1-Grazie per aver
accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Sì, certo. Io magari uso il voi,
perché sono del Sud.
2-Spiegaci chi sei, che
lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono Antonio Jr Ruggiero, ho scritto
il libro Controvuoto (scaricabile gratuitamente sul sito www.controvuoto.com), lavoro come giornalista e in questo momento penso che quando avrò
terminato di rispondere alle 50 domande di questa intervista sarò troppo
vecchio per fare ciò che amo nella vita.
3-Dicono che i colori
rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa
può dirci di te?
L’arancione, che è anche il colore
tipico delle pareti nelle pizzerie di Paese. Io, infatti, amo moltissimo la
pizza e così vi ho detto anche qualcosa di me.
4-Tre aggettivi per
descriverti?
Simpaticissimo, a volte.
Antipaticissimo, le altre volte. Permaloso, sempre.
5-Come dicono di te gli
altri?
Mia madre, quando vivevo con i miei e
attraversavo le classiche depressioni adolescenziali, diceva che ero molto
pesante, cioè un “pesaturo”.
6-Il giorno più bello
della tua vita?
La so: pari merito matrimonio e
nascita di mio figlio.
7-Una cosa che ti rende
felice?
Scrivere, leggere e mangiare la
pizza.
8-Tre persone che
stimi?
“Io, mammeta e tu”, che sono la santa
Trinità della canzone napoletana.
9-Sei mai stato deluso?
Lo sarò molto se rispondo alle vostre
50 domande e poi non mi pubblicate questa intervista.
10-Hai tatuaggi?
No. Ci ho pensato spesso ma alla fine
non sono riuscito a trovare un’immagine che mi rappresenti veramente, a parte
la pizza, ma mi hanno spiegato che come tatuaggio viene male.
11-Cos’è per te la scrittura?
Una fonte di stipendio, se ricordate
faccio il giornalista…
12- A quali scrittori
ti ispiri?
Faccio di tutto per non ispirare
nulla di compromettente.
13-Quando scrivi, di
notte o di giorno?
Sotto la doccia ma non ci crede
nessuno.
14-Ti definisci uno
scrittore impulsivo o riflessivo?
Prima scrivo d’impulso, poi ci
rifletto su.
15-Scrivi a mano o al
computer?
Con le mani sulla tastiera del
computer.
16-Quando hai scritto
il tuo primo libro?
Due anni fa, meglio tardi che mai.
17-Da piccola volevi
fare lo scrittore?
No, da piccolo volevo fare il
benzinaio perché ogni volta che li vedevo con quei mazzi di banconote nelle
tasche pensavo che fosse il modo migliore per diventare ricchi.
18-Pensi che la
scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Faccio il giornalista!
19-Per scrivere ti
prepari una scaletta? Se sì, poi la segui?
Sì, ma giusto per vedere dove mi
porta.
20-Scrivi in ordine
cronologico?
Sì, altrimenti mi perdo.
21-Hai un luogo in
particolare dove ami scrivere?
La doccia.
22-Parlaci del tuo
libro.
C’è chi fa i conti con il passato, chi con
le proprie debolezze o con i sentimenti e quindi con le persone. Io ho fatto i
conti con le emozioni. Il progetto “controvuoto” nasce proprio da un’emozione,
la paura per il volo.Prima di questa avventura non mi ero mai chiesto a cosa servissero le emozioni. In realtà, se lo avessi fatto, avrei risposto che sono un ottimo premio da ricevere quando sono positive e una sorta di punizione, quasi un difetto di fabbricazione della mente umana, quando derivano da episodi negativi. Oggi non è più così.
Credo che una mia esperienza significativa non possa essere utile a chiunque, ma almeno a un altro sì. Ecco, io sto scrivendo per quest’altro, sto scrivendo per te, che come me nella vita hai qualche difficoltà a guardarti dentro.
Controvuoto è un’iniziativa senza scopo di lucro e indipendente che approfondisce temi come la fobia, la violenza, il bullismo e il razzismo attraverso il racconto delle emozioni e l’arma dell’ironia.
