1-Grazie per aver accettato l’intervista.
Possiamo darti del tu?
Certamente Alice e Valentina, così mi fai sentire più giovane…
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa
ami fare nella tua vita?
Sono una donna che oramai, mio malgrado, devo definire matura. Ho quasi
53 anni, sono nata e vivo a Napoli, laureata in Scienze della Pubblica
Amministrazione. Lavoro presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, un ufficio pubblico. Amo passeggiare in riva al mare, ascoltare
buona musica, leggere
3-Dicono che i colori rivelano il carattere
di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Adoro l’azzurro, cerco sempre di inserire nell’abbigliamento quotidiano
qualcosa di questo colore (un foulard, un cappellino, una maglia, un pantalone,
etc…) così da sentirmelo sempre addosso. Ultimamente sono arrivata anche a
dipingere le unghie di mani e piedi con questo colore. L’azzurro dice di me che
sono un’appassionata tifosa del Napoli, la squadra di calcio della mia città
4-Tre aggettivi per descriverti
Instabile, passionale, eccessiva
5-Come dicono di te gli altri?
Quelli che mi conoscono veramente ossia pochissime persone confermerebbero
che sono instabile, passionale, eccessiva.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Deve ancora arrivare, sono sempre tendenzialmente insoddisfatta,
esigente, poco incline ai facili entusiasmi anche se di vittorie e grandi
soddisfazioni ne ho conseguite
7-Una cosa che ti rende felice?
Assistere ad una bella partita del mio Napoli e vederlo vincere,
naturalmente
8-Tre persone che stimi?
Mia madre: 83 anni, una roccia che non si è sfaldata nemmeno quando la
vita le ha riservato dolori tremendi; il mio attuale compagno: mi ha
praticamente salvato da una deriva psicologica, contribuendo decisamente alla
sterzata positiva che ho dato alla mia vita negli ultimi anni; Rino Cesarano:
famoso giornalista sportivo, penna del Corriere dello Sport, attualmente
opinionista tv. Accettando di scrivere la prefazione al mio primo romanzo mi ha
dato l’occasione di conoscerlo di persona e devo dire di essere stata davvero
fortunata: pur essendo un personaggio pubblico molto noto a Napoli, di rara
competenza nel suo ambito, “non se la tira” affatto
9-Sei mai stato deluso/a?
Sì, e purtroppo proprio da quelli di cui mi fidavo, che ritenevo amici
carissimi, per cui impreparata alle coltellate che mi hanno inflitto a
tradimento. Ferite che non cicatrizzano.
10-Hai tatuaggi?
No, ma sono molto attratta, molto affascinata da un corpo tatuato. Mi
piacerebbe farne uno ma la mia soglia del dolore è talmente bassa che sono
contemporaneamente terrorizzata dall’idea che un ago penetri nella mia pelle….
11-Cos’è per te la scrittura?
Un confessionale, attraverso le parole che sgorgano inarrestabili dalla
mia mente metto a nudo la mia vera anima
12- A quali scrittori ti ispiri?
Sinceramente a nessuno, spero di non apparire presuntuosa ma il mio
stile di scrittura è veramente molto personale.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Anche per motivi legati al lavoro che svolgo, il tempo per scrivere me
lo ritaglio nel pomeriggio o al massimo in prima serata. La notte no, sono una
dormigliona…anche se spesso durante la stesura di “CHI AMA NON DIMENTICA”, il mio primo romanzo, mi è capitato di svegliarmi con una intuizione,
un dialogo completo, un colpo di scena…in quelle occasioni ho fatto ricorso
alla registrazione di un memo sul cellulare, trascritto subito il giorno dopo
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o
riflessiva?
Assolutamente impulsiva. Potrebbe essere il quarto aggettivo adatto a descrivermi
15-Scrivi a mano o al computer?
Al computer.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
CHI AMA NON DIMENTICA l’ho scritto l’anno scorso. Iniziato a gennaio,
finito in estate e inviato alla casa editrice a novembre, per poi essere pubblicato
lo scorso 16 luglio
7-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No, la passione per la scrittura è scoppiata da poco. Da piccola volevo
solo giocare a pallone, sognavo di diventare una calciatrice famosa. Non lo
sono diventata, ma mi sono divertita molto lo stesso avendo giocato nel
campionato femminile di calcio di serie C fino a 24 anni.
18-Pensi che la scrittura possa
trasformarsi in un lavoro?
Al momento no, fortunatamente svolgo un lavoro che mi da tante
soddisfazioni, anche a livello economico. Certo dovessi diventare famosa, se il mio
libro dovesse scalare le classifiche e vendere tanto, allora potrei anche pensare di andare
in pensione anticipatamente…ma restiamo con i piedi per terra
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se
si poi la segui?
No, ripeto che sono molto istintiva nello scrivere. Ovviamente in testa
ho la mia scaletta di massima, le situazioni, i personaggi, ma non mi piace
pianificare la scrittura
20-Scrivi in ordine cronologico?
No, mi piace fare molti “salti”…avanti e indietro…passato, presente e
futuro…
21-Hai un luogo in particolare dove ami
scrivere?
Sì, è la mia casa al mare, a Miseno, sul litorale flegreo, dove mi
rifugio nei fine settimana. Molto accogliente, silenziosa, contornata da un
giardino pieno di alberi secolari e piante di ogni genere. L’atmosfera adatta per concentrarsi, gran
parte del mio primo romanzo l’ho scritto lì
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
CHI AMA NON DIMENTICA nasce da un’idea venutami negli anni ’90, che
all’origine secondo i miei progetti doveva trasformarsi in una fiction. Poi,
considerata anche la difficoltà per realizzarla (senza mezzi e conoscenze, necessari
anche in quest’ambito) l’anno scorso ho deciso di tirare fuori dal cassetto le
bozze, le mini-trame e di trasformare il tutto in un romanzo. Condito di
sentimenti, ricordi, sesso, affetto, tradimenti, finzioni, sorprese, CHI AMA
NON DIMENTICA narra delle avventure di tre personaggi - il Presidente, il
mister e il numero 10 - legati al mondo del calcio di terza serie ma che al di
là del calcio presentano ognuno di loro vite complicate e misteriose venute a
galla solo a distanza di anni, grazie alle memorie consegnate ad un notaio dal
Cavaliere, il bisnonno di Antonella. Già,
si chiama come me un’altra protagonista del romanzo, colei che inaspettatamente
viene a capo del grande segreto della famiglia Caruso e che dovrà preoccuparsi
di ristabilire scottanti verità, di ripristinare le reali identità. C’è un po’
di tutto in questa mia pubblicazione: storie di malaffare, boss ed aspiranti
boss, tradimenti e figli illegittimi, calcio e droga, Scampia e Forcella,
camorra, morte. Ma anche storie di profonda fede nella Madonna del Carmine e di
amore per la famiglia oltre ogni limite. E le contraddizioni della mia Napoli,
città bella e dannata, con i luoghi e i
monumenti a me più cari: Porta Capuana (il quartiere in cui sono nata e vivo),
la Fontana del Formiello, l’edicola di San Gennaro, Miseno.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati
o editi?
Il mio libro è stato pubblicato dalla casa editrice ROBIN Edizioni, è
ordinabile in tutte le librerie su strada e online
24-Cosa pensi dei self?
Ne penso bene, nel senso che ritengo ogni mezzo lecito per farsi
leggere, quando c’è grande passione. Non è facile farsi pubblicare da una casa
editrice famosa e non a pagamento quindi ben venga il self-publishing. Io vi ho
fatto ricorso per la pubblicazione di una raccolta di poesie di mio padre
(Giuseppe Carullo, 1923-2004: poeta, scrittore, giornalista, autore di riviste per l’avanspettacolo,
di canzoni per Sergio Bruni e altri interpreti della canzone napoletana)
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Non mi sento di giudicare chi si piega a questa eventualità, pur di assaporare la
gioia di veder pubblicato un proprio lavoro.
26-Per pubblicare con una grande CE serve
avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Purtroppo, come in tutti gli
ambiti lavorativi, anche in quello dell’editoria il “merito” è una
chimera… la grande editoria è
praticamente inaccessibile ad uno scrittore esordiente, che passa
inesorabilmente attraverso le forche caudine dei rifiuti, delle prese in giro,
dell’indifferenza. Sono realista, le conoscenze sono decisive in questo campo
anche se non c’è limite alla provvidenza e uno su un milione ce la potrebbe fare
ad emergere anche con le proprie forze…
27- Ami i social network? Per un autore
sono croce o delizia?
