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mercoledì 1 febbraio 2017

Erika Castigliano[INTERVISTA: 50 SFUMATURE D'AUTORE]


1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Sono giovanissima DEVI darmi del TU!!!!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono una ragazza semplicissima. Moglie e madre di una fanciulla di 5 anni. Lavoro in un ufficio amministrativo regionale e scrivo… leggo, recensisco, sono una wedding planner!!! Insomma non sto molto ferma
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Adoro il viola e il grigio. Sicuramente che amo la vita a colori, ma che tutti hanno un lato “grigio”. La mia vita non è stata semplice già dai primi giorni, ma sono una lottatrice, e ho lottato per rimanere al mondo; la vita mi ha messo davanti molti ostacoli ma devo dire che me la sono cavata egregiamente. Amo la vita e difficilmente mi lascio scivolare le emozioni, le vivo in tutta la loro integrità, perché credo sia giusto così; sono innamorata dell’amore, e sono un’eterna romantica.
4-Tre aggettivi per descriverti
Sensibile. Testarda. Amichevole
5-Come dicono di te gli altri?
Mi considerano maledettamente sensibile, eternamente testarda e straordinariamente Amichevole!! 
6-Il giorno più bello della tua vita?
Risposta scontatissima la nascita di mia figlia. Se invece lascio da parte le date incalcolabili, come la nascita di mia figlia e il matrimonio, allora metterei la data del mio primo tatuaggio 18 maggio 2016.
Lo so che può sembrare una cavolata, ma il significato del mio tatuaggio è molto profondo e avevo bisogno di averlo sulla mia pelle, per sempre! Spiego meglio, sennò sembro matta, è la firma di mio padre (solo il nome) scritta proprio da lui, ed è così importante perché l’ho perso quando avevo due anni, e avevo bisogno di lui in questo momento della mia vita. Avevo bisogno di sentirlo ancora più vicino. Io ci sono e lui c’è per me. Ok chiudo la parte triste! Scusate…
7-Una cosa che ti rende felice?
Molte cose. Difficilmente mi togli il sorriso dalla bocca.
8-Tre persone che stimi?
La prima mia Madre. Per ovvie ragioni. Una donna che mi ha cresciuta da sola, c’è solo da stimarla, non trovate?
La seconda mio marito. Mi sopporta e lo stimo, ci vuole coraggio. Scherzo, lo stimo perché ha saputo cambiarmi, migliorarmi e in questi anni rendermi migliore.
La terza… me stessa. Mi stimo perché difficilmente riescono a scalfire quella che sono. Ho affrontato molti ostacoli e se non avessi avuto questo carattere, questo modo di fare e reagire, forse non starei nemmeno qui a parlare. Quindi sono fiera di me!
9-Sei mai stato deluso/a?
Purtroppo si. Quando sei troppo buono spesso capita.
10-Hai tatuaggi?
Ops! Ho già risposto a questo… non ho detto dove però… polso laterale sinistro
11-Cos’è per te la scrittura?
Vita. Energia. Sfogo.
12- A quali scrittori ti ispiri?
In realtà a nessuno, perché credo che ognuno debba essere se stesso e donarsi per quello che è al proprio lettore, ma amo la Dea Hoover.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Purtroppo quando ho tempo.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Non ho mai scritto con schemini, però imput devo darmelo, o una scena che è nella mia mente e mi piace devo appuntarla, se non posso scriverla già su file. Di solito scrivo e la storia nasce da sola.
15-Scrivi a mano o al computer?
Come spiegavo prima, di solito al pc, ma se sono impossibilitata appunto tutto, o un particolare, non tutto un capitolo, quello non riuscirei mai e poi mai.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Il primo l’ho scritto molti anni fa. L’ho scritto per è nato per gioco, per difesa, per sfogo. Avevo bisogno di dar voce ad un sentimento che conoscevo dentro di me da sempre, a cui non ho mai dato luce, per una serie di motivi, e volevo in qualche modo “liberarmene”, una terapia d’urto se vogliamo definirla così.

