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venerdì 28 ottobre 2016

La Rosa e L'Oceano di Lorenza Bartolini [SEGNALAZIONE]

Cari lettori,
oggi sul blog vi presentiamo il secondo libro di Lorenza Bartolini.





La Saga della Rosa Vol. 2


Sinossi:

Colei che avrà tutto dalla vita. Questo è l'augurio che Tessa riceve dai suoi genitori, nel chiamarla così. Infatti, la figlia maggiore degli Xerofit cresce nella piena libertà di fare quello che le piace, non curandosi dei divieti imposti dal re e dalla regina, o dei pericoli a cui potrebbe andare incontro. Condurrà una vita sfrenata e dissoluta, non sapendo che un'ombra del passato oscurerà il suo presente e quello dei regni, le cui sorti saranno nuovamente minacciate da sanguinosi conflitti.


Estratti:

“Abbiamo sentito il suono di un violino provenire dai giardini” spiegò Suri tutta estasiata, “era così melodioso che ha suscitato subito in noi un grande interesse. Di chi erano le abili mani che producevano una melodia così soave? Di Tessa!”.“Non saprà come si tiene un arco in mano, ma diavolo! Con un violino diventa divina!” aggiunse Liam, con lo stupore ancora in viso.“È questo che insegnano alle principesse nel Sud?” chiese Silas, meno stupito della fidanzata e del fratello, con sguardo indagatore.“Cugino, abbiamo un concetto di danza e musica molto diverso dal vostro. Per noi sono uno strumento di divertimento, espressione di gioia ed emozioni. Per voi, è un modo per corteggiare la persona designata a scaldare le lenzuola alla fine della festa” la risposta mi uscì più acida di quello che avrei voluto.Gli occhi azzurri di Silas avevano il potere di mettermi a disagio con un solo sguardo, e detestavo sentirmi giudicata da una persona che mi conosceva da appena un giorno. Ma il re, per mia fortuna, non apparve né turbato né stupito, anzi, raccontò di aver già visto simili danze nel periodo in cui aveva combattuto a fianco di mio padre ad Afef.


"L’unica cosa, che ero riuscita a scoprire sul misterioso capitano, era una sorta di leggenda che Mentina mi narrò una mattina, nella monotonia della vita di bordo.Disse che il loro capitano era il figlio di una ninfa dei boschi e un Knucker, ovvero un drago d’acqua.Alzai un sopracciglio, incredula alle sue parole. Ero sempre stata una credulona, e la mia fantasia spesso galoppava senza freni, ma credere alle parole di Mentina era troppo perfino per una come me.“Vedrai! Vedrai!” disse, agitandomi il dito ossuto davanti agli occhi. “Grazie a suo padre, non incapperemo mai in una tempesta! E sua madre ha reso solido il legno di questa imbarcazione, come la parete di una montagna!”.“Quindi ha la pelle di rettile e i capelli verdi come le fronde degli alberi?” chiesi, trattenendo una risata.Mentina parve soppesare la mia domanda. “La sua pelle ha le tonalità calde del legno, ma è esattamente come la nostra, mentre i capelli…” si perse un attimo nei suoi pensieri “sono scuri come il carbone. Da suo padre ha ereditato l’abilità nel nuotare”.“Certo” commentai scettica, ricordandomi tutte le leggende sulle sirene, nate intorno a Nat’Ak."

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