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mercoledì 1 marzo 2017

Francesca Angelinelli [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]


1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi per l’opportunità. Diamoci senz’altro del tu.

2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono Francesca, ho… no, dopo una certa età gli anni non si dicono più. Sono un’educatrice cinofila, vivo con mio marito e i nostri tre cani. E sono appassionata d’oriente e di Giappone in particolare. Per qualche anno ho praticato kyudo, il tiro con l’arco giapponese, ma ho dovuto interrompere per problemi a un braccio. Sono una grandissima amante di manga e anime. E la mia autrice giapponese preferita (di romanzi) è Banana Yoshimoto. Adoro anche il cinema cinese di arti marziali, specialmente il genere wuxia, tipo La tigre e il dragone, per capirci.

3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il mio colore preferito è il rosa, ma in realtà è tutta una tattica per confondere l’avversario, perché mi vede carina e coccolosa, ma invece…

4-Tre aggettivi per descriverti 
Determinata, sognatrice, romantica.

5-Come dicono di te gli altri?
Prevaricatrice, poco accomodante, testarda… la signorina Rottermeir

6-Il giorno più bello della tua vita? 
Eh, quando mi sono sposata. O forse quando è arrivato il nostro primo cane? O quando siamo andati a prendere la seconda? E se fosse quando è arrivata l’ultima cagnolina? 
Ma che domande difficili che fate!

7-Una cosa che ti rende felice? 
Uscire nel bosco con i miei cani

8-Tre persone che stimi? 
Alcuni docenti di cinofilia che ho incontrato nel mio percorso.

9-Sei mai stato deluso/a? 
Un milione di volte.

10-Hai tatuaggi? 
No 

11-Cos’è per te la  scrittura?
Una passione

12- A quali scrittori ti ispiri?
Shikibu Murasaki, che è un’autrice della narrativa classica giapponese, autrice del primo romanzo al mondo, il Genji Monogatari.
Lev Tolstoj. Sognavo di scrivere Guerra e Pace, ma l’ha fatto prima lui.
Marion Zimmer Bradley, per aver saputo credere sempre nei giovani autori.

13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di mattina.

14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Riflessiva, io pianifico tutto.

15-Scrivi a mano o al computer?
Pc

16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Aspettate: libro o racconto? Perché se parliamo di racconti andiamo molto indietro, tipo le elementari. Se invece parliamo di romanzi… ero all’università (studiavo archeologia).

17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Certo! Ma poi ho capito che non ci si campa.

18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Non per me, non ho abbastanza faccia tosta e pelo sullo stomaco.

19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
La preparo, la distruggo, la riscrivo, la modifico ancora e poi la seguo.

20-Scrivi in ordine cronologico?
Dipende dalla storia.

21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Il mio lettone, con i cani tutti attorno.

22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Quanto spazio posso occupare?
Farò un riassunto, sono 10 anni che pubblico e per lo più mi sono dedicata al fantasy orientale. Ho iniziato pubblicando un romanzo, Chariza. Il soffio del vento, che sono riuscita a rieditare e a pubblicare come self in una nuova bellissima edizione.
Negli anni però ho sperimentato anche altri genere del fantastico, ho scritto di vampiri, di lupi mannari, di streghe… lo scorso anno è uscito il mio primo romanzo rivolto a un pubblico più giovane, Dream. Il sogno delle fate, che fa parte di una trilogia tutt’ora in opera.
L’ultimo lavoro pubblicato, tra i miei preferiti in assoluto, è Shinigami&Cupcake, uno urban fantasy/paranormal romance ambientato nella Tokyo contemporanea e ispirato all’universo manga (che adoro!). È la storia di una giovane pasticcera che ha la capacità di vedere i fantasmi e, una volta trasferitasi a Tokyo, si troverà coinvolta in una serie di eventi che… leggetelo e lo scoprirete!

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Alcuni self e altri editi da case editrici. Sono state scelte diverse, fatte in base al singolo testo che avevo completato.
Ad esempio, la serie di Chariza era stata pubblicata nel 2007 da un piccolo editore, un’edizione brutta: ho preferito gestire io la nuova versione, perché ci tenevo e sapevo che per qualsiasi editore sarebbe stato un lavoro molto complesso. Infatti, non immaginate quanti “bello, ma…” ho ricevuto in 10 anni dalle case editrici.
L’ultimo lavoro, Shinigami&Cupcake, invece l’ho affidato alla Genesis Publishing, con cui avevo già collaborato, perché sono molto seri ed essendo un volume unico sapevo che affidandolo a loro avrei fatto la scelta più giusta.

24-Cosa pensi dei self?
Che sono una fucina di talenti, ma anche un ammasso di narrativa informe. Bisogna saper cercare nel mare dei self, perché ci sono delle cose molto belle.

25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Io una volta l’ho fatto, erano altri tempi, il mondo editoriale era diverso, c’erano meno possibilità. Ora non lo rifarei, ora c’è l’alternativa del self, che è molto più vantaggiosa.

26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Ahahahahaha… domanda di riserva?
No, vabbè… torniamo seri. Io di gente che ci è arrivata per meriti personali ne conosco poca e sono tutte persone che hanno fatto la gavetta per anni. Io non sono una di quelle che si straccia le vesti per arrivare alla grande CE. Anche perché ho visto cose molto brutte edite da grandissime CE e cose molto belle messe su Amazon da self. Io cerco la qualità come lettrice e sono una che legge molto italiano, per cui tutto il mondo delle grandi CE mi interessa poco.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Non li amo in modo particolare, ma li uso. Sono croce e delizia.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Premesso che non capiterà mai, credo che non sarei disponibile. Ci sono in giro così tanti romanzi inediti di altrettanti autori che, se volessero qualcosa di diverso, gli basterebbe volgere lo sguardo altrove.

