Certamente, con molto piacere!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella
tua vita?
Sono da sempre un'informatica. Attualmente lavoro come Art
Director in un'agenzia web. E poi sono una mamma. Ho due figli ventenni e
bellissimi (sì lo so, ogni scarrafone etc. etc.) e un compagno che adoro. Da sempre sono un'appassionata lettrice,
tanto che la mia casa è stracolma di libri, per cui non ringrazierò mai
abbastanza l'inventore del Kindle! Oltre alla lettura amo moltissimo la musica,
il cinema e, avendone la possibilità, i viaggi.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Non ho un colore preferito, o perlomeno dipende da cosa
stiamo parlando. Mi spiego meglio: se si tratta di abiti certamente prediligo
l'azzurro in tutte le sue declinazioni, il verde acqua (ho gli occhi verdi) e
il nero. Se si tratta di arredamento amo i colori vivaci che trasmettono
positività e allegria, il giallo, il rosso e l'arancione ovviamente usati con
parsimonia. Nel mio lavoro, cioè nella progettazione di siti web, amo
moltissimo il nero e il grigio, ma non sempre i clienti sono completamente
d'accodo!
4-Tre aggettivi per descriverti
Determinata, puntigliosa, insicura.
5-Cosa dicono di te gli altri?
Bella domanda …. il mio datore di lavoro dice che sono
“sanguigna” e “malinconica”, cioè che mi butto con entusiasmo nelle cose, ma
allo stesso tempo cerco di valutarne le conseguenze. La mia amica di più vecchia data mi
rimprovera spesso di non farmi sentire abbastanza. Sicuramente le persone che
coordino al lavoro mi rimproverano di essere molto esigente e rompiscatole. Il
mio compagno dice che sono dolce, affettuosa, pacata, professionale,
pragmatica.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Sono due e sono, prevedibilmente, i giorni in cui sono nati
i miei figli.
7-Una cosa che ti rende felice?
Mi basta davvero poco
per essere felice …. un pezzo musicale che mi emoziona, un bel film
visto e poi commentato con il mio compagno, una buona cena a base di sushi o
leggere negli occhi dei mei figli la soddisfazione per qualcosa che sono
riusciti a realizzare.
8-Tre persone che stimi?
Se devo rispondere d'impulso, a parte le riposte ovvie (il
mio compagno, mio padre) e se per stima si intende ammirazione direi Steve
Jobs, David Foster Wallace e Nina Simone. In campi diversi sono stati tre
persone di vero genio, con un talento traboccante e visionario.
9-Sei mai stato deluso/a?
Sì, ovviamente, dagli altri e spesso anche da me stessa.
Sono piuttosto intransigente e faccio fatica a perdonarmi.
10-Hai tatuaggi?
No e anche se mi piacciono non ho mai pensato seriamente di
farne, un po' per la paura del dolore e un po' perchè sono decisamente troppo
definitivi.
11-Cos’è per te la
scrittura?
Un modo per canalizzare la mia creatìvità e per esprimerla
in modo naturale e senza sforzi. Il tempo che le dedico mi gratifica e, anche
se sono ancora ben lontana dal poter raggiungere questo obiettivo, vorrei che
diventasse la mia occupazione principale.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Ho dei modelli molto molto alti, a cui ovviamente non potrò mai avvicinarmi neppure
lontanamente. Virginia Woolf, per la
prosa elegante e la sua capacità
di introspezione. David Foster Wallace, per il suo modo di scrivere complicato
e tortuoso, ma incredibilmente eccitante e la sua straordinaria capacità
immaginifica. Alice Munro, per la prosa cristallina e sobria e la commovente
verità dei suoi personaggi.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di giorno perlopiù.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Rifletto, ma poi il più delle volte scrivo d'impulso.
15-Scrivi a mano o al computer?
Su un tablet.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Circa un anno fa.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
In realtà non ricordo che fosse una delle mie massime
aspirazioni. Credo che allora desiderassi più che altro fare il veterinario, ma
poi, come spesso accade, ho fatto
tutt'altro.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
Lo vorrei davvero tanto e mi sto impegnando a fondo per
raggiungere questo risultato, ma, come ho detto, ne sono ancora ben lontana.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se si poi la
segui?