Sìiiiiii….non ne posso più fare a meno, soprattutto di Facebook. Per me
sono più delizia che croce, nel senso che da quando ho aperto la pagina
dedicata al romanzo sono in contatto, anche se per il momento solo
virtualmente, con tantissimi potenziali lettori (da poco ho tagliato il
traguardo dei 1500 fans). I social sono indispensabili oggi giorno, se usati
correttamente
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
E’ ancora presto per dare una risposta, conto di aprire un dialogo
diretto con i miei lettori al più presto, durante la prima presentazione
ufficiale del libro che si terrà il prossimo 20 ottobre. E magari anche aprendo
un blog, come il tuo….ci sto pensando, anche se per tenerlo bene dovrei
dedicargli il giusto tempo…
29- Una domanda un po’ peperina, se una
grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di
tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e
fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu
accetteresti?
Ti confesso che direi di sì e sai perché? Difendere la propria idea
fino all’estremo è molto nobile – e a
chi lo fa va tutta la mia ammirazione – ma
in questo campo per farsi conoscere non ritengo sia un delitto accettare
un compromesso. L’importante è che non sia uno stravolgimento completo, una
modifica sostanziale del proprio lavoro (ma in fondo credo che non avrebbe
senso un’operazione del genere, nessuna casa editrice seria lo proporrebbe).
Poi, una volta diventata famosa, avendo il coltello dalla parte del manico,
ovvio che non cambierei più nemmeno una virgola di un mio lavoro!
30- Quali sono le difficoltà più grandi che
hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Tantissime, la vita dello scrittore esordiente si fa dura quando giunge
il momento di promuovere il proprio libro, soprattutto se – come è avvenuto nel
mio caso – la casa editrice nella prima fase investe poco o niente in questa
attività, se non garantire una sola presentazione presso il suo store. Dunque,
come venir fuori dalla massa degli scrittori sconosciuti, quelli che non
arrivano neppure in libreria perché le librerie più famose (Feltrinelli,
Mondadori, etc.) ordinano al distributore solo se sei già un personaggio
famoso? E’ quasi impossibile. Bisogna armarsi di buona volontà, organizzare
tante presentazioni nei contesti e luoghi più disparati, pur di giungere ad un
pubblico che sia più vasto possibile. Io ho cominciato a luglio, presentando
“CHI AMA NON DIMENTICA” a Dimaro, località del trentino che ospita il ritiro
del Napoli. Devo dire che, anche grazie all’amministrazione comunale di Dimaro
Folgarida e al giornalista Rino Cesarano che mi ha affiancato, il “debutto” è
andato bene. Prossimamente sarò presente alla fiera “Ricomincio dai libri”, che
si svolgerà a San Giorgio a Cremano (NA) i prossimi 23-24 e 25 settembre; al
premio “Vincenzo Ferraro, una vita per la scienza”, che si svolgerà a Sorrento
l’8 ottobre; per poi tenere la presentazione “ufficiale” del romanzo il 20
ottobre, nel Lanificio 25, un locale molto suggestivo e particolare – si tratta
di un ex-lanificio borbonico, sede a suo tempo di uno dei più importanti
stabilimenti industriali del mezzogiorno. Il battage promozionale più grosso
comunque, oltre che sull’immancabile pagina Facebook dedicata al libro, lo
faccio “porta a porta”, nel senso che ho sempre con me in borsa una copia del
mio romanzo e appena ci sono le condizioni ne parlo, mostrandolo al mio
interlocutore, così da sperare di incuriosirlo
e invogliarlo a comprarlo.
31- Quanto è importante secondo te la
promozione per il successo di un libro?
La pubblicità è l’anima del commercio…si dice così no? E’ impossibile
sperare di avere un successo che vada oltre la platea di parenti e amici senza
una continua ed efficace attività di promozione del proprio libro
32-Cosa consigli ad una persona che si
affaccia nel mondo della scrittura?
Di non abbattersi di fronte alle difficoltà che inevitabilmente dovrà
affrontare nel momento in cui deciderà di compiere il grande passo ossia di
gettare in pasto alla critica e ai lettori il proprio lavoro
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai
scritto?
Tre grandi amori: per il mondo del pallone, per la mia città e per mio
fratello Carmine, che a 54 anni ci ha lasciati improvvisamente il 14 gennaio
2013. Chi ama non dimentica è dedicato a lui
34- I personaggi sono reali o inventati?
Per quanto inventati, ai personaggi principali ho dato i nomi di
persone della mia famiglia. Soprattutto nella storia del Presidente, un
personaggio a sorpresa – attorno al quale ruota il vero colpo di scena di tutto
il libro – si chiama Carmine, proprio come mio fratello
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Mentre scrivevo nessuno, nel senso che ho tenuto gelosamente lontano
parenti e amici da questo mio folle progetto. Dopo la pubblicazione del libro,
tanti cari amici si stanno offrendo di darmi una mano per la promozione ma
quello che è sempre presente è il giornalista Rino Cesarano, che mi sta
affiancando durante le presentazioni del romanzo
36--Ultimo libro letto?