30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Arrivare ai lettori. Ci sono moltissimi romanzi pubblicati ogni giorno, grazie anche al mondo self, e quindi la lotta è sempre più ardua per far sapere al lettore che ci sei anche tu. Poi io ho rinunciato da tempo alle presentazioni dal vivo e alle fiere, per cui ho qualche difficoltà in più. Ma, dopotutto, va bene così, perché chi, alla fine, arriva a leggermi e a conoscermi, in genere, apprezza e mi segue. Pochi, ma buoni, insomma.

28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Buono, come dicevo mi è capitato spesso che coloro che hanno scoperto i miei romanzi poi mi abbiano seguita libro dopo libro. Penso che questo sia accaduto perché hanno sentito la sincerità di quello che scrivo e io ho sempre percepito la sincerità delle loro recensioni, anche quando hanno mosso delle critiche.

31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
La promozione è fondamentale, devi far sapere che ci sei, altrimenti è come se il libro non fosse mai uscito. Poi bisogna intendersi su cosa vuol dire successo. Se successo sono le recensione su Amazon… ah, allora cerco anche io qualcuno che mi spieghi come fare. Se per successo intendiamo le vendite… la verità è che solo le grandi CE, proprio per la forza delle loro promozioni, possono spostare grandi masse di lettori e convincerli all’acquisto di un romanzo nuovo. Se invece intendiamo il gradimento del pubblico… beh, evviva il passaparola! Che per me è ancora un buon sistema per fare promozione. Ma io sono vecchia scuola…

32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di farlo per passione, senza aspettarsi nulla di più del piacere dello scrivere.

33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Shinigami&Cupcake nasce, come altri miei testi, dal mio amore per l’estremo oriente e il Giappone in particolare, ma, a differenza di altri miei romanzi, questo è anche un omaggio all’universo anime&manga che seguo ormai da tantissimi anni. In questa storia c’è tutta la mia voglia di vedere un’altra serie anime, di leggere un nuovo manga, di essere portata di nuovo in quel mondo.
Oltretutto, con questo romanzo ho rivalutato una città (Tokyo) che, in un ipotetico viaggio in Giappone, prima avrei snobbato in favore di luoghi più storici, come Kyoto. E per questo devo ringraziare anche tanto un’amica che è stata a Tokyo per studio e ha condiviso con me la sua esperienza con racconti e foto.

34- I personaggi sono reali o inventati?
Sono inventati, ma Minami ha qualcosa delle mie amiche giapponesi.

35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Beh, la mia amica Chiara, che mi ha raccontato del suo periodo in Giappone e ha realizzato per me i cupcake dello Shinigami (buonissimi!).
Poi Stefania Siano che ha scritto la prefazione, ma soprattutto ha letto il libro mentre veniva scritto, offrendomi tutto il suo sostegno morale.
Poi la mia super editor Valentina Camarda, senza la quale non pubblicherei più nemmeno due pagine.
Valentina Benini, la creatrice della splendida cover.
E mio marito, che ha lavorato sulle illustrazioni interne del libro.

36--Ultimo libro letto?
Libri sui cani, per una tesina del corso educatori.

37-Che genere leggi?
Prevalentemente fantasy, di tutti i tipi, se posso preferisco le autrici e gli autori italiani, ma leggo anche stranieri. Oltre a questo, libri sui cani.

38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Dalla trama, mi deve prendere, se no in genere passo oltre. Poi se è un autore che mi interessa in genere vado a cercare i suoi libri e sto attenta alle nuove uscite. Anche la copertina fa la sua parte, non lo nego.

39-A quale autori non sai rinunciare?
Banana Yoshimoto. Ho tutti i volumi usciti in Italia in cartaceo, e io non compro più cartaceo, in genere, perché non ho spazio in casa, ma ho un meraviglioso kindle.

40- Di cosa hai paura?
Onestamente, la cosa che mi darebbe più fastidio sarebbe che un domani arrivasse un best seller dall’America di genere fantasy orientale, avesse successo, tutti cominciassero a parlare e scrivere storie su quella falsa riga e qualcuno mi accusasse di fare lo stesso per moda. Dopo 10 anni di fatiche, di impegno, di passione, ma anche di delusioni e lotte, perché in tanti mi hanno detto di scegliere cose più “facili”, beh… non lo reggerei. Scrivo quello che scrivo perché mi piace, perché è quello che vorrei leggere.

41-Dove vorresti vivere? 
In una casa di campagna, un po’ in stile inglese, con i miei cani (più tanti altri cani), magari dei gatti e un cavallo.

42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Praticavo kyudo, ma ho dovuto smettere. Direi la lettura, anche se ultimamente ho sempre meno tempo per leggere.

43-Qual è il tuo sogno più grande?
La casa di campagna della risposta 41. 

44-Ti piacciono gli animali? 
Sì, beh, ci lavoro… lavoro con i cani.

45-Credi nella magia e nel paranormale?
Abbastanza.

46-Come ti immagini tra vent'anni?
Come ora ma con i capelli più bianchi, le rughe e cani diversi, purtroppo.

47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Genji Monogatari di Shikibu Murasaki, perché è il più grande classico della letteratura giapponese.

48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Eh, piccola… 5 anni forse. Credo con qualcosa di Dahl, forse proprio il GGG o Le streghe. O era Favole al telefono di Rodari? Non ricordo benissimo, è passato del tempo.

49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Finire il secondo capitolo della serie Dream. E sistemare altri romanzi in sospeso.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista? 
Come dicevo prima, fatelo per e con passione, nient’altro.

