1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti
del tu?
Sono giovanissima
DEVI darmi del TU!!!!
Sono una ragazza
semplicissima. Moglie e madre di una fanciulla di 5 anni. Lavoro in un ufficio
amministrativo regionale e scrivo… leggo, recensisco, sono una wedding
planner!!! Insomma non sto molto ferma
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Adoro il viola e il
grigio. Sicuramente che amo la vita a colori, ma che tutti hanno un lato
“grigio”. La mia vita non è stata semplice già dai primi giorni, ma sono una
lottatrice, e ho lottato per rimanere al mondo; la vita mi ha messo davanti
molti ostacoli ma devo dire che me la sono cavata egregiamente. Amo la vita e
difficilmente mi lascio scivolare le emozioni, le vivo in tutta la loro
integrità, perché credo sia giusto così; sono innamorata dell’amore, e sono un’eterna
romantica.
4-Tre aggettivi per descriverti
Sensibile. Testarda.
Amichevole
5-Come dicono di te gli altri?
Mi considerano
maledettamente sensibile, eternamente testarda e straordinariamente
Amichevole!!
6-Il giorno più bello della tua vita?
Risposta
scontatissima la nascita di mia figlia. Se invece lascio da parte le date
incalcolabili, come la nascita di mia figlia e il matrimonio, allora metterei
la data del mio primo tatuaggio 18 maggio 2016.
Lo so che può
sembrare una cavolata, ma il significato del mio tatuaggio è molto profondo e
avevo bisogno di averlo sulla mia pelle, per sempre! Spiego meglio, sennò
sembro matta, è la firma di mio padre (solo il nome) scritta proprio da lui, ed
è così importante perché l’ho perso quando avevo due anni, e avevo bisogno di
lui in questo momento della mia vita. Avevo bisogno di sentirlo ancora più
vicino. Io ci sono e lui c’è per me. Ok chiudo la parte triste! Scusate…
7-Una cosa che ti rende felice?
Molte cose.
Difficilmente mi togli il sorriso dalla bocca.
8-Tre persone che stimi?
La prima mia Madre.
Per ovvie ragioni. Una donna che mi ha cresciuta da sola, c’è solo da stimarla,
non trovate?
La seconda mio
marito. Mi sopporta e lo stimo, ci vuole coraggio. Scherzo, lo stimo perché ha
saputo cambiarmi, migliorarmi e in questi anni rendermi migliore.
La terza… me stessa.
Mi stimo perché difficilmente riescono a scalfire quella che sono. Ho
affrontato molti ostacoli e se non avessi avuto questo carattere, questo modo
di fare e reagire, forse non starei nemmeno qui a parlare. Quindi sono fiera di
me!
9-Sei mai stato deluso/a?
Purtroppo si. Quando
sei troppo buono spesso capita.
10-Hai tatuaggi?
Ops! Ho già risposto
a questo… non ho detto dove però… polso laterale sinistro
11-Cos’è per te la scrittura?
Vita. Energia. Sfogo.
12- A quali scrittori ti ispiri?
In realtà a nessuno,
perché credo che ognuno debba essere se stesso e donarsi per quello che è al
proprio lettore, ma amo la Dea Hoover.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Purtroppo quando ho
tempo.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Non ho mai scritto
con schemini, però imput devo darmelo, o una scena che è nella mia mente e mi
piace devo appuntarla, se non posso scriverla già su file. Di solito scrivo e
la storia nasce da sola.
15-Scrivi a mano o al computer?