La ragazza del treno di Paula Hawkins
37-Che genere leggi?
Leggo di tutto, non ho preferenze particolari, però faccio un po’ di fatica a leggere quelli storici e il genere
fantasy
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da
leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Mi affido molto all’istinto, al trasporto o meno che provo quando in
libreria prendo un libro tra le mani e lo giro e rigiro… Ovviamente nella
scelta incidono anche copertina, sinossi, il background dell’autore anche se mi
è capitato spesso di essere entrata in libreria convinta di acquistare un
titolo e poi per le sensazioni che ti ho detto prima ne sono uscita con un
altro…
39-A quale autori non sai rinunciare?
Non sono affezionata ad un autore in particolare. Ultimamente sono
attratta dagli autori sconosciuti, come me, anche per “misurarmi”
40- Di cosa hai paura?
Di ammalarmi e di soffrire. Il dolore fisico mi spaventa,
fortunatamente al momento sto bene ma il pensiero di dover combattere un brutto
male mi atterrisce
41-Dove vorresti vivere?
Sto bene qui, a Napoli, da dove non mi sono mai allontanata. Ma sono
convinta che se dovesse presentarsi l’opportunità mi troverei bene in qualsiasi
altro posto del mondo, avendo al mio fianco un uomo con cui condividere il
resto della mia vita.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
La musica, la lettura. Comunque ritornando alla scrittura, che in
questo momento occupa gran parte del mio tempo libero, mi sto dilettando anche
a commentare le vicende sportive del Napoli su un giornale online,
CalcioNapoli1926.it
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Che il Napoli vinca il 3° scudetto sotto la guida dell’attuale
allenatore, Maurizio Sarri. La città e i tifosi che stanno sognando la
conquista del tricolore , che manca dai tempi di Maradona, se lo meritano
44-Ti piacciono gli animali?
Si, mi piacciono tanto i cani, vorrei davvero averne uno ma poiché
lavoro e sono tutto il giorno fuori casa, non avrei il coraggio di lasciarlo da
solo. Ho sopperito al bisogno di avere comunque un contatto con il mondo
animale comprando due canarini, Milik e Gabbia, che fortunatamente non soffrono
di solitudine facendosi compagnia a vicenda. Che bello sentire i cinguettii
e il loro canto melodioso quando
rientro….
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Beh credere è forse troppo, però ne sono attratta, come lo sono da tutte
le cose inspiegabili…
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Mah, non saprei…a stento riesco a immaginarmi per domani. Scherzo, ho già
raggiunto la maturità. Ho quasi 53 anni, quindi fra vent’anni dovrei essere
vecchia…meglio non pensarci, ti pare?
47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
Come dicevo prima non ho un autore preferito né un libro preferito. Se
arrivo all’ultima pagina di un romanzo significa che mi è piaciuto, che mi ha
coinvolto, intrigata, altrimenti lo avrei abbandonato prima. La mia sete di
conoscenza mi porta però subito ad archiviarlo e a passare ad un nuovo autore,
ad una nuova storia
48-A che età ha iniziato a leggere? E con
quale libro?
Praticamente da bambina, non è stato difficile, avendo a disposizione
la biblioteca dello studio di mio padre,
fornitissima di volumi classici e moderni. Forse il primo che ho letto sarà stato il Vangelo, al
catechismo, però ricordo perfettamente quello che ha colpito la mia precoce e fervida fantasia: “Cioccolata a colazione” di Pamela
Moore.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro
nel cassetto?
Per me il futuro non esiste, da quando ho subito due lutti gravissimi
che mi hanno strappato improvvisamente i miei cari, vivo costantemente nel
presente e non programmo più niente. In ogni caso il secondo libro è già quasi
uscito dal cassetto ma per scaramanzia non ne voglio parlare ancora…
50-Che consiglio daresti agli autori che
stanno leggendo questa intervista?
Se siete arrivati alla fine di questa intervista allora potete
affrontare senza paura proprio tutto…scherzo, il mio consiglio è quello di
seguire il proprio sogno, di non rinunciarvi mai. Comunque vada, sarà un
successo!
Grazie a Antonella per l'intervista!
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