Grazie a Francesca per l'intervista!


mercoledì 22 febbraio 2017

Cristiana Pivari [INTERVISTA:50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Grazie a voi e certo che potete!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono una donna alla perenne ricerca di se stessa, ma ho fiducia nel fatto che un giorno mi troverò. Per rimanere nel reale sono nata il primo di giugno di qualche decennio fa a Trento e lavoro in un Archivio, fra pergamene e libri, e cambio spesso ciò che mi piace fare. Unici punti fermi: la lettura e la scrittura.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Fino a qualche anno fa era l’arancione, ora stravedo per il verde in tutte le sue sfumature.  E che può dire di me? Che sono speranzosa? In realtà non mi sono mai posta il problema, mi piace e basta.
4-Tre aggettivi per descriverti
Complicata, intelligente quanto basta, creativa quando mi va.
5-Come dicono di te gli altri?
Simpatica ed empatica
6-Il giorno più bello della tua vita?
La nascita dei miei figli e dei miei nipoti. Quindi sono quattro giorni.
7-Una cosa che ti rende felice?
Riuscire a liberare la mente

8-Tre persone che stimi?
Non mi vengono in mente tre persone definite, posso dire che stimo le persone che sanno bastare a loro stesse, in tutti i sensi.
9-Sei mai stato deluso/a?
Certo, come tutti, ma dimentico in fretta.
10-Hai tatuaggi?
No.
11-Cos’è per te la  scrittura?
A seconda del periodo che attraverso può essere terapeutica o divertente e lo è  quando scrivo per il gusto di scrivere.

12- A quali scrittori ti ispiri?
A nessuno in particolare, rubo un po’ qua e là, non si tratta di plagio, sia chiaro. Rubacchio stili che poi mescolo con il mio. È divertente.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Di giorno, di notte leggo, possibilmente cartacei perché l’uso del pc di sera mi rovina il sonno.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Posso essere entrambi.
15-Scrivi a mano o al computer?
Al pc perché se scrivo a mano ci metto una vita a decifrarmi.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Solo una decina di anni, era una raccolta di racconti con la quale vinsi un premio.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
No, raccontavo un sacco di storie, avevo una vita parallela nella fantasia, ma mai pensato di fare la scrittrice. Volevo fare l’archeologa o l’avvocato.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Magari fosse così, anche se sono sicura che se fossi a contratto con una grande ce perderei l’ispirazione e mi prenderebbe il blocco dello scrittore.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Ma quale scaletta? Magari…
20-Scrivi in ordine cronologico?
Dipende da cosa sto scrivendo.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Basta che ci sia un pc e scrivo ovunque, anche in bagno.
22-Parlaci dei tuoi libri.
Crisalide rosa, Absolutely Free 2010, (sulla ricerca della felicità)
Quello strano bambino dai pantaloni di velluto (omaggio a Dickens), Ciesse Edizioni 2010,
 In prima persona singolare, Amazon 2013,(racconti terapeutici)
La madre dell'assassino e le altre (dalla parte del colpevole)  , self publishing su Amazon 2013,
Quel sottile confine (viaggio nella follia), Lettere Animate 2014,
Ne sarà valsa la penna (ripubblicazione de Il numero 52, Edizioni della Sera) (disamina del mestiere di scrittore, il mio libro preferito) self publishing su Amazon, 2015
 Il viola non le si addice, self publishing su Amazon 2015 (racconti gialli e thriller),
Joyce, Amarganta edizioni, 2016,
Da grande voglio essere felice (reload di Crisalide rosa), Rizzoli, 2016,
Scusa ma non ti voglio sposare, Rizzoli 2016 (la difficoltà di scegliere in amore)
Ma sono qua per parlare di Joyce, la cui sinossi è la seguente:
In un paesino del nord, Agnese e Joyce, due adolescenti, si incontrano per caso. Diverse per inclinazioni e educazione, tra loro si instaura un legame empatico che va oltre l’amicizia. La successiva sparizione di Agnese mescola la vita di una miriade di personaggi innescando un vortice di combinazioni e fatalità, di corsi e ricorsi in un continuo alternarsi tra presente e passato. Mentre Joyce segue la sua pista per ritrovare Agnese spinta dall’istinto e dall’eccezionale intelligenza, i pezzi di un puzzle complesso si incastrano e si disperdono in una trama in bilico continuo tra il thriller e il giallo, il rosa e il dramma. Sul finire di una calda estate degli anni ’90, Adele, Joyce, Betti, John e il capitano Adami affrontano un viaggio quali moderni Ulisse recuperando attimi dati per persi, consolidando legami improbabili e, sulle tracce di Agnese, ritroveranno, infine, la parte più vera di se stessi.
È un romanzo che sta piacendo molto e ne sono felice.

23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Un po’ e un po’, come si evince dalla risposta sopra.
24-Cosa pensi dei self?
Penso sia un modo alla portata di tutti (per fortuna e anche no) per farsi leggere e poi è bello controllare le vendite in tempo reale.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Sono caduta anch’io in questa trappola, in tempi di estrema ingenuità nei riguardi del mondo dell’editoria e proprio con la mia prima raccolta di racconti vincitrice di un premio che prevedeva anche la pubblicazione, ma la cosa stava andando troppo per le lunghe e io, gasatissima e impaziente, mi sono rivolta a una ce a pagamento. E che ne sapevo io che c’erano anche quelle no eap?
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Credo che per presentarsi alle grandi ce sia essenziale un agente letterario, poi esistono anche i colpi di fortuna, come nel mio caso con Rizzoli.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Rapporto ambiguo fra l’amore e l’odio, ma devo dire che grazie a loro ho stretto delle amicizie davvero  interessanti sotto il profilo umano. Non so quanto possano essere utili in fatto di promozione, troppa concorrenza.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Cordiale e riconoscente.

