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mercoledì 22 febbraio 2017

Cristiana Pivari [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi e certo che potete!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono una donna alla perenne ricerca di se stessa, ma ho fiducia nel fatto che un giorno mi troverò. Per rimanere nel reale sono nata il primo di giugno di qualche decennio fa a Trento e lavoro in un Archivio, fra pergamene e libri, e cambio spesso ciò che mi piace fare. Unici punti fermi: la lettura e la scrittura.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Fino a qualche anno fa era l’arancione, ora stravedo per il verde in tutte le sue sfumature.  E che può dire di me? Che sono speranzosa? In realtà non mi sono mai posta il problema, mi piace e basta.
4-Tre aggettivi per descriverti
Complicata, intelligente quanto basta, creativa quando mi va.
5-Come dicono di te gli altri?
Simpatica ed empatica
6-Il giorno più bello della tua vita?
La nascita dei miei figli e dei miei nipoti. Quindi sono quattro giorni.
7-Una cosa che ti rende felice?
Riuscire a liberare la mente

8-Tre persone che stimi?
Non mi vengono in mente tre persone definite, posso dire che stimo le persone che sanno bastare a loro stesse, in tutti i sensi.
9-Sei mai stato deluso/a?
Certo, come tutti, ma dimentico in fretta.
10-Hai tatuaggi?
No.
11-Cos’è per te la  scrittura?
A seconda del periodo che attraverso può essere terapeutica o divertente e lo è  quando scrivo per il gusto di scrivere.

12- A quali scrittori ti ispiri?
A nessuno in particolare, rubo un po’ qua e là, non si tratta di plagio, sia chiaro. Rubacchio stili che poi mescolo con il mio. È divertente.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di giorno, di notte leggo, possibilmente cartacei perché l’uso del pc di sera mi rovina il sonno.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Posso essere entrambi.
15-Scrivi a mano o al computer?
Al pc perché se scrivo a mano ci metto una vita a decifrarmi.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Solo una decina di anni, era una raccolta di racconti con la quale vinsi un premio.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No, raccontavo un sacco di storie, avevo una vita parallela nella fantasia, ma mai pensato di fare la scrittrice. Volevo fare l’archeologa o l’avvocato.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Magari fosse così, anche se sono sicura che se fossi a contratto con una grande ce perderei l’ispirazione e mi prenderebbe il blocco dello scrittore.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Ma quale scaletta? Magari…
20-Scrivi in ordine cronologico?
Dipende da cosa sto scrivendo.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Basta che ci sia un pc e scrivo ovunque, anche in bagno.
22-Parlaci dei tuoi libri.
Crisalide rosa, Absolutely Free 2010, (sulla ricerca della felicità)
Quello strano bambino dai pantaloni di velluto (omaggio a Dickens), Ciesse Edizioni 2010,
 In prima persona singolare, Amazon 2013,(racconti terapeutici)
La madre dell'assassino e le altre (dalla parte del colpevole)  , self publishing su Amazon 2013,
Quel sottile confine (viaggio nella follia), Lettere Animate 2014,
Ne sarà valsa la penna (ripubblicazione de Il numero 52, Edizioni della Sera) (disamina del mestiere di scrittore, il mio libro preferito) self publishing su Amazon, 2015
 Il viola non le si addice, self publishing su Amazon 2015 (racconti gialli e thriller),
Joyce, Amarganta edizioni, 2016,
Da grande voglio essere felice (reload di Crisalide rosa), Rizzoli, 2016,
Scusa ma non ti voglio sposare, Rizzoli 2016 (la difficoltà di scegliere in amore)
Ma sono qua per parlare di Joyce, la cui sinossi è la seguente:
In un paesino del nord, Agnese e Joyce, due adolescenti, si incontrano per caso. Diverse per inclinazioni e educazione, tra loro si instaura un legame empatico che va oltre l’amicizia. La successiva sparizione di Agnese mescola la vita di una miriade di personaggi innescando un vortice di combinazioni e fatalità, di corsi e ricorsi in un continuo alternarsi tra presente e passato. Mentre Joyce segue la sua pista per ritrovare Agnese spinta dall’istinto e dall’eccezionale intelligenza, i pezzi di un puzzle complesso si incastrano e si disperdono in una trama in bilico continuo tra il thriller e il giallo, il rosa e il dramma. Sul finire di una calda estate degli anni ’90, Adele, Joyce, Betti, John e il capitano Adami affrontano un viaggio quali moderni Ulisse recuperando attimi dati per persi, consolidando legami improbabili e, sulle tracce di Agnese, ritroveranno, infine, la parte più vera di se stessi.
È un romanzo che sta piacendo molto e ne sono felice.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Un po’ e un po’, come si evince dalla risposta sopra.
24-Cosa pensi dei self?
Penso sia un modo alla portata di tutti (per fortuna e anche no) per farsi leggere e poi è bello controllare le vendite in tempo reale.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Sono caduta anch’io in questa trappola, in tempi di estrema ingenuità nei riguardi del mondo dell’editoria e proprio con la mia prima raccolta di racconti vincitrice di un premio che prevedeva anche la pubblicazione, ma la cosa stava andando troppo per le lunghe e io, gasatissima e impaziente, mi sono rivolta a una ce a pagamento. E che ne sapevo io che c’erano anche quelle no eap?
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Credo che per presentarsi alle grandi ce sia essenziale un agente letterario, poi esistono anche i colpi di fortuna, come nel mio caso con Rizzoli.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Rapporto ambiguo fra l’amore e l’odio, ma devo dire che grazie a loro ho stretto delle amicizie davvero  interessanti sotto il profilo umano. Non so quanto possano essere utili in fatto di promozione, troppa concorrenza.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Cordiale e riconoscente.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Bisogna vedere fino a che punto dovrei stravolgerlo. Se perdo la mia unicità no, ma a quel punto la ce si sarebbe rivolta altrove e se cerca me è perché le piace il mio modo di scrivere. È un falso problema e quindi dico sì.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La difficoltà più grande sono io che odio rompere l’anima alla gente con le mie pretese, ma mi tocca altrimenti mi dimenticano.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
È tutto. Puoi aver scritto il capolavoro del secolo, ma se nessuno se lo fila perché non sa che esiste e puoi aver scritto una cosa mediocre che presenti come un capolavoro e spammi in mezzo mondo e il mondo ci crede e l’acquista.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Sono bisognosa di consigli pure io, non saprei.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La protagonista di Joyce mi è apparsa in sogno e mi ha detto: Scrivi di me. Mi capita spesso di sognare i personaggi dei miei libri, ma quella volta, al risveglio, mi sono detta: Ma cosa vuole quella? Poi senza quasi accorgermene, dopo qualche mese, ho iniziato a scrivere la sua storia che mi ha suggerito passo dopo passo.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati con dei cammei di persone reali, piccoli tributi.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Me stessa
36--Ultimo libro letto?
Ogni cuore un percorso di Roberto Senesi. Lo consiglio caldamente.

