1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti
del tu?
Certamente.
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella
tua vita?
Sono Diletta
Nicastro, giornalista e scrittrice. Sono l’autrice della saga mystery romance ‘Il
mondo di Mauro & Lisi’, incentrata sul Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco,
e del saggio ‘Storie e leggende di Scozia – Isle of Skye’. Sono custode
nazionale della parola MOZZAFIATO presso la Società Dante Alighieri di Firenze.
Ho vinto un premio accademico e due letterari. Sono partner ufficiale in Italia
di GoUnesco. Amo viaggiare.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una
persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Azzurro Italia, che i
miei amici americani ormai chiamano Dilly Blue. Una cosa tra tutte che dice di
me questo colore? La mia passione infinita per la nazionale di pallavolo
maschile!
4-Tre aggettivi per descriverti
Guerriera, metodica,
appassionata.
5-Cosa dicono di te gli altri?
Non lo so.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Quando è nato mio
figlio.
7-Una cosa che ti rende felice?
Viaggiare con la mia
famiglia. Il luogo ideale? L’isola di Skye.
8-Tre persone che stimi?
Tra i viventi
(escludendo la famiglia e gli amici che non vi direbbero nulla di me):
Benedetto XVI, Scott Brown (capitano del Celtic FC), Terence Hill.
Tra chi non c’è più:
mio padre, San Pietro e i primi martiri, Jane Austen.
9-Sei mai stato deluso/a?
Sì.
10-Hai tatuaggi?
No.
11-Cos’è per te la scrittura?
La considero il mio
talento, in senso biblico. Mi è stato donato e devo farlo fruttare, anche
contro ogni difficoltà, perché è il compito della mia vita (dopo quello di
occuparmi della mia famiglia, ovviamente).
12- A quali scrittori ti ispiri?
Tutti e nessuno. Amo
leggere da una vita. I miei autori preferiti sono Jane Austen, Wilkie Collins,
Julian May, Chieko Hara. Ma traggo ispirazione da qualsiasi cosa io legga o
senta. Poi lo faccio mio e lo metto nei miei romanzi, che alla fine hanno uno
stile loro, unico. O almeno credo.
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Quando mio figlio me
lo permette. Ora solitamente nel primo pomeriggio.
14-Ti definisci una scrittrice impulsiva o riflessiva?
Entrambi. Impulsiva
quando scrivo di getto le scene alla prima stesura. Riflessiva durante la lunga
fase di revisione, quando bisogna far combaciare ogni cosa.
15-Scrivi a mano o al computer?
Al computer.
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ho iniziato a
scrivere giovanissima. Il primo racconto a 11-12 anni. Il primo libro a 19
anni.
17-Da piccola volevi fare la scrittrice?
Sì.
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un
lavoro?
La scrittura è già il
mio lavoro. Troppo spesso ci si improvvisa scrittori e basta avere un blog per
definirsi giornalisti o autori. Ma la scrittura, così come il giornalismo, è
una professione vera e propria e come tale deve essere vissuta e vista dagli
altri. Se così non è, allora, per citare Karate
Kid, “è meglio non fare”.
19-Per scrivere ti preparo una scaletta? Se si poi la
segui?
Sì. In un mystery o
un romanzo di spionaggio è inevitabile. Si deve sapere da dove si parte e dove
si vuole arrivare. Non sempre si riesce a seguirla perfettamente, però. Alcuni
personaggi fanno azioni di propria iniziativa, per esempio, ed io li lascio
fare. Ma poi devo riscrivere la scaletta. Altre volte sono io stessa che
scrivendo vengo a scoprire alcuni dettagli della trama. E ancora una volta si
deve riscrivere la scaletta…
20-Scrivi in ordine cronologico?
Per lo più sì. Ma in
fase di revisione è possibile che alcuni capitoli vengano riscritti o
modificati o che vengano introdotte scene.
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
No. L’importanza è
che ci sia silenzio e che io possa ascoltare della musica.
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
La saga mystery ‘Il
mondo di Mauro & Lisi’ è incentrata sul Patrimonio dell’Umanità ed è al
momento composta da otto romanzi, tre raccolte di racconti ed una novella
natalizia. Il protagonista è Mauro Cavalieri, inviato in missione ogni volta
che un sito inserito nella Lista Unesco è in pericolo o sotto attacco. Accanto
a lui Elisabetta ‘Lisi’ Cavalieri, la sorella minore, e un ragazzo irlandese,
Kieran Moynihan, che nel corso delle avventure diventerà il ragazzo di Lisi. A
partire dalla quinta missione entra in scena Maarja Tender, la donna di cui si
innamorerà Mauro. Si tratta di storie d’amore e d’avventura, in cui i
protagonisti vivono situazioni mozzafiato e si battono per quello in cui
credono o per difendere quello che amano. Lo stile, dinamico e moderno, è stato
accostato ai film d’azione e ai manga.
Recentemente il Ministero dei Beni Culturali ha lodato la saga per la promozione di “una percezione condivisa del Patrimonio Culturale italiano e mondiale come 'eredità culturale' da tramandare alle generazioni future attraverso il canale coinvolgente della letteratