1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti
del tu?
Mi pare ovvio.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella
tua vita?
Questa sì che è una
bella domanda… Sono una ragazza che vive in un tranquillo paesino nel cuore dell’Abruzzo.
Mi sono laureata in giurisprudenza e ho conseguito un master in Informatica
Giuridica. Sono sposata e lavoro come impiegata in un centro commerciale. Le
due cose che amo di più nella vita sono viaggiare e leggere (anche questo in
fondo è un modo per viaggiare, anche se solo con la mente).
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Dovendo scegliere,
direi il blu. È impenetrabile, profondo, misterioso.
4-Tre aggettivi per descriverti
Testarda, un po’
folle, innamorata.
5-Cosa dicono di te gli altri?
Non saprei… proviamo
a chiederlo agli altri.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Quello che non ho
ancora vissuto, come direbbe Hikmet.
7-Una cosa che ti rende felice?
A parte la
cioccolata?! Scherzi a parte, la cosa che mi rende davvero felice è l’affetto
della mia famiglia. Credo che non ci sia niente di meglio al mondo
dell’abbraccio di una mamma, del pizzicotto di un padre o della complicità di
un fratello.
8-Tre persone che stimi?
Devo buttarne giù tre
a caso tipo Mandela, Gandhi e Madre Teresa oppure posso rispondere
sinceramente? Credo che ci siano più di tre persone accanto a me che meritino
tutta la mia stima, ma non è questa la sede per “lodarli”.
9-Sei mai stato deluso/a?
E chi non lo è mai
stato?
10-Hai tatuaggi?
Uno, piccolino,
disegnato da me.
11-Cos’è per te la scrittura?
È un modo per evadere
dalla realtà. Quando scrivo non sono più Claudia, ma posso essere chi voglio,
posso fare di tutto. Ecco, posso affermare con assoluta certezza che la
scrittura è libertà.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Mi piace scrivere
cose leggere, spiritose, romantiche quindi non posso non ispirarmi ad autrici
come Sophie Kinsella, Anna Premoli, Candace Bushnell o Helen Fielding
(ricordate Bridget Jones?).
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Dipende. Preferibilmente di giorno, ma può capitare di
fare le ore piccole se sono particolarmente ispirata.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Impulsiva. Molto
impulsiva. Non mi piace rimuginare troppo su un concetto o una frase perché
rischio di rovinarli.
15-Scrivi a mano o al computer?
Se mi viene un’idea
volante scrivo a mano, ma per lo più il mio compagno è un vecchio pc.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Se parliamo del primo
libro edito, circa due anni fa. Alcuni abbozzi di romanzo (rimasti
rigorosamente nascosti in soffitta) risalgono invece ai tempi delle superiori.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
In realtà volevo fare
il magistrato, ma crescendo i miei gusti sono un po’ cambiati.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
Lo spero, anche se mi
rendo conto che la mia è un’utopia.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la
segui?
Niente scaletta.
Parto da un’idea e la sviluppo. Mi lascio guidare dal mio istinto e la storia
viene fuori da sé.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Sì, riesco a
sviluppare meglio l’intreccio in questo modo. Inoltre, non amo molto i continui
feedback, ma è una questione di gusti.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Il divano della mia
casa. Mi acciambello come un gatto e do il via libera alle emozioni.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Il mio romanzo si intitola “Europrogettamore”.
Non lasciatevi ingannare da questa parola astrusa, in realtà si tratta di una
storia d’amore avvicente, frizzante e che vi farà venir voglia di viaggiare. La
protagonista è Vicky, una ventisettenne come tante altre. Vive una vita
tranquilla e normalissima fino a quando non
ha la possibilità di fare un Erasmus a Bruxelles. In questa città così ricca di
vita, di luci e di locali, comincerà a lavorare presso lo studio di un
terribile avvocato. E tra i grigi palazzi delle Istituzioni Europee troverà
qualcuno che le sconvolgerà l’intera esistenza.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Europrogettamore è
stato pubblicato lo scorso anno dalla casa editrice Edizioni Leucotea.
24-Cosa pensi dei self?
Personalmente non
approvo molto il self-publishing. Capisco che questa può sembrare un’affermazione
un po’ pesante se non addirittura altezzosa, ma è una scelta del tutto
individuale e non critico chi, invece, sceglie di seguire quella strada. Al
giorno d’oggi è difficilissimo entrare nel mondo dell’editoria, ma non per
questo bisogna scoraggiarsi. Io ho provato e, forse per fortuna o forse un po’
anche per bravura, ho trovato una CE a cui sono piaciuta e che ha deciso di
pubblicarmi. Credo che ci sia una soddisfazione maggiore, o comunque diversa,
quando il proprio lavoro è riconosciuto e apprezzato da altri. In fondo, non
dobbiamo dimenticare che una CE sta scommettendo su di noi nel momento in cui
decide di pubblicare una nostra opera, investendoci tempo, denaro ed energie.