17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Da piccola scrivevo scrivevo scrivevo. Dalla lista della spesa, alle lettere di babbo natale, diari segreti, smemorande fino ad arrivare alle poesie e racconti…e al libro. Non ricordo un momento della mia vita in cui non avessi in mano un foglio e una penna.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Me lo auguro. Perché nella vita tutti dovrebbero fare quello che amano, ma è un’utopia in quest’era e in questo mondo.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la segui?
Non sempre. L’inizio o qualcosa la scrivo, ma poi mi rendo conto che non sempre ne faccio tesoro!
20-Scrivi in ordine cronologico?
Ci provo. Ma se la storia mi chiedi altro, se i personaggi mi chiedono di spingermi oltre, posso tornare indietro anche di 15 anni.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Assolutamente no. Scrivo spesso in ufficio durante la mia pausa pranzo, con l’insalata davanti alla tastiera e spesso a casa, dopo cena.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
“Un solo Istante” nasce per caso. Nasce per qualcosa che avevo dentro e dovevo far uscire, altrimenti rischiavo di esplodere. È una storia in parte autobiografica, nata dalle mie esperienze, da un forte sentimento; non volevo pubblicarlo, ma a chi l’ha letto, ha detto che dovevo provarci, perché la storia c’era, e non era una storia vista e rivista. Ho fotto pochissima pubblicità a questo libro, proprio perché ne sono “gelosa”, non è stato facile lasciarlo al mondo, fino all’ultimo ero restia, poi … mi sono lanciata!
“Combatti per me” è una storia totalmente diversa dalla prima. Nasce anche questa dalla mia esperienza di vita, si scrive sempre quello che si conosce d’altronde, e anche qui, avevo bisogno di raccontare una parte di me, che è sempre stata chiusa, di un periodo in cui mi sono sentita “sola” e non potevo confidarmi con nessuno, perché nessuno riesce a capire certi momenti e certe emozioni. Così ho buttato giù i primi capitoli mentre finivo il primo libro, mi stava tormentando questa storia, quindi dovevo darle vita, ed è nato il primo volume di una duologia o trilogia… ancora devo definirlo, dipende se i miei personaggi hanno molto da raccontare!!!
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Auto pubblicati. “Un solo Istante” era stato richiesto da una casa editrice ma scaduti i termini l’ho richiesto e messo nuovamente Self
24-Cosa pensi dei self?
Tanta stima. Chi si mette in gioco ha da parte mia una grande considerazione, basta non varcare una determinata soglia, quella di credersi le nuove Hoover o simili, l’umiltà è tutto in questo settore, per quanto mi riguarda.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Non giudico. Se ha i soldi per farlo, buon per lui/lei. Io non potrei mai e poi mai farlo.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Solo un gran fattore C. poi certo se conosci, altro gran fattore C.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro. I social sono un aiuto per farsi conoscere, senza dubbio, ma anche qui gira una concorrenza e un modo di fare che proprio non condivido. Nella vita già odio chi ti dice “a me sta sulle palle quello, anche a te quindi, vero? Sei mio amico quindi DEVE starti antipatico”. Ecco spesso vedo la mancanza di poter pensare con la propria testa ed esprimere le proprie idee. Faccio un esempio, forse stupido, io recensisco per due blog con cui collaboro ormai da più di un anno e fortunatamente ho sempre detto la mia, ma non capisco quelle persone che non esprimono le proprie opinioni per paura di avere un torto dalla “collega”; se uno è bravo perché devi dirle che fa schifo e infangarla, solo per una recensione a 2 stelle? Se la critica è costruttiva credo sia anche un modo per migliorarsi, no?
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Li amo. Soprattutto quando mi chiedono privatamente a gran voce il seguito del mio ultimo libro. Col primo mi sono stupita perché gente che mi scriveva grazie per le emozioni provate, e vi confesso che mi sono fatta certi pianti di gioia, incredula di poter avere un riscontro simile. Tutt’ora mi stupisco.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
mmmmm… dipende, scendo poco a compromessi, quindi metterei bocca e direi la mia, con la speranza che venga accolta.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Il tempo per farmi conoscere. Non riesco a stare dietro a molti blog, alle giornate a tema, perché la mattina sono in ufficio e la sera con la famiglia e spesso mi perdo, mi servirebbe qualcuno che seguisse la parte promozionale!!!!!!!!!
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Per noi Self moltissimo. È la parte fondamentale e quella più difficile.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Essere umile e l’umiltà di accettare tutto in maniera costruttiva.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Il primo libro “un solo Istante” è molto autobiografico.
Il secondo “Combatti per Me” è una storia a sé, nata dalla mia fantasia, ma con un tocco di qualcosa che ho trascorso nel mio passato, della mia vita.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Il primo realissimi. Francesca sono io… e Gabriele… passo!!!
Nel secondo. Inventati. Però ammetto che Alyssa ha molto di me. Travis è Travis *___*
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La famiglia, ovviamente. E gli amici di sempre. E nel secondo molte lettrici, devo ammettere, chiedendo a gran voce un mio secondo libro!
36--Ultimo libro letto?
Non me lo ricordo!!! Ahahahahah ne leggo così tanti per le recensioni, che non mi ricordo, mi perdonate vero??
37-Che genere leggi?
Adoro i romanzi d’amore, leggo anche gialli e storici. Non mi piacciono i Fantasy e paranormal!!
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Guardo la copertina e poi la trama. Difficilmente mi fido del giudizio altrui. Tranne della mia migliore amica, che mi dice questo compralo che ti piace e questo no, che tanto lo chiuderesti dopo 10 pagine!
39-A quale autori non sai rinunciare?
Alla Hoover. A D’Annunzio. Ad Agatha Christie.
40- Di cosa hai paura?
Della solitudine.
41-Dove vorresti vivere?
In Norvegia e negli States
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Il mio hobby principale, perché non posso definirlo lavoro, è organizzare feste, in particolar modo matrimonio, infatti ho degli attestati e sono a tutti gli effetti una wadding planner.
Poi amo la pittura e tutto ciò che è home made. Amo cucinare, vale?
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Poter vivere solo di quello che amo. Scrivere.
44-Ti piacciono gli animali?
, ma non tutti!!!
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Certamente!
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Non lo so. Vivo la giornata, preferisco.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
“Il Piacere” di D’annunzio. L’amore visto agli inizi del ‘900 con uno straordinario modo di rapportarsi al sesso in quei tempi, l’amore studiato nei particolari, lo sfondo della mia città, come faccio a non amarlo.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
5/6 anni. Le favole di Natale. Ma il primo libro in assoluto “Piccole Donne” e subito dopo “Il piccolo Principe”
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
E’ appena uscito “Combatti per Me”, il primo volume di una duologia (forse trilogia) e nell’immediato sto scrivendo il secondo volume. Ho anche altri progetti, ma sono molto acerbi per il momento. “Combatti per Me” sta assorbendo tutto il mio tempo e le mie emozioni più profonde.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Siate più umili, perché con la cattiveria non si va da nessuna parte. Pensate a voi, e non a quello che vi circonda, non vi godreste lo spettacolo più bello: la vita.
E poi direi loro GRAZIE. Grazie per aver letto una parte di me, spero solo di non aver annoiato.


Grazie  a Erika per l'intervista!



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