1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti
del tu?
Certo figurati
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella
tua vita?
Sono Francesco, ho 25 anni, non ho un
lavoro per ora. Amo scrivere e sto coltivando da più di un anno questa mia
passione.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il mio è il blu. Dicono che sia il
colore della profondità. In effetti sono un tipo a cui piace scavare in
profondità nelle cose e nelle persone. Non mi fermo alle apparenze.
4-Tre aggettivi per descriverti
Sognatore, introverso e concreto.
5-Come dicono di te gli altri?
Non lo so, spero parlino bene. Non so
dirti, non posso essere nella testa di
tutti ma credo che apprezzino la mia ostinazione nel coltivare i miei sogni e
migliorarmi continuamente.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Quando si è avverato il mio sogno. Un
riscatto per la mia vita. La mia prima pubblicazione.
7-Una cosa che ti rende felice?
Scrivere e inventare situazioni
fantastiche e impensabili.
8-Tre persone che stimi?
Non faccio nomi ma per la maggior
parte sono persone molto creative che mi stimolano tanto e da cui cerco di
imparare.
9-Sei mai stato deluso/a?
Si tantissime volte.
10-Hai tatuaggi?
No.
11-Cos’è per te la scrittura?
Per me è un momento magico in cui non
ti poni molte domande e limiti. Una sensazione quasi di estasi.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Non ho scrittori preferiti in
particolare.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Quando capita anche di giorno. Ho
molto tempo da dedicare a questa cosa.
14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
Impulsivo credo e magari dopo poi
rifletto per assemblare meglio i pezzi.
15-Scrivi a mano o al computer?
Al computer ma a volte per trovare
ispirazione stacco tutto e scrivo a mano con carta e penna. Vecchio metodo che
mi aiuta a scrivere in maniera più fluida senza distrazioni. Dipende.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
A 24 anni.
17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
No l’archeologo ma si sa crescendo le
aspirazioni cambiano.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
Certo ma cerco di non ossessionarmi
troppo a questa idea e continuo a farlo perché mi fa stare bene e in contatto
con me stesso.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la
segui?
Sì ho promemoria pieni. Sempre
scalette che possono cambiare in corso d’opera ma almeno non ti fermi come
invece rischi quando parti così senza avere idee chiare.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì però amo anche i flashback e
ritornare alle origini di situazioni e personaggi.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
La mia camera perché è l’unico posto
dove posso stare tranquillo.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Libro. Si intitola “I guardiani dell’Efterion”.
È un fantasy particolare ambientato
nello spazio. Non è di fantascienza dato che non amo il genere. È piuttosto molto fiabesco con pianeti
e personaggi inventati. Lo stile è molto movimentato come quello dei thriller
ricco di azione e colpi di scena. I personaggi sono alieni di diverse razze che
si uniscono nel nome dell’Efterion per combattere un male dalle radici antichi
e portare così la pace dell’universo. Dimenticavo l’Efterion è un immenso Tronco che tantissimi rami e radici
con cui riveste la superficie di un pianetino. Da esso sarebbe stato generato
l’intero universo e quindi va preservato per mantenere pace e armonia nello
spazio. Questo è il compito dei guardiani. Ma l’Efterion si scoprirà avere
tanti misteriosi poteri in altre cose che ho scritto e sto scrivendo. Insomma è
ricco di sorprese.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Il libro è edito dalla casa editrice
romana Bibliotheka Edizioni.
24-Cosa pensi dei self?
Che secondo me non sbagliano dato che
il mercato editoriale è molto orientato in questo senso.
25-Cosa pensi di
chi paga per farsi pubblicare?
Non lo so ho poca esperienza nel
settore. Da quello che vedo però anche dove non si paga per una pubblicazione
per lavorare sul testo devi comunque investire di tuo. Quindi queste
pubblicazioni gratuite spesso sono prove di assistenza per l’autore, non c’è
promozione e il guadagno è minimo. Sicuramente ci saranno le eccezioni ma
bisogna assicurarsi sempre che le condizioni contrattuali favoriscano l’autore.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Vorrei potertelo dire ma purtroppo non
ho avuto questo grande piacere. Magari per questa domanda potremmo aggiornarci
in un futuro molto lontano...
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
Li uso ma li amo a tratti. Sono croce
e delizia perché molti li usano per distrarsi e non per condividere contenuti
seri.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Con i miei primi lettori, ovvero quei
pochini che ho è buono. Cerco sempre di condividere con loro le mie idee e di
parlare chiaro anche sul mio libro.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Potrei farlo ma dipende dalle
condizioni e dal periodo in cui arriverebbe questa proposta.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Tante perché l’esordiente è
praticamente uno sconosciuto e deve fare tutto da sé. Per ora mi sto impegnando
tantissimo per farmi conoscere online su social, siti, blog ecc… e adesso sono
in fase organizzativa per presentazioni fisiche. Diciamoci la verità è dura
però il primo riscontro con i lettori sta arrivando, negativo o positivo, ma
sta arrivando. Quindi questo mi da speranza e mi motiva per il futuro.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Tantissimo soprattutto per gli
esordienti.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Di farlo sempre per passione e non
smettere mai di sognare.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Il mio voler cercare qualcos’altro
nella realtà che ci circonda.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Tante persone sia con consigli proprio
pratici sul testo che con grande sostegno motivazionale. In particolare
Maddalena, una professoressa dell’orientale di Napoli che mi ha sempre
sostenuto in questa mia parte creativa e tutt’ora ci teniamo in contatto.
Vincenzo Ambrosanio, un insegnante di italiano con cui ho seguito un corso di
scrittura. E poi ci sono tanti altri…
36--Ultimo libro letto?
Siddharta credo.
37-Che genere leggi?
Molti thriller storici e qualche
fantasy originale, non proprio quelli classici medievali.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
Trama. Poi ci sono autori di fiducia
che non ti deludono mai.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Martin Rua, Dean Lucas, Matilde
Asensi…
40- Di cosa hai paura?
Di non poter scrivere tutto quello che
ho in mente. Una paura molto reale.
41-Dove vorresti vivere?
A Bari.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Si pratico balli caraibici.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Che la scrittura diventi il mio
mestiere.
44-Ti piacciono gli animali?
Non tanto.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì ci sono tante cose che la
razionalità non può spiegare.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Un viaggiatore che cammina con i
propri libri sottobraccio.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Ce ne sono tanti. Non me ne viene
nessuno in mente ora.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
13 anni forse, il primo è stato il
Codice Da Vinci.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Il continuo de “I guardiani dell’Efterion”
e altre saghe spaziali di cui ho già scritto qualche romanzetto. Diciamo che
sono nel cassetto virtuale ma lo tengo sempre aperto, non si sa mai.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Di non mollare e di coltivare sempre
le passioni anche quando la vita vuole imporci i suoi ritmi stressanti. Pochi
spazi mirati per non farsi incatenare troppo dalla quotidianità. Poi siccome
siamo tutti diversi, dico, questa è la mia storia, il mio punto di vista, la
mia favola e prendetela come tale.
Grazie per l'intervista!
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