37-Che genere leggi?
Sono onnivora
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Incipit che è la parte che curo di più quando scrivo.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Non sono una fanatica e quindi non ho un autore senza il quale non potrei vivere.
40- Di cosa hai paura?
Ho paura della paura.
41-Dove vorresti vivere?
Al mare
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Lettura, teatro, cinema, decoupage, riciclo, pittura su mobili etc etc
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Raggiungere un equilibrio interiore che mi permetta di stare serena, senza troppe menate.
44-Ti piacciono gli animali?
Certo! Soprattutto i cani
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì, non credo sia solo ciò che vediamo e viviamo l’unico livello di coscienza.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Molto vecchia, seduta su una sedia a dondolo con in mano la lettera dell’accademia svedese che assegna i Nobel. Se devo immaginare, immagino in grande.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Non ho un autore preferito. È come per i parrucchieri, mi entusiasmo di uno fino al momento che sbaglia taglio o piega. Idem per gli autori. Sono una lettrice di facili costumi. L’unico punto fermo potrebbe essere la produzione di Charles Dickens.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
A sei anni con la Piccola Principessa nella quale mi identificavo.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Promuovere per bene i tre libri usciti quest’anno e il nuovo libro c’è nella mia testa. Sarà diversissimo da tutti quelli che lo hanno preceduto e farà il boom. Un po’ di autostima ottimista non guasta. Sembra uno scioglilingua.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
State sereni, se dovrete sfondare accadrà, nonostante voi.

Grazie a Cristiana per l'intervista!


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