A volte la preparo, ma se ho imparato una cosa di me stessa
scrittrice, è che per quanto io possa elucubrare e pianificare, il più delle
volte quando comincio a scrivere seguo l'impulso.
20-Scrivi in ordine cronologico?
A volte sì, altre no. L'irresistibile irragionevolezza dell'amore
è una vicenda lineare narrata in ordine cronologico. Il libro che sto scrivendo
ora (Black Wizard - più forte del tempo), no, è più che altro un rimbalzare tra
presente e passato.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
In genere scrivo in camera mia a un piccolo tavolino. Ma
quest'estate ho scoperto che sono in grado di scrivere perfettamente anche al
mare sotto l'ombrellone.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
“L'irresistibile irragionevolezza dell'amore”, che penso si
possa definire un romance contemporaneo,
è una vicenda narrata a due voci. Greta sta vivendo un momento dolorosamente
delicato del suo matrimonio. Il rapporto col marito si è nel tempo inaridito e
svuotato di significato, fino ad arrivare a costituire per lei solo una sempre
meno tollerabile abitudine a cui rimane
attaccata per senso del dovere e forse
per l'incapacità di immaginare una via d'uscita. Sveva è delusa e apatica a
causa della fine della sua prima storia d'amore importante con un compagno di
scuola. Entrambe faranno un incontro importante che le spingerà su sentieri
inesplorati. Tancredi, un affascinante professore di matematica, accompagnerà
Sveva nella scoperta di una sensualità più matura ed appagante. Lorenzo,
giovane dj, farà riscoprire a Greta l'entusiasmo di un rapporto vivo e
passionale. Ma, come sempre succede, l'irresistibile irragionevolezza
dell'amore mischierà beffardamente le
carte.
Invece il libro a cui sto lavorando, “Black Wizard”, è un
romanzo con una connotazione più fantasy. La protagonista, Jade, è immortale,
invulnerabile al tempo e alle sue ingiurie. La sua vicenda si snoda dalla
campagna della Loira del 1700 fino alla Firenze di oggi. Nel corso dei secoli dovrà confrontarsi con
un nemico pericoloso e implacabile e con
un destino che la porterà ad amare un unico uomo che ritroverà e perderà
drammaticamente più volte.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Sono auto pubblicati.
24-Cosa pensi dei self?
Che è una grandissima opportunità che va sfruttata con
professionalità e determinazione.
25-Cosa pensi di
chi paga per farsi pubblicare?
Io non lo farei mai e sconsiglio chiunque a farlo, in
quanto sono convinta che siano soldi buttati via.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Immagino che avere delle conoscenze o, forse ancor di più,
essere famosi (penso ad esempio a comici
o attori) sia molto importante. Poi se si è davvero bravi e si ha molta fortuna
magari ci si può arrivare comunque. Personalmente non credo che avrei mai
cominciato a scrivere se l'unica strada possibile per la pubblicazione fosse
ancora quella di inviare il proprio manoscritto alle Case Editrici nella
speranza di essere notata da qualcuno.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
Non sono particolarmente amante dei social network, ma, di
fatto, è impossibile prescinderne. Se sono molto restia a pubblicare fatti
personali su FB e a condividere ogni piccolo insignificante momento della mia
vita, non critico chi lo fa e comunque è sicuramente un buon mezzo per farsi
pubblicità che cerco di utilizzare cogliendone le indubbie opportunità.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Diciamo che sto cercando di costruirlo. Ad esempio
iscrivendomi e partecipando attivamente a molti gruppi su FB che si occupano di
lettura/scrittura e curando la mia pagina autore su Goodreads, oltre a
pubblicare stralci del nuovo romanzo su Wattpad.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Sicuramente dall'alto della mia pressochè totale
inesperienza, valuterei con molta attenzione quanto mi viene proposto.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Al di là del fatto che si tratta per me di una esperienza
nuova e di un campo difficile nel quale sto cercando per quanto possibile di
formarmi per agire in modo efficace, è sicuramente il tempo il fattore
cruciale. Lavorando a tempo pieno e passando mediamente 10 ore ogni giorno fuori casa, il tempo da dedicare
settimanalmente alla promozione e alla
scrittura sono poche e concentrate perlopiù nel fine settimana.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Direi che ha un'importanza cruciale. Poi è ovvio che il
libro debba essere valido, ma senza pubblicità non si arriva da nessuna parte.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Di essere determinato e soprattutto perseverante.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Ne “L'irresistibile irragionevolezza dell'amore” c'è
sicuramente qualcosa di me e del mio percorso di vita, pur non trattandosi di
una vicenda autobiografica. Il libro tratta di vicende comuni a molte di noi e
di sentimenti in cui ogni donna può identificarsi. Per Black Wizard invece ho tratto ispirazione
dal mio lato avventuroso, provando a immaginare una donna forte, volitiva e
molto istintiva.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Assolutamente inventati.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Il mio compagno in primis, che mi ha anche aiutata
attivamente nell'editing finale e poi i miei figli che, nonostante non lo
ammetterebbero nemmeno sotto tortura, mi sembrano tutto sommato orgogliosi di
avere una madre con velleità di scrittrice.
36--Ultimo libro letto?
Sto leggendo “Mobili di famiglia” di Alice Munro, un'ampia
raccolta di suoi racconti.
37-Che genere leggi?
Narrativa in generale, anche gialli (adoro Fred Vargas e il
suo commissario Adamsberg) e poi manuali di scrittura creativa.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
La copertina è un fattore importante, è quella cosa che ti
convince a soffermarti su un libro piuttosto che su un altro. Poi la sinossi
che deve intrigarmi. A scatola chiusa solo pochi autori a cui sono affezionata
e che conosco bene.
39-A quali autori non sai rinunciare?
Come dicevo ho letto praticamente tutto di David Foster
Wallace. Poi credo di aver letto praticamente tutto di Chuck Palahniuk che però ultimamente mi
ha lasciata un po' perplessa. Sicuramente Fred Vargas e la Munro. E poi Daniel
Pennac e Jonathan Franzen.
40- Di cosa
hai paura?
Delle malattie e dell'acqua profonda.
41-Dove vorresti vivere?
Vorrei essere una nomade digitale. Spostarmi spesso e
gestire la mia attività di scrittrice in giro per il mondo. E poi vorrei una
casetta, piccola, modesta, in Maremma, così da essere in campagna, ma anche
vicino al mare, dove rifugiarmi quando fossi stanca di peregrinazioni.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Amo la musica e, di quando in quando, anche la cucina mi
appassiona.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Sicuramente vedere i miei figli realizzati. Oltre a questo,
potermi permettere di rinunciare al mio impiego e vivere solo di scrittura.
44-Ti piacciono gli animali?
Sì, molto. Se penso ad un animale domestico mi immagino più
con un gatto che con un cane. Ho avuto una gatta siamese in passato e l'ho
amata molto. Recentemente però mi sono innamorata dei Jack Russell. La loro
vivacità e simpatia mi hanno conquistata.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
No, sono troppo razionale.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Vecchia ahimè, ma spero ancora ben lucida e in buona salute
con il mio compagno.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
“Infinite Jest” di David Foster Wallace. Un capolavoro
assoluto, un'opera immensa in cui
l'autore dà sfoggio di tutte le sue capacità pirotecniche e del suo
virtuosismo, ma anche della sua profonda umanità. Un'opera tortuosa e
affascinante, incredibilmente colta e densa, intelligente e ironica che
stigmatizza e precorre molti dei “vezzi” e delle aberrazioni del nostro tempo.
Da leggere e da rileggere. Consigliato a tutti, ma non a chi ha bisogno di una
trama lineare e di un lieto fine.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Immagino a sei anni. Non ricordo il mio primo libro, ma so
di aver amato molto i libri di Astrid Lindgren, sia “Pippi Calzelunghe”, che
“Emil” che “Calle Blomkvist” e poi tutti
i libri di Louisa May Alcott, da “Piccole donne” a “Piccoli uomini” e “Piccole
donne crescono” e i “I ragazzi di Jo”.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sì, quello che sto scrivendo “Black Wizard – Più forte del
tempo”, che spero di finire entro l'anno.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Non saprei, certamente io non mi prendo sul serio per cui
non fatelo nemmeno voi! ;))
Grazie a Chiara per l'intervista!