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mercoledì 8 febbraio 2017

Irene Milani [INTERVISTA: 50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certo,  molto volentieri!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Innanzitutto sono Irene, lettrice e scrittrice, ma sono anche mamma di due bambini, moglie e insegnante alle scuole medie. Nella vita mi piace il mio lavoro, passare del tempo con la mia famiglia e leggere, leggere leggere.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te? Amo i colori sui toni del celeste o del lilla in tutte le sfumature: credo che riflettano la mia indole riflessiva e dolce,  romantica come le storie che scrivo.
4-Tre aggettivi per descriverti Empatica, ironica e golosa!!
5-Come dicono di te gli altri? Gli altri mi vedono come una persona che, dopo aver superato la diffidenza iniziale, dimostra tutta la sua disponibilità  e capacità organizzativa.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Il matrimonio e la nascita dei figli sicuramente ma sono state date “programmate”. Invece l’emozione nel ricevere la mail dalla casa editrice in cui leggi che vogliono pubblicare il tuo romanzo è una sorpresa indescrivibile.
7-Una cosa che ti rende felice? Mi rende felice quando qualcuno che ha letto i miei libri mi racconta di aver provato delle emozioni, di essersi immedesimato nella storia. Per me è una grandissima soddisfazione.
8-Tre persone che stimi? Citarne tre è difficile, rischio di dimenticare qualcuno quindi resto nel campo della cultura così non faccio torto ad amici o parenti. Stimo tantissimo Michela Murgia e il “collega professore” Alessandro D’Avenia. Poi anche se non è uno scrittore vero e proprio vorrei citare Gino Strada: avere un decimo della sua forza e del suo coraggio sarebbe un bel traguardo.
9-Sei mai stato deluso/a? C’è qualcuno che non lo è mai stato? Beato lui. Io purtroppo nella vita ho ricevuto alcune cocenti delusioni da persone a cui ero molto legata e, alcune di queste storie, sono confluite anche nei miei romanzi.
10-Hai tatuaggi? Nessuno, ma non perché sia contraria: fino ad oggi non ho mai trovato un soggetto che mi convincesse fino in fondo.
11-Cos’è per te la  scrittura?
La scrittura è innanzitutto un piacere, poi ho scoperto anche una valenza terapeutica: uno sfogo per le emozioni, gioie e dolori della vita quotidiana.
12- A quali scrittori ti ispiri? Mi piace molto come scrive Michela Murgia: ha un modo incredibile di raccontare e descrivere le vicende nei suoi libri. Poi mi sono appassionata ai libri di Ken Follett, soprattutto quelli in cui vengono ricostruiti periodi storici lontani da noi.