29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Bisogna vedere fino a che punto dovrei stravolgerlo. Se perdo la mia unicità no, ma a quel punto la ce si sarebbe rivolta altrove e se cerca me è perché le piace il mio modo di scrivere. È un falso problema e quindi dico sì.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
La difficoltà più grande sono io che odio rompere l’anima alla gente con le mie pretese, ma mi tocca altrimenti mi dimenticano.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
È tutto. Puoi aver scritto il capolavoro del secolo, ma se nessuno se lo fila perché non sa che esiste e puoi aver scritto una cosa mediocre che presenti come un capolavoro e spammi in mezzo mondo e il mondo ci crede e l’acquista.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Sono bisognosa di consigli pure io, non saprei.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
La protagonista di Joyce mi è apparsa in sogno e mi ha detto: Scrivi di me. Mi capita spesso di sognare i personaggi dei miei libri, ma quella volta, al risveglio, mi sono detta: Ma cosa vuole quella? Poi senza quasi accorgermene, dopo qualche mese, ho iniziato a scrivere la sua storia che mi ha suggerito passo dopo passo.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Inventati con dei cammei di persone reali, piccoli tributi.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Me stessa
36--Ultimo libro letto?
Ogni cuore un percorso di Roberto Senesi. Lo consiglio caldamente.

37-Che genere leggi?
Sono onnivora
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Incipit che è la parte che curo di più quando scrivo.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Non sono una fanatica e quindi non ho un autore senza il quale non potrei vivere.
40- Di cosa hai paura?
Ho paura della paura.
41-Dove vorresti vivere?
Al mare
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Lettura, teatro, cinema, decoupage, riciclo, pittura su mobili etc etc
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Raggiungere un equilibrio interiore che mi permetta di stare serena, senza troppe menate.
44-Ti piacciono gli animali?
Certo! Soprattutto i cani
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Sì, non credo sia solo ciò che vediamo e viviamo l’unico livello di coscienza.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Molto vecchia, seduta su una sedia a dondolo con in mano la lettera dell’accademia svedese che assegna i Nobel. Se devo immaginare, immagino in grande.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Non ho un autore preferito. È come per i parrucchieri, mi entusiasmo di uno fino al momento che sbaglia taglio o piega. Idem per gli autori. Sono una lettrice di facili costumi. L’unico punto fermo potrebbe essere la produzione di Charles Dickens.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
A sei anni con la Piccola Principessa nella quale mi identificavo.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Promuovere per bene i tre libri usciti quest’anno e il nuovo libro c’è nella mia testa. Sarà diversissimo da tutti quelli che lo hanno preceduto e farà il boom. Un po’ di autostima ottimista non guasta. Sembra uno scioglilingua.

50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
State sereni, se dovrete sfondare accadrà, nonostante voi.

Grazie a Cristiana per l'intervista!


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martedì 21 febbraio 2017

Solo l'amore di Francesca Lesnoni [RECENSIONE]


Titolo: Solo l’Amore
Autore: Francesca Lesnoni
Illustratore: Alessia Coppola
Editore: Self Publishing
Data di pubblicazione: 25 gennaio 2016
Genere: Romanzo
Pagine: 155
Prezzo:  Euro 2.99
Disponibile su Amazon



Sinossi:

Lucia è scomparsa... nessuno sa che fine abbia fatto la dolce sorella di Carlo, unico indizio un biglietto:
"Non preoccupatevi, sto bene. Vado dove ho sempre desiderato essere, da che ho memoria..."
Nessuno però si preoccupa realmente della sparizione di Lucia tranne Pier che, innamorato da sempre di lei, decide di prendersi un anno sabbatico per dedicarsi alla misteriosa ricerca.
Per sua fortuna Pier potrà contare sull'aiuto di alcune persone, come i signori Dardi, due amabili vecchietti, che gli consegneranno dei bigliettini scritti da Lucia; o Luigi, un sapiente tappezziere con la passione per la lettura, che lo aiuterà a mettere ordine nei suoi taccuini pieni di appunti e divagazioni; o l’amatissimo padre che, al momento opportuno, saprà cogliere una traccia importante…
Ma, prima di trovare Lucia, Pier dovrà confrontarsi con una diversa percezione di sé e degli altri, rivisitare la propria vita, comprendere qual è il suo vero sogno...
Grazie al suo intelligente umorismo e piccoli colpi di scena, Pier si ritroverà su un aereo diretto a Parigi.
Sarà lì che finalmente rincontrerà Lucia?

Anche se può sembrare stolto o paradossale o folle,
ho scelto la metà mezza piena del bicchiere,
la sola che doni la vera gioia.
E sorrido

Recensione:

Questo romanzo è molto particolare e in alcuni punti  anche intenso e ringrazio l’autrice per avermelo inviato.
Lucia, la protagonista, da un giorno all’altro scompare, ma nessuno nota la sua assenza, lascia solamente un biglietto.
Ma capiamo ben presto che Lucia è da sempre una donna strana, che desidera avere i suoi spazi, a volte non viene capita e forse gli unici che la conoscono veramente sono Pier, suo amico da anni, e suo padre.
Inizia quindi la ricerca di  Lucia, sia Pier che altre persone si mettono sulle tracce della donna e sulla verità della sua fuga.
Parallelamente a questa ricerca, Pier, l’amico da sempre innamorato di Lucia, compie un percorso in se stesso per riscoprire la sua vita, capire le sue scelte e a volte ripensa al passato, ai rimpianti di una vita vissuta sempre ai margini e mai da protagonista.
Il suo cammino sarà duro e doloroso e riesce anche a scoprire dei lati di sé che non aveva mai visto o non aveva mai riconosciuto, e cerca di affrontare la vita con il sorriso, con ottimismo uscendo dal guscio nel quale era rinchiuso da oltre trent’anni.
E’ una sorta di romanzo dove andiamo a scoprire il passato, il tempo perduto quello che non riusciremo più a riprendere e come le scelte a volte siano determinanti per la nostra vita.
Nel complesso credo sia un libro interessante e sicuramente particolare.
I personaggi sono descritti in maniera realistica e ci vengono presentati dall’autrice in maniera approfondita, l’unico difetto del libro forse è l’inizio molto confuso e nel quale non si capisce quale sia la vera direzione del romanzo.
Inoltre, ho notato che alcune ripetizioni non aiutano la scorrevolezza del testo.
Lucia, è senza dubbio, un personaggio che rispecchia la gioia, la felicità, mentre Pier, è un uomo di altri tempi, gentile, sensibile che si fa scoprire a poco a  poco.
Tutto questo libro ci porta un messaggio al suo interno, alcune volte per riuscire ad andare avanti bisogna guardare in noi stessi, nel profondo e capire dai nostri errori e trovare la giusta strada anche se questo percorso è difficile e doloroso.

Consigliato a chi vuole una lettura diversa dalle solite.

BIOGRAFIA


Francesca Lesnoni è nata in Inghilterra, vive e lavora a Roma. Per alcuni anni, durante il suo tempo libero, ha “insegnato” pittura in un carcere minorile, da questa esperienza è nato un libro di racconti: “Kunia e le altre”, pubblicato da Stampa Alternativa nel 1992. Da sedici anni è volontaria dell’Associazione Peter Pan Onlus che offre ospitalità ai bambini oncologici in cura all’Ospedale Bambino Gesù e alle loro famiglie. Per quattro anni ha “insegnato” scrittura creativa a ragazzi con handicap mentale.










mercoledì 15 febbraio 2017

Lorenzo Gaetani [INTERVISTA: 50 SFUMATURE D'AUTORE]


1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certamente, non sono ancora così famoso da imporre un “lei”.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono un giovane che al momento, come tanti, si sente un po’ fuori posto in questa società italiana così vecchia, al momento non lavoro e di sicuro ancora non vivo di scrittura, punto a riuscirci prima o poi; le mie passioni più grandi sono i videogiochi e i libri al momento.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Bè, senza dubbio è il viola; chi ama questo colore generalmente è una persona eccentrica, attirata dal misticismo e dall’occulto, pronta ad aiutare gli altri in cambio di amicizia e risoluta nel difendere la propria pace interiore, spesso chi ama il viola tende a vedere il mondo in una proiezione futura in cui non c’è il marcio e la cattiveria. Più o meno cose che ci azzeccano con me.
4-Tre aggettivi per descriverti
Sognatore, pragmatico, coerente.
5-Come dicono di te gli altri?
In verità difficilmente tengo a mente l’opinione che gli altri hanno di me, anche quelle buone, e questo mi è stato detto più volte, che sono uno che ha imparato ad andare avanti sulla sua strada senza preoccuparsi dell’opinione altrui, che quando giungo a una conclusione sono “assoluto” e che ho una mente abbastanza scattante.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Non ne ho uno in particolare, bei periodi, come di brutti, ma non ho mai un unico giorno o film o libro che ritengo il mio preferito.
7-Una cosa che ti rende felice?
Creare storie, mondi, personaggi come anche esplorare e scoprire quelli creati dai grandi autori.
8-Tre persone che stimi?
Hideaki Anno, per aver creato una delle più belle opere di tutti i tempi, Neon Genesis Evangelion;
Elon Musk, per la sua visione del futuro e per i suoi grandi sforzi per realizzarla;
Jack Fresco, similmente a Musk anche Fresco a dedicata la sua vita a cercare di creare un sistema che garantisse alle persone una vita migliore e un futuro più radioso.
9-Sei mai stato deluso/a?
Certamente, infinite volte, la vita picchia duro e come dice Rocky quello che conta è sapersi rialzare dopo che ti ha mandato al tappeto.
10-Hai tatuaggi?
Per ora no, ma ho molte idee e probabilmente un giorno mi ricoprirà di questi, è che sono un perfezionista e se mi devo fare un tatuaggio vogli che sia perfetto e questo significa spendere.
11-Cos’è per te la scrittura?
Un mezzo per raccontare storie di mondi con i suoi punti di forza e di debolezza.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Uno tra tutti lo sconosciutissimo Lovecraft, amo il suo lavoro e lo ritengo uno dei migliori scrittori mai esistiti, soprattutto per l’unione della sua immensa sensibilità ad una visione scientifica dell’universo, senza contare che ha dovuto convivere con il rigetto delle sue opere e vivere di ghost writing.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Quando posso in verità, il mio momento preferito è il mattino ma anche la sera dopo cena.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Credo più riflessivo ma come qualunque bravo scrittore cerco di unire le due opere alla ricerca di un equilibrio tra complessità e immediatezza.
15-Scrivi a mano o al computer?
Perché ci sono persone che scrivono ancora a mano? No al computer, io vivo al computer.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Avevo buttato giù un bel centinaio di pagine quando avevo tredici anni, poi ho provato altre volte e infine ho completato il primo libro solo di recente, quest’anno (2016).
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
È sempre stata una carriera che non mi dispiaceva.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Certamente e farò di tutto perché questo avvenga il prima possibile.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui?
Più che alto ho dei punti fissi nella trama che organizzo temporalmente e poi congiungo più sul momento, comunque prima di iniziare a scrivere ho un’idea abbastanza precisa della trama e degli eventi.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Più o meno sì, ci sono dei piccoli sfasamenti ma quasi sempre riguarda il passaggio della narrazione da un personaggio ad un altro.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
La mia camera, sono una persona che non ama essere osservata, soprattutto mentre scrive.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Per ora c’è Inoculum, un bel mattone che racconta di come in una noiosa città di provincia si consumi prima un terribile furto da parte di un’organizzazione di fanatici di occultismo che in un breve periodo sfocerà in terribili conseguenza per gli abitanti della città e per gli agenti del governo inviati a recuperare il prezioso artefatto alieno. Il libro è introduttivo ad una trama molto grossa che sarà di almeno tre, se non quattro, libri altrettanto lunghi. I temi principali saranno il cambiamento interiore in condizioni totalmente avverse e l’accettare, il combattere o anche il rigettare e tutte le altre possibili reazioni a questo cambiamento imposto alla ricerca della sopravvivenza in un ambiente sempre più ostile.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Al momento sono solo autopubblicato come ebook.
24-Cosa pensi dei self?
Come tutti gli strumenti dell’informatica offre grandi possibilità ma purtroppo credo sia stato sfruttato veramente male da troppe persone che hanno intasato le librerie digitali e non di libri mediocri soffocando in Italia il mercato degli emergenti che si ritrovano con sempre più difficoltà.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Non sarebbe un problema in se, solo che la maggior parte sono persone di una certa età che con la scrittura hanno poco a che fare e che spesso hanno delle entrate per cui non sono nemmeno interessati a guadagnare, come ho detto intasano il mercato con opere mediocri.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Non saprei, suppongo che quando ci arriverò ve lo farò sapere.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
Sinceramente non capisco perché così tanti devono parlare dei social come se dovessero cacciare litri di sangue ogni volta che li usano, sono uno strumento come tanti e possono piacere come no, sicuramente è stupido snobbarli a questo punto, mi ci trovo bene senza passarci troppo tempo.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Scarso attualmente, però vorrei creare un rapporto più diretto di quello che vedo in giro, vorrei comunque comunicare e sapere l’aria che tira nella community che mi segue, quando ce ne sarà una ovviamente.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Ora potrei anche accettare, non sono un ipocrita che fa finta di scrivere solo ed esclusivamente per un “bisogno impellente” avere almeno qualche soldo da parte è importante, probabilmente se avessi delle mie entrate fisse la risposta sarebbe un secco no, il mio obiettivo è raccontare delle storie precise, ritoccarle  pesantemente seguendo i gusti di altri sarebbe come non raccontarle affatto.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Farmi anche solo vedere in giro sembra impossibile, su facebook è pieno di gruppi per promuovere scrittori emergenti ma sono tutti piuttosto inutili e presentano solo uno spam di opere a novantanove centesimi che in pochi cliccano.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Direi almeno un cinquanta per cento, e mi sto tenendo basso.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Scrivi tanto, leggi tanto, butta quello che hai scritto, ricomincia.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Non saprei davvero, sono come un alchimista che fa ribollire tutto quello che trova in altrettante provette riscaldandolo, vaporizzandolo, mischiando sostanze e così via. Tutto quello che mi capita a tiro viene inserito nella dispensa per venire usato in qualche modo prima o poi.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Totalmente inventati.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Alcuni miei amici e basta.
36--Ultimo libro letto?
Abaddon di Giuseppe Menconi, bello anche se con qualche lacuna narrativa l’ho molto apprezzato.
37-Che genere leggi?
Fantasy in tutte le sue salse, ma anche crescita personale.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
Raccolgo informazioni sulle varie opere che vedo in giro e ho una bella lista di roba da leggere, ovviamente la libreria del non letto sarà sempre più grande ricordandomi sempre che c’è così tanto che non ho esplorato.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Nessuno in particolare, a parte Lovecraft che ho divorato, ne apprezzo molti cercando di imparare dai loro punti di forza come dai punti deboli.
40- Di cosa hai paura?
Vivere tutta la mia vita limitandomi a sopravvivere senza ottenere nulla e non aver dato nulla al mondo.
41-Dove vorresti vivere?
Tra i posti in cui vorrei passare un paio d’anni almeno ci sono Los Angeles, Tokyo, Kyoto, anche altri ma sennò la lista non finirebbe più.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Videogiochi soprattutto, mi piacciono gli rpg, gli fps e ovviamente quelli con trame studiate e particolari come Half-life, Alan Wake e Bastion.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Essere una persona di successo in grado di influenzare positivamente la vita delle altre persone sia spiritualmente che materialmente.
44-Ti piacciono gli animali?
Sì, adoro i gufi, gli scoiattoli e le volpi.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Credo che ci siano molte cose che non conosciamo, e la magia cos’è poi? Se un alieno venisse qui con una tecnologia infinitamente complessa e potente non sarebbe per noi una magia?
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Non mi immagino, cerco di costruire la mia vita un passo alla volta e a malapena riesco a vedermi tra un anno, figuriamoci venti.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perché?
Adesso direi “La via del Guerriero di pace” di Dan Millman, mi ha colpito profondamente anche se resto un fedelissimo di Lovecraft come autore.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Non ricordo bene, credo intorno agli otto anni con qualcosa come “L’isola del tesoro”, “I ragazzi della via Pal” o “Il piccolo alpino” non ricordo bene.
49-Progetti per il futuro? Un nuovo libro nel cassetto?
Ovviamente sì, sto progettando diversi romanzi brevi per iniziare ad avere un lista un po’ più corposa di titoli col mio nome sopra.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Se siete degli scrittori lo fate per passione e talento, in questo caso non smettete mai di imparare e migliorare, ma non ho molto da dirvi, se siete quelli che lo fanno perché la società dice che lo scrittore è un bel lavoro e avete scritto per vanto personale smettete, fate quello che vi piace davvero, se lo fate per dare un immagine di voi agli altri non sarete mai soddisfatti.

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mercoledì 8 febbraio 2017

Irene Milani [INTERVISTA: 50 SFUMATURE D'AUTORE]



1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certo,  molto volentieri!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Innanzitutto sono Irene, lettrice e scrittrice, ma sono anche mamma di due bambini, moglie e insegnante alle scuole medie. Nella vita mi piace il mio lavoro, passare del tempo con la mia famiglia e leggere, leggere leggere.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te? Amo i colori sui toni del celeste o del lilla in tutte le sfumature: credo che riflettano la mia indole riflessiva e dolce,  romantica come le storie che scrivo.
4-Tre aggettivi per descriverti Empatica, ironica e golosa!!
5-Come dicono di te gli altri? Gli altri mi vedono come una persona che, dopo aver superato la diffidenza iniziale, dimostra tutta la sua disponibilità  e capacità organizzativa.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Il matrimonio e la nascita dei figli sicuramente ma sono state date “programmate”. Invece l’emozione nel ricevere la mail dalla casa editrice in cui leggi che vogliono pubblicare il tuo romanzo è una sorpresa indescrivibile.
7-Una cosa che ti rende felice? Mi rende felice quando qualcuno che ha letto i miei libri mi racconta di aver provato delle emozioni, di essersi immedesimato nella storia. Per me è una grandissima soddisfazione.
8-Tre persone che stimi? Citarne tre è difficile, rischio di dimenticare qualcuno quindi resto nel campo della cultura così non faccio torto ad amici o parenti. Stimo tantissimo Michela Murgia e il “collega professore” Alessandro D’Avenia. Poi anche se non è uno scrittore vero e proprio vorrei citare Gino Strada: avere un decimo della sua forza e del suo coraggio sarebbe un bel traguardo.
9-Sei mai stato deluso/a? C’è qualcuno che non lo è mai stato? Beato lui. Io purtroppo nella vita ho ricevuto alcune cocenti delusioni da persone a cui ero molto legata e, alcune di queste storie, sono confluite anche nei miei romanzi.
10-Hai tatuaggi? Nessuno, ma non perché sia contraria: fino ad oggi non ho mai trovato un soggetto che mi convincesse fino in fondo.
11-Cos’è per te la  scrittura?
La scrittura è innanzitutto un piacere, poi ho scoperto anche una valenza terapeutica: uno sfogo per le emozioni, gioie e dolori della vita quotidiana.
12- A quali scrittori ti ispiri? Mi piace molto come scrive Michela Murgia: ha un modo incredibile di raccontare e descrivere le vicende nei suoi libri. Poi mi sono appassionata ai libri di Ken Follett, soprattutto quelli in cui vengono ricostruiti periodi storici lontani da noi.