Come spiegavo prima,
di solito al pc, ma se sono impossibilitata appunto tutto, o un particolare,
non tutto un capitolo, quello non riuscirei mai e poi mai.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Il primo l’ho scritto molti anni
fa. L’ho scritto per è nato per gioco, per difesa, per sfogo. Avevo bisogno di
dar voce ad un sentimento che conoscevo dentro di me da sempre, a cui non ho
mai dato luce, per una serie di motivi, e volevo in qualche modo “liberarmene”,
una terapia d’urto se vogliamo definirla così.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Da piccola scrivevo
scrivevo scrivevo. Dalla lista della spesa, alle lettere di babbo natale, diari
segreti, smemorande fino ad arrivare alle poesie e racconti…e al libro. Non
ricordo un momento della mia vita in cui non avessi in mano un foglio e una
penna.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
Me lo auguro. Perché
nella vita tutti dovrebbero fare quello che amano, ma è un’utopia in quest’era
e in questo mondo.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la
segui?
Non sempre. L’inizio
o qualcosa la scrivo, ma poi mi rendo conto che non sempre ne faccio tesoro!
20-Scrivi in ordine cronologico?
Ci provo. Ma se la
storia mi chiedi altro, se i personaggi mi chiedono di spingermi oltre, posso
tornare indietro anche di 15 anni.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Assolutamente no.
Scrivo spesso in ufficio durante la mia pausa pranzo, con l’insalata davanti
alla tastiera e spesso a casa, dopo cena.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
“Un solo Istante”
nasce per caso. Nasce per qualcosa che avevo dentro e dovevo far uscire,
altrimenti rischiavo di esplodere. È una storia in parte autobiografica, nata
dalle mie esperienze, da un forte sentimento; non volevo pubblicarlo, ma a chi
l’ha letto, ha detto che dovevo provarci, perché la storia c’era, e non era una
storia vista e rivista. Ho fotto pochissima pubblicità a questo libro, proprio
perché ne sono “gelosa”, non è stato facile lasciarlo al mondo, fino all’ultimo
ero restia, poi … mi sono lanciata!
“Combatti per me” è
una storia totalmente diversa dalla prima. Nasce anche questa dalla mia
esperienza di vita, si scrive sempre quello che si conosce d’altronde, e anche
qui, avevo bisogno di raccontare una parte di me, che è sempre stata chiusa, di
un periodo in cui mi sono sentita “sola” e non potevo confidarmi con nessuno,
perché nessuno riesce a capire certi momenti e certe emozioni. Così ho buttato
giù i primi capitoli mentre finivo il primo libro, mi stava tormentando questa
storia, quindi dovevo darle vita, ed è nato il primo volume di una duologia o
trilogia… ancora devo definirlo, dipende se i miei personaggi hanno molto da
raccontare!!!
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Auto pubblicati. “Un
solo Istante” era stato richiesto da una casa editrice ma scaduti i termini
l’ho richiesto e messo nuovamente Self
24-Cosa pensi dei self?
Tanta stima. Chi si
mette in gioco ha da parte mia una grande considerazione, basta non varcare una
determinata soglia, quella di credersi le nuove Hoover o simili, l’umiltà è
tutto in questo settore, per quanto mi riguarda.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Non giudico. Se ha i
soldi per farlo, buon per lui/lei. Io non potrei mai e poi mai farlo.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Solo un gran fattore
C. poi certo se conosci, altro gran fattore C.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
Ogni cosa ha i suoi
pro e i suoi contro. I social sono un aiuto per farsi conoscere, senza dubbio,
ma anche qui gira una concorrenza e un modo di fare che proprio non condivido.
Nella vita già odio chi ti dice “a me sta sulle palle quello, anche a te
quindi, vero? Sei mio amico quindi DEVE starti antipatico”. Ecco spesso vedo la
mancanza di poter pensare con la propria testa ed esprimere le proprie idee.
Faccio un esempio, forse stupido, io recensisco per due blog con cui collaboro
ormai da più di un anno e fortunatamente ho sempre detto la mia, ma non capisco
quelle persone che non esprimono le proprie opinioni per paura di avere un
torto dalla “collega”; se uno è bravo perché devi dirle che fa schifo e
infangarla, solo per una recensione a 2 stelle? Se la critica è costruttiva
credo sia anche un modo per migliorarsi, no?
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Li amo. Soprattutto
quando mi chiedono privatamente a gran voce il seguito del mio ultimo libro.
Col primo mi sono stupita perché gente che mi scriveva grazie per le emozioni provate, e vi confesso che mi sono fatta
certi pianti di gioia, incredula di poter avere un riscontro simile. Tutt’ora
mi stupisco.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
mmmmm… dipende,
scendo poco a compromessi, quindi metterei bocca e direi la mia, con la
speranza che venga accolta.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Il tempo per farmi
conoscere. Non riesco a stare dietro a molti blog, alle giornate a tema, perché
la mattina sono in ufficio e la sera con la famiglia e spesso mi perdo, mi
servirebbe qualcuno che seguisse la parte promozionale!!!!!!!!!
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Per noi Self
moltissimo. È la parte fondamentale e quella più difficile.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Essere umile e
l’umiltà di accettare tutto in maniera costruttiva.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Il primo libro “un
solo Istante” è molto autobiografico.
Il secondo “Combatti
per Me” è una storia a sé, nata dalla mia fantasia, ma con un tocco di qualcosa
che ho trascorso nel mio passato, della mia vita.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Il primo realissimi. Francesca
sono io… e Gabriele… passo!!!
Nel secondo. Inventati.
Però ammetto che Alyssa ha molto di me. Travis è Travis *___*
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La famiglia,
ovviamente. E gli amici di sempre. E nel secondo molte lettrici, devo
ammettere, chiedendo a gran voce un mio secondo libro!
36--Ultimo libro letto?
Non me lo ricordo!!!
Ahahahahah ne leggo così tanti per le recensioni, che non mi ricordo, mi
perdonate vero??
37-Che genere leggi?
Adoro i romanzi
d’amore, leggo anche gialli e storici. Non mi piacciono i Fantasy e
paranormal!!
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
Guardo la copertina e
poi la trama. Difficilmente mi fido del giudizio altrui. Tranne della mia
migliore amica, che mi dice questo compralo che ti piace e questo no, che tanto
lo chiuderesti dopo 10 pagine!
39-A quale autori non sai rinunciare?
Alla Hoover. A
D’Annunzio. Ad Agatha Christie.
40- Di cosa hai paura?
Della solitudine.
41-Dove vorresti vivere?
In Norvegia e negli
States
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Il mio hobby
principale, perché non posso definirlo lavoro, è organizzare feste, in
particolar modo matrimonio, infatti ho degli attestati e sono a tutti gli
effetti una wadding planner.
Poi amo la pittura e
tutto ciò che è home made. Amo cucinare, vale?
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Poter vivere solo di
quello che amo. Scrivere.
44-Ti piacciono gli animali?
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Certamente!
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Non lo so. Vivo la
giornata, preferisco.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
“Il Piacere” di
D’annunzio. L’amore visto agli inizi del ‘900 con uno straordinario modo di
rapportarsi al sesso in quei tempi, l’amore studiato nei particolari, lo sfondo
della mia città, come faccio a non amarlo.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
5/6 anni. Le favole
di Natale. Ma il primo libro in assoluto “Piccole Donne” e subito dopo “Il
piccolo Principe”
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
E’ appena uscito
“Combatti per Me”, il primo volume di una duologia (forse trilogia) e
nell’immediato sto scrivendo il secondo volume. Ho anche altri progetti, ma
sono molto acerbi per il momento. “Combatti per Me” sta assorbendo tutto il mio
tempo e le mie emozioni più profonde.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Siate più umili,
perché con la cattiveria non si va da nessuna parte. Pensate a voi, e non a
quello che vi circonda, non vi godreste lo spettacolo più bello: la vita.
E poi direi loro GRAZIE.
Grazie per aver letto una parte di me, spero solo di non aver annoiato.
Grazie a Erika per l'intervista!
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