25-Cosa pensi di
chi paga per farsi pubblicare?
Io non lo farei. In
fondo se piaci dovrebbero essere loro a pagare te, o no?
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Non saprei dirlo,
quando pubblicherò con una grande CE vi farò sapere.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
I social network mi
divertono, sono un passatempo. Forse li sfrutto anche poco perché mi rendo
conto che al giorno d’oggi possono offrire un bel bacino d’utenza. Insomma, per
garantirsi un po’ di visibilità bisogna sapersi vendere bene e i social sono
uno dei migliori negozi in circolazione, anche se da soli, chiaramente, non
sono sufficienti.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Li adoro e mi
spaventano al tempo stesso. Sono loro la cartina al tornasole per qualsiasi
scrittore. Posso assicurare che non è per nulla semplice buttarsi e darsi in
pasto ai leoni (passatemi l’espressione). Il lettore ti giudica, ti critica e
ti consiglia. Ma al tempo stesso, non c’è soddisfazione maggiore che sentire un
complimento sincero sul proprio lavoro.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
A primo impatto direi
di sì. Non sono contraria alle modifiche, se costruttive. Chiaramente la mia
personalità deve rimanere all’interno dell’opera, non può essere del tutto
snaturata.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Purtroppo quando
passa il boom iniziale, c’è un fisiologico calo dell’interesse da parte del
pubblico. La difficoltà maggiore sta nel trovare sempre nuove piazze e nuovi
modi per farsi pubblicità, per cercare di attirare nuovi lettori.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Un libro, anche se
ben scritto, non si tiene a galla da solo, quindi la promozione è FONDAMENTALE.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Di non arrendersi
mai. Impegnatevi, buttatevi, non abbiate paura e non scoraggiatevi di fronte al
primo rifiuto (o ad una mancata risposta). Potete far leggere il vostro romanzo
ad una persona di fiducia, a patto che sia sincera con voi e se pensate che sia
uscito fuori qualcosa di buono, allora siate ostinati e ambiziosi e, prima o
poi, il vostro lavoro sarà ripagato.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La storia in sé è
inventata, solo lontanamente ispirata alla mia esperienza Erasmus.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Alcuni sono
inventati, altri sono la caricatura di persone che mi sono vicine. La
protagonista, invece, riprende molto il mio carattere.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
I miei genitori, i
miei amici e mio marito. Non a caso il romanzo è dedicato proprio a loro.
36--Ultimo libro letto?
“Smitt & Wesson”
di Alessandro Baricco.
37-Che genere leggi?
Divoro i romanzi
d’amore. Specialmente quelli che finiscono male…
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
Di solito dalla
trama, ma ci sono alcuni autori che compro ad occhi chiusi perché per me sono
una garanzia.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Alla Austen o alle
sorelle Brontë, ma amo molto anche la Allende e la Yoshimoto…
tutte donne ora che ci penso.
40- Di cosa hai paura?
Di non poter
scegliere.
41-Dove vorresti vivere?
In giro per il mondo.
Non mi piacerebbe stare sempre fissa in un posto, ma vorrei poter scoprire
sempre qualcosa di nuovo.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Viaggiare (per chi
ancora non lo avesse capito), leggere e recensire ristoranti (può essere
considerato un hobby?!)
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Veder tradotti i miei
libri in tutto il mondo, of course.
44-Ti piacciono gli animali?
Li adoro. Ho avuto
uno zoo nel corso degli anni: cani, gatti, tartarughe, peschi rossi, papere,
ricci, rondini, ecc.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Li trovo divertenti,
non reali.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Seduta su un divano,
davanti a un pc, in un attico a Manhattan, mentre preparo gli ultimi dettagli
per la conferenza stampa dedicata al mio ultimo romanzo.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Anna Karenina di
Tolstoj. Mi chiedo come si possa non amare questo libro. La storia narrata è
struggente e appassionante, lei è una donna così forte, complessa e sola. A
volte credo che non siamo noi ad appassionarci a un libro, ma che sia il libro
a sceglierci.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Alle elementari con
Pippi Calzelunghe.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Work in progress… ci
saranno presto novità per i miei lettori.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Non prendetevi mai troppo
sul serio e, soprattutto, divertitevi. La vita è così breve, non sprecate il
vostro tempo.
Grazie a Claudia per l'intervista!
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