo. Non demordere, non demoralizzarsi, cercare sempre nuove opportunità. Se il lavoro vale, prima o poi qualcuno che crede in te lo si trova!
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
È stato un evento che ho vissuto personalmente. Tutto è cominciato cercando di fare una specie di diario per non dimenticare nulla dell’esperienza passata. Poi sono venute nuove idee e da li sono partito per scrivere un romanzo.
34- I personaggi sono reali o inventati?
I personaggi sono inventati, tranne Giove, il cucciolone di labrador di mio fratello Filippo, che salva la vita ad Andrea. E naturalmente il conte di Cagliostro, alchimista, mago e guaritore, rinchiuso nel forte di San Leo.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Mia moglie sempre e comunque. Anche perché in pochi erano al corrente dell’esistenza del mio manoscritto.
36-Ultimo libro letto?
Ora mi sto dedicando alla lettura di scrittori esordienti come me. L’ultimo letto è “A un passo dalla vita” di Thomas Melis che consiglio vivamente per la capacità di scrittura. Ora sto leggendo un meraviglioso fantasy di Daisy Franchetto, intitolato “Dodici porte”.
37-Che genere leggi?
Preferisco gialli, thriller e polizieschi, ma amo anche i fantasy, magari con qualche riferimento storico.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
La cover è molto importante, ma la trama deve essere accattivante e interessante. Inoltre ho scoperto che ci sono un’infinità di bravissimi scrittori/scrittrici tra gli esordienti o emergenti italiani.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Come scritto in precedenza, Valerio Evangelisti è il mio preferito tra gli italiani. E non so rinunciare a un poliziesco con Harry Bosch (personaggio creato da Michael Connelly).
40- Di cosa hai paura?
Quando diventi genitore, hai paura di tutto!
41-Dove vorresti vivere?
Abito già dove vorrei, assieme alla mia famiglia.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Il tempo è purtroppo sempre tiranno, ma quando ho un attimo mi rilasso facendo giardinaggio. Se avessi di nuovo tanto tempo, mi piacerebbe ritornare a rimettermi in movimento, magari di corsa. Ora gli unici ritagli di tempo, tipo pausa pranzo al lavoro o quanto tutti dormono, li dedico alla lettura.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Un immenso arcobaleno di pace in tutto il mondo. La pace è un mondo senza nessuna guerra, dove i bambini non muoiono di fame e sete. L’umanità intera che comincia a lavorare con semplicità per una giustizia totale e globale.
Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra.” Margherita Hack
44-Ti piacciono gli animali?
Mi piacciono, ma non ne ho. Quando sarò più grande mi piacerebbe diventare falconiere.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Illusioni...
46-Come ti immagini tra vent'anni?
In pensione che faccio il nonno. Mi viene quasi da ridere!!!
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Valerio Evangelisti con Cherudek. È una storia inconsueta, articolata tra fantascienza, storia medievale, zombie, una nebbia perpetua e un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, appunto il Cherudek. Tutto sembra totalmente sconnesso, ma alla fine c’è il punto di incontro.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Ho iniziato a leggere da giovanissimo, però con i fumetti. Da Topolino all’Uomo Ragno, da Tex a Zagor, da Diabolik fino ad arrivare a Dylan Dog. I libri sono giunti dopo, alla fine della scuola superiore. Sinceramente non ricordo il primo letto, forse una libro di racconti del mistero di E.A. Poe.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Al momento cerco di dedicarmi a promuovere il primo romanzo, anche perché tra breve uscirà anche la versione cartacea. Spero che gli dia più visibilità! Il secondo romanzo è al momento solo un’idea di massima, ora ho solo voglia di leggere tanti altri libri.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Agli autori che cercano una casa editrice posso dire di continuare, insistere, non smettere mai di crederci. Se il lavoro è valido, prima o poi troveranno.

Agli altri invece, chiederei io dei consigli. Avranno sicuramente dei validi suggerimenti da passarmi!

Grazie a Michele per l'intervista!

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