Il progetto si compone di un libro di esperienze fruibile gratuitamente (scritto da me con postfazione del dottor Salvatore Grammatico) e di una serie di approfondimenti video o testuali utili a comprendere l’altra faccia della paura.
23-Il tuo libro e auto pubblicato o edito?
È auto pubblicato sul sito www.controvuoto.com, dove si può leggere o scaricare gratuitamente.
24-Cosa pensi dei self?
Sono quasi una scelta obbligata,
soprattutto all’inizio.
25-Cosa pensi di chi
paga per farsi pubblicare?
Si possono investire i propri soldi
in maniera migliore.
26-Per pubblicare con
una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le
proprie forze?
Questa è la classica situazione
all’italiana: certo che puoi farcela con le tue forze, ma avere delle conoscenze
aiuta.
27- Ami i social
network? Per un autore sono croce o delizia?
Sono fondamentali. Io uso Facebook
per far conoscere il mio libro e per compiere la missione “sociale” che mi sono
dato di aiutare chi, come me, ha qualche problema con l’essere fragile.
28- Com’è il tuo
rapporto con i lettori?
Se mi leggono, ottimo.
29- Una domanda un po’
peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a
pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti
stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a
vendere più copie, tu accetteresti?
Nel caso di Controvuoto assolutamente
no, perché è un libro a scopo sociale che resterà sempre gratuito. Per un
futuro libro tutto è possibile, magari stravolgere il mio lavoro significa
migliorarlo, chi può dirlo.
30- Quali sono le difficoltà
più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo
libro?
Senza offesa, riuscire a rispondere a
tutte le 50 domande che mi avete fatto.
31- Quanto è importante
secondo te la promozione per il successo di un libro?
È fondamentale ma è altrettanto
importante capire che non c’è sempre bisogno di spendere migliaia di euro per
far conoscere il proprio lavoro. A volte basta qualche buona idea, soprattutto
grazie a internet.
32-Cosa consigli ad una
persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Attento a non sporgerti troppo.
33-Cosa o chi ha
ispirato la storia che hai scritto?
La mia fobia per il volo.
34- I personaggi sono
reali o inventati?
Tutto vero, provare per credere.
35-Chi ti ha sostenuto
in quest’avventura?
Mia moglie, i miei amici più cari e
il dottor Salvatore Grammatico.
36--Ultimo libro letto?
“Alla ricerca di Dio, due ricercatori
in cammino”, di Albino Ronco e Salvatore Grammatico
37-Che genere leggi?
Gialli, rosa e a pois.
38-Da cosa scegli un
nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Da come tutte queste cose influenzano
l’umore che ho sul momento.
39-A quali autori non
sai rinunciare?
Leggo molti libri differenti ma alla
fine autori come Zafon mi tornano sempre tra le mani.
40- Di cosa hai paura?
Di volare, ne ho fatto un libro…
41-Dove vorresti
vivere?
Dovunque ci siano mia moglie e mio
figlio.
42-Hai altri hobby
oltre la scrittura?
Togliere il bustone pieno dal
mangiapannolini e usarlo come minaccia contro parenti e amici.
43-Qual è il tuo sogno
più grande?
Restare ancora vivo dopo la domanda
numero 43.
44-Ti piacciono gli
animali?
Io non do fastidio a loro e spero che
loro facciano lo stesso con me.
45-Credi nella magia e
nel paranormale?
Mia moglie è di Benevento, la città
delle streghe, devo crederci per forza.
46-Come ti immagini tra
vent'anni?
A ripensare a questa intervista.
47-Libro preferito ed
autore preferito? Perché?
Libro preferito è il mio (scusate, ma
dovrò pur fare un po’ di autopromozione).
48-A che età hai
iniziato a leggere? E con quale libro?
A 13 anni con il libro “Come uccidere
mamma e papà”.
49-Progetti per il
futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Credo che rileggere tutte le risposte
di questa intervista tagli via una bella fetta del mio futuro. Per il resto
facciamo che mi riposo un po’.
50-Che consiglio
daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?Attenti a
quelli di Suitcase
Di Libri.
Grazie a Antonio Jr per l'intervista!
Nessun commento:
Posta un commento