1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti
del tu?
Assolutamente sì! È
più piacevole.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella
tua vita?
Sono una designer che
nel tempo libero ama scrivere. E leggere…tanto.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Amo quasi tutti i
colori, con una spiccata passione per la gamma dei verdi e dei rossi. I primi
per la sensazione di freschezza e tranquillità che trasmettono, i secondi
perché sono irruenti.
4-Tre aggettivi per descriverti
Scrivo e non ho il
dono della sintesi neanche per definirmi.
5-Come dicono di te gli altri?
Che sono permalosa e
tenace.
6-Il giorno più bello della tua vita?
La prima volta che ho
visto Hong Kong.
7-Una cosa che ti rende felice?
Un giudizio positivo
su quello che ho scritto, trasmettere emozione con il mio lavoro.
8-Tre persone che stimi?
Più che persone
citerei gli operatori invisibili di tre associazioni: Peta, Medici senza Frontiere
e Amnesty International.
9-Sei mai stato deluso/a?
Spesso. Dalla
mancanza di meritocrazia e dal cinismo del mondo del lavoro.
10-Hai tatuaggi?
Sì, uno solo sulla
spalla destra. In memoria di un periodo folle e di un’amica ancora più folle.
Abbiamo lo stesso tatuaggio.
11-Cos’è per te la scrittura?
Un modo per
trascorrere del tempo in uno stato di trance, altrove e con persone inventate.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Trovo ispirazione
ovunque, qualsiasi testo può essere uno stimolo. Ho una passione grande per l’opera e l’amore per i classici della
letteratura.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
La
luce mi fa essere produttiva e organizzata, induce a programmare. La mattina
batto sulla tastiera senza cedere a distrazioni, capitoli e trama prendono forma. La notte è per
l’ispirazione libera, quella che nasce spontanea e che ti regala le idee più
belle, che rimangono intrappolate da qualche parte solo perché tu non le vedi e
perché l’organizzazione maniacale un po’ le mette a tacere. Le idee più belle
spesso sono timide.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Impulsiva nella prima
stesura, riflessiva in quelle successive.
15-Scrivi a mano o al computer?
Taccuino onnipresente (tra l’altro ho una vera passione per i
quaderni di ogni dimensione, vivo nella paranoia che presto nessuno più userà
carta e penna).
Prendo appunti ovunque e uso quello che ho a portata di mano.
Ovviamente per scrivere uso il
Notebook
16-Quando hai
scritto il tuo primo libro?
Nel 2013-14. La Grazia dell’Acqua,
pubblicato nel 2015 da Lettere Animate.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Sì, la scrittrice
oltre a molte altre cose come stilista di moda, costumista, ballerina, attrice
e agente segreto.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
Potrebbe. Se scrivi
Il trono di Spade il successo è assicurato. O si può provare a diventare prima
star della tv, da lì il percorso per diventare “grande scrittore” è breve.
19- Per scrivere ti prepari una scaletta? Se sì poi la
segui?
Disegno la trama a
grandi linee e la seguo, ma il percorso poi di solito si modifica. Appaiono
personaggi sconosciuti che non avevo invitato. È come organizzare una festa, si
presenta chiunque.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì, ma se ho idee su
una scena la scrivo a prescindere dalla cronologia.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
A casa. Ho bisogno di
tranquillità e silenzio.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
La Grazia dell’Acqua è un racconto fantasy romance. Il palcoscenico su
cui si svolgono le vicende è un futuro retrogrado, più vicino al medioevo. È la
storia di due regni rivali, Rosemund, popolato da vegetariani, atei e fumatori
d’erba, uomini e donne sono soldati addestrati con un unico punto debole:
l’acqua. Malgrado agilissimi essi non sanno nuotare,
e Ardesia, regno conservatore di valorosi guerrieri, devoti ai loro dei e
carnivori. Evan, figlio del Re di Ardesia, studioso di scienze e abile
spadaccino sfida spesso la principessa di Rosemund, ragazza audace e sfrontata,
in veementi duelli. Pur arrivando a desiderare l’uno la morte dell’altra, una
notte si incontrano senza riconoscersi a un ballo in maschera. Dopo la festa,
tra i due giovani inizia una drammatica relazione che li spinge a sfidare la
preclusione per la quale i matrimoni tra le due razze non sono ammessi. Il
potente e illuminato Percy-Bysse, abile commerciante inviso al re di Ardesia
per la sua influenza sull’economia del regno, aiuta e consiglia i due giovani a
tessere la loro storia d’amore. Dopo complicate vicende le famiglie accettano
le volontà dei due amanti, ma, nel frattempo, una presenza oscura sta per
calare una nuova ombra sul loro destino. Nel corso degli eventi libertà e
pregiudizio si scontreranno e si accarezzeranno. La trama è classica, ho
utilizzato di proposito un linguaggio “retrò”.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati
o editi?
L’unico racconto che ho scritto, La Grazia dell’Acqua è edito da
Lettere Animate.
24-Cosa pensi dei self?
È la giusta risposta
a un mercato editoriale che non investe su nuovi talenti. E quando dico
“talenti”, non mi riferisco solo a scrittori che vendono valanghe di copie. Il
mercato della letteratura ha bisogno di originalità ma nessuna casa editrice
sembra essersene accorta.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Se esiste il Self
Publishing che senso ha pagare?
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Se traduciamo la
parola “forze” con “numero di copie vendute” nel curriculum, allora sì, ci si
può arrivare da soli. Una grande CE guarda le potenzialità di un autore, se
pensano che venderai migliaia di copie ci sono ottime possibilità che la tua
opera venga pubblicata.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
Non ho mai usato i
social prima della pubblicazione del mio racconto. Riconosco che sono molto
utili per promuoversi, per farsi conoscere e per dialogare con i propri
lettori. Non bisogna diventarne dipendenti. Personalmente ci dedico un’ora al
giorno, non di più, il resto del tempo va alla scrittura (non di post ma di
storie).
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
È sempre interessante
conoscere il punto di vista di chi legge, ti aiuta a capire i gusti, dove puoi
migliorare e cosa piace in genere. È un’ottima indicazione per capire come
funziona il mercato della narrativa.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Certo. Bisogna
provare, vedere fino a che punto stravolgono il lavoro e quanto si riesce a
negoziare con la casa editrice. Il tempo per tornare indietro c’è sempre.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Farsi conoscere non è
facile, anche perché in giro c’è tutto. Chi ha letto La Grazia dell’Acqua lo ha
apprezzato, questo è positivo ma non garantisce cospicue vendite e una folla di
lettori. La rete è infinita, per questo è anche dispersiva. Bisogna utilizzare
i mezzi tradizionali, la stampa e le piccole librerie, non i supermercati del
libro dove sparisci all’ombra dei grandi.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Tantissimo. Basta
guardare le classifiche dei libri più venduti.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Crederci, leggere e
scrivere tanto. E avere coraggio e sfrontatezza.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Il
luogo dove vivo sicuramente, aspro e romantico, è stato lo sfondo di uno dei
capolavori di Luchino Visconti. Una passione per l’opera e per i classici della
letteratura. Tutto ciò contaminato dall’interesse per tutte le arti visive.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Assolutamente
inventati, anche se mi sembrano così veri che presto tornerò a trascorrere
molto tempo in loro compagnia. Sono pronta per scrivere il capitolo due della
storia.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Il mio compagno.
36--Ultimo libro letto?
Mistral, l’invenzione
dell’amore di Franco Ferrini. Fantastico.
37-Che genere leggi?
La lettura è una
grande passione da sempre. Più che generi prediligo gli autori irruenti e viscerali
come Jean-Claude Izzo, Louis-Ferdinand Céline. Mi piacciono anche testi
classici, Tolstoj, Jane Austen, Virginia Woolf o Shakespeare che costituiscono
un punto di riferimento per la mia scrittura. Se però un libro è ben scritto
posso essere “onnivora”.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
Ovviamente scelgo
l’autore e la trama, ma non nego che spesso è la copertina ad attirarmi. Così
ho scoperto autori nuovi.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Dipende dal periodo,
ma ammetto di essere dipendente da Wu Ming/Luther Blisset.
40-Di cosa hai paura?
In questo periodo della vigliaccheria del terrorismo.
41-Dove vorresti vivere?
In Francia.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Il poco tempo a
disposizione non me lo permette.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
In questo momento continuare
a pubblicare storie. Magari poter vivere di scrittura.
44-Ti piacciono gli animali?
Li adoro. Chiedono
poco e regalano tanto. Divido l’appartamento con un gatto, è come essere
proiettati in un cartoon della Warner Bros. Animation.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Se esistesse la magia
sarebbe fantastico. No, non ci credo, purtroppo non esiste niente oltre a
quello che ci circonda e che siamo in grado di vedere.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Oh nooooo!
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
È difficile…potrei
citarne molti, te ne dico uno, Lyndon di David Foster Wallace, un racconto
della raccolta intitolata La Ragazza Dai capelli Strani.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Il Milione, ero in
terza elementare, libro suggerito (leggi “imposto”) dalla democratica maestra. Mi
sono annoiata a morte.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Il secondo racconto,
urban fantasy con spunti noir è ostaggio del mio lettore beta e sarà (spero)
pubblicato con uno pseudonimo. I primi capitoli di La Grazia dell’Acqua volume
due sono già pronti, ora bisogna proseguire.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Se sono emergenti
come me gli consiglierei di andare avanti con passione e tenacia. Se sono
affermati gli consiglierei di dispensare consigli, da me sono ben accetti.
Grazie a Rossella per l'intervista!
Grazie!
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