13-Quando scrivi di notte o di giorno? Purtroppo ultimamente ho poco tempo sia di giorno che di notte, o meglio tra famiglia e figli durante la giornata sono molto impegnata e la sera sono troppo stanca. Quando riesco a ritagliarmi un po’ di tempo da dedicare alla mia passione lo faccio la sera, dopo cena.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva? Assolutamente impulsiva: scrivo di getto e poi è quasi impossibile per me cambiare qualcosa rispetto alla prima stesura. Correggo, rileggo ma l’impianto difficilmente viene stravolto.
15-Scrivi a mano o al computer? Solo una volta ho provato a scrivere a mano ma mi risulta difficile. Per me la situazione ideale è portatile sulle ginocchia, pagina bianca e via… liberare l’immaginazione e riempire la pagina riga dopo riga.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro? Ho iniziato a scrivere piuttosto tardi, circa una decina di anni fa. Non credevo di riuscire a buttar giù più di una paginetta invece è diventato un romanzo di circa duecento cartelle che attualmente giace in un cassetto in attesa di una bella revisione e di un editore che voglia dargli una possibilità.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice? Non ci ho mai pensato e, a dire la verità, anche dopo cinque libri pubblicati non ho ancora iniziato a sentirmi davvero una scrittrice.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro? Per fortuna ho già un lavoro stabile e sicuro, però mi piacerebbe continuare a scrivere e a pubblicare le mie storie.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui? Non scrivo mai la scaletta anzi a volte capita che siano i personaggi a prendere vita e a decidere autonomamente come deve andare avanti la storia.
20-Scrivi in ordine cronologico? In genere sì, anche se a volte uso flashback o anticipazioni.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere? Mi piace molto stare sul divano, col pc sulle ginocchia.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro? Al momento ho pubblicato quattro romanzi e due spin off. I primi due “Il ritratto” e “Attesa”  fanno parte di una saga di quattro, due dei quali non ancora pubblicati,  in cui si raccontano le vicende di Isolde e Tristan due ventenni trentini che devono affrontare i fantasmi del recente passato italiano e delle loro famiglie per poter vivere il loro amore. Ho pubblicato poi “Non puoi comprarmi” e “Ho provato a dimenticarti”, due romanzi autoconclusivi, che hanno come protagoniste due donne con storie differenti ma entrambe accomunate dalla ricerca del vero amore e del loro posto nel mondo. Infine ci sono i due spin off: uno legato alle vicende de “Il ritratto” l’altro è il sequel natalizio di “Non puoi comprarmi”.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi? Tutti i miei libri sono editi da case editrici non a pagamento.
24-Cosa pensi dei self? Per quanto riguarda il self personalmente non lo farei ma posso anche pensare che qualcuno preferisca non passare dalle case editrici per vari motivi o in seguito ai numerosi rifiuti.
Nel caso di chi pubblica a pagamento sono un po’ più drastica: non credo si debba cedere a queste offerte. Se il libro è valido prima o poi qualcuno se ne accorge. Piuttosto allora è meglio auto pubblicarsi.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze? Non saprei. Voglio sperare che tutti possano avere le stesse chance di successo (a parità di qualità del libro ovviamente). Immagino però che usando i canali giusti si possa raggiungere l’obiettivo più velocemente.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia? Se devo essere sincera non li amo molto. Ho aperto il profilo face book inizialmente solo per promuovere il mio primo romanzo. Ora cerco di sfruttare le grandi possibilità che offrono senza lasciarmi distrarre troppo… a volte sono una vera perdita di tempo che invece potrei dedicare alla scrittura. Però mi hanno anche permesso di ricontattare persone che non vedevo e sentivo da tempo.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori? La maggior parte delle persone che leggono i miei libri sono amici o conoscenti. Ho avuto anche la fortuna però di essere contattata da persone sconosciute che mi facevano complimenti per i miei romanzi.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti? Devo dire che una cosa simile mi è capitata per il mio ultimo romanzo: io avevo in mente una storia con una certa conclusione però ho deciso di fidarmi della casa editrice (che però non è una BIG in senso stretto) e di modificare l’impianto della storia per provare a raggiungere un pubblico più ampio.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro? Ho pubblicato con tre case editrici differenti e con ognuna ho trovato dei punti di forza e di debolezza: per un autore esordiente è difficile uscire dal giro di amici e parenti prima e successivamente da quello dei blog e gruppi facebook. Ancora non ho ben capito come riuscire a raggiungere anche lettori lontani dai social network o dalle conoscenze: forse se le librerie dessero spazio anche agli scrittori non famosi forse avremmo più chance.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro? Credo sia fondamentale anche se non saprei dire quali siano le strategie migliori: presentazioni, spam  a tutto spiano, collaborazioni con blog… io provo un po’ di tutto sperando di raggiungere un po’ di visibilità.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura? L’unica cosa è: crederci. Il resto viene da se: se uno è convinto poi trova il modo per raggiungere i propri obiettivi.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto? In genere le mie storie nascono da immagini e sensazioni particolari: mi vengono in mente delle scene da cui poi parte tutta la vicenda.
34- I personaggi sono reali o inventati? I personaggi sono inventati anche se a volte presentano caratteri autobiografici o di persone reali.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura? Inizialmente in famiglia non ho trovato un grande sostegno: ho avuto però la fortuna di incontrare alcune colleghe che mi hanno spronato a inviare i manoscritti alle case editrici e, una volta pubblicati i romanzi, mi hanno incoraggiata a non mollare e a continuare a scrivere.
36--Ultimo libro letto? Ultimamente sto leggendo sia in cartaceo che in digitale quindi ho letto contemporaneamente “L’estate che conobbi il Che” di Garlando e “Io prima di te”.
37-Che genere leggi? Adoro i romanzi storici in cui sono presenti storie d’amore.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.? In genere vado per generi o autori, oppure mi faccio consigliare da amiche o in biblioteca.
39-A quale autori non sai rinunciare? Non ho autori di cui sono fedelissima, però di alcuni come Follett, la Murgia o altri di cui ho letto qualcosa che mi è piaciuto di solito tendo a leggere più di un libro.
40- Di cosa hai paura?
A livello conscio non ho grandi paure, credo però di avere timore dei fallimenti e di deludere le persone a cui tengo.
41-Dove vorresti vivere? Il mio sogno è di trasferirmi in Canada o comunque in un paese freddo, come quelli del nord Europa.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura? No, anche perché non ho molto tempo libero. Prima di tutto leggo molto, poi quando ho l’ispirazione mi cimento anche con la scrittura.
43-Qual è il tuo sogno più grande? Mi piacerebbe tanto che le vicende di Tristan e Isolde diventassero un film, non tanto per il successo che potrebbe derivarne; più che altro per dare un volto ai miei personaggi.
44-Ti piacciono gli animali? Si, i miei preferiti sono i gatti.
45-Credi nella magia e nel paranormale? Non ci credo però a volte scopro coincidenze davvero strane come il fatto che la ragazza che compare nella copertina del mio primo romanzo (foto scelta dall’editore) fino a pochi anni fa abitava nel piccolo paese in cui mi sono trasferita dopo essermi sposata.
46-Come ti immagini tra vent'anni? Sarò una “vecchia” professoressa di italiano con tanti romanzi pubblicati.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè? I pilastri della terra di Ken Follett per la ricostruzione storica del mondo delle cattedrali che fa da sfondo all’intreccio di più vicende d’amore, d’odio.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro? Credo di aver iniziato a sei anni, il libro proprio non me lo ricordo! Però so che a Natale chiedevo libri già da piccola. Piccole donne è uno di quelli che ricordo con più affetto.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto? A gennaio dovrebbe uscire “Metamorfosi” terzo capitolo delle vicende di Tristan e Isolde. Poi ho inviato due manoscritti in valutazione e attendo notizie.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista? Non so se sono una fonte autorevole per dare consigli ad altri autori: posso solo dire di continuare a scrivere e a leggere.

Grazie a Irene per l'intervista!




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