13-Quando scrivi di notte o di giorno? Purtroppo ultimamente ho poco tempo sia di giorno che di notte, o meglio tra famiglia e figli durante la giornata sono molto impegnata e la sera sono troppo stanca. Quando riesco a ritagliarmi un po’ di tempo da dedicare alla mia passione lo faccio la sera, dopo cena.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva? Assolutamente impulsiva: scrivo di getto e poi è quasi impossibile per me cambiare qualcosa rispetto alla prima stesura. Correggo, rileggo ma l’impianto difficilmente viene stravolto.
15-Scrivi a mano o al computer? Solo una volta ho provato a scrivere a mano ma mi risulta difficile. Per me la situazione ideale è portatile sulle ginocchia, pagina bianca e via… liberare l’immaginazione e riempire la pagina riga dopo riga.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro? Ho iniziato a scrivere piuttosto tardi, circa una decina di anni fa. Non credevo di riuscire a buttar giù più di una paginetta invece è diventato un romanzo di circa duecento cartelle che attualmente giace in un cassetto in attesa di una bella revisione e di un editore che voglia dargli una possibilità.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice? Non ci ho mai pensato e, a dire la verità, anche dopo cinque libri pubblicati non ho ancora iniziato a sentirmi davvero una scrittrice.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro? Per fortuna ho già un lavoro stabile e sicuro, però mi piacerebbe continuare a scrivere e a pubblicare le mie storie.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la segui? Non scrivo mai la scaletta anzi a volte capita che siano i personaggi a prendere vita e a decidere autonomamente come deve andare avanti la storia.
20-Scrivi in ordine cronologico? In genere sì, anche se a volte uso flashback o anticipazioni.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere? Mi piace molto stare sul divano, col pc sulle ginocchia.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro? Al momento ho pubblicato quattro romanzi e due spin off. I primi due “Il ritratto” e “Attesa”  fanno parte di una saga di quattro, due dei quali non ancora pubblicati,  in cui si raccontano le vicende di Isolde e Tristan due ventenni trentini che devono affrontare i fantasmi del recente passato italiano e delle loro famiglie per poter vivere il loro amore. Ho pubblicato poi “Non puoi comprarmi” e “Ho provato a dimenticarti”, due romanzi autoconclusivi, che hanno come protagoniste due donne con storie differenti ma entrambe accomunate dalla ricerca del vero amore e del loro posto nel mondo. Infine ci sono i due spin off: uno legato alle vicende de “Il ritratto” l’altro è il sequel natalizio di “Non puoi comprarmi”.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi? Tutti i miei libri sono editi da case editrici non a pagamento.
24-Cosa pensi dei self? Per quanto riguarda il self personalmente non lo farei ma posso anche pensare che qualcuno preferisca non passare dalle case editrici per vari motivi o in seguito ai numerosi rifiuti.
Nel caso di chi pubblica a pagamento sono un po’ più drastica: non credo si debba cedere a queste offerte. Se il libro è valido prima o poi qualcuno se ne accorge. Piuttosto allora è meglio auto pubblicarsi.
25-Cosa pensi di  chi paga per farsi pubblicare?
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze? Non saprei. Voglio sperare che tutti possano avere le stesse chance di successo (a parità di qualità del libro ovviamente). Immagino però che usando i canali giusti si possa raggiungere l’obiettivo più velocemente.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia? Se devo essere sincera non li amo molto. Ho aperto il profilo face book inizialmente solo per promuovere il mio primo romanzo. Ora cerco di sfruttare le grandi possibilità che offrono senza lasciarmi distrarre troppo… a volte sono una vera perdita di tempo che invece potrei dedicare alla scrittura. Però mi hanno anche permesso di ricontattare persone che non vedevo e sentivo da tempo.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori? La maggior parte delle persone che leggono i miei libri sono amici o conoscenti. Ho avuto anche la fortuna però di essere contattata da persone sconosciute che mi facevano complimenti per i miei romanzi.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti? Devo dire che una cosa simile mi è capitata per il mio ultimo romanzo: io avevo in mente una storia con una certa conclusione però ho deciso di fidarmi della casa editrice (che però non è una BIG in senso stretto) e di modificare l’impianto della storia per provare a raggiungere un pubblico più ampio.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro? Ho pubblicato con tre case editrici differenti e con ognuna ho trovato dei punti di forza e di debolezza: per un autore esordiente è difficile uscire dal giro di amici e parenti prima e successivamente da quello dei blog e gruppi facebook. Ancora non ho ben capito come riuscire a raggiungere anche lettori lontani dai social network o dalle conoscenze: forse se le librerie dessero spazio anche agli scrittori non famosi forse avremmo più chance.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro? Credo sia fondamentale anche se non saprei dire quali siano le strategie migliori: presentazioni, spam  a tutto spiano, collaborazioni con blog… io provo un po’ di tutto sperando di raggiungere un po’ di visibilità.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura? L’unica cosa è: crederci. Il resto viene da se: se uno è convinto poi trova il modo per raggiungere i propri obiettivi.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto? In genere le mie storie nascono da immagini e sensazioni particolari: mi vengono in mente delle scene da cui poi parte tutta la vicenda.
34- I personaggi sono reali o inventati? I personaggi sono inventati anche se a volte presentano caratteri autobiografici o di persone reali.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura? Inizialmente in famiglia non ho trovato un grande sostegno: ho avuto però la fortuna di incontrare alcune colleghe che mi hanno spronato a inviare i manoscritti alle case editrici e, una volta pubblicati i romanzi, mi hanno incoraggiata a non mollare e a continuare a scrivere.
36--Ultimo libro letto? Ultimamente sto leggendo sia in cartaceo che in digitale quindi ho letto contemporaneamente “L’estate che conobbi il Che” di Garlando e “Io prima di te”.
37-Che genere leggi? Adoro i romanzi storici in cui sono presenti storie d’amore.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.? In genere vado per generi o autori, oppure mi faccio consigliare da amiche o in biblioteca.
39-A quale autori non sai rinunciare? Non ho autori di cui sono fedelissima, però di alcuni come Follett, la Murgia o altri di cui ho letto qualcosa che mi è piaciuto di solito tendo a leggere più di un libro.
40- Di cosa hai paura?
A livello conscio non ho grandi paure, credo però di avere timore dei fallimenti e di deludere le persone a cui tengo.
41-Dove vorresti vivere? Il mio sogno è di trasferirmi in Canada o comunque in un paese freddo, come quelli del nord Europa.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura? No, anche perché non ho molto tempo libero. Prima di tutto leggo molto, poi quando ho l’ispirazione mi cimento anche con la scrittura.
43-Qual è il tuo sogno più grande? Mi piacerebbe tanto che le vicende di Tristan e Isolde diventassero un film, non tanto per il successo che potrebbe derivarne; più che altro per dare un volto ai miei personaggi.
44-Ti piacciono gli animali? Si, i miei preferiti sono i gatti.
45-Credi nella magia e nel paranormale? Non ci credo però a volte scopro coincidenze davvero strane come il fatto che la ragazza che compare nella copertina del mio primo romanzo (foto scelta dall’editore) fino a pochi anni fa abitava nel piccolo paese in cui mi sono trasferita dopo essermi sposata.
46-Come ti immagini tra vent'anni? Sarò una “vecchia” professoressa di italiano con tanti romanzi pubblicati.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè? I pilastri della terra di Ken Follett per la ricostruzione storica del mondo delle cattedrali che fa da sfondo all’intreccio di più vicende d’amore, d’odio.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro? Credo di aver iniziato a sei anni, il libro proprio non me lo ricordo! Però so che a Natale chiedevo libri già da piccola. Piccole donne è uno di quelli che ricordo con più affetto.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto? A gennaio dovrebbe uscire “Metamorfosi” terzo capitolo delle vicende di Tristan e Isolde. Poi ho inviato due manoscritti in valutazione e attendo notizie.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista? Non so se sono una fonte autorevole per dare consigli ad altri autori: posso solo dire di continuare a scrivere e a leggere.

Grazie a Irene per l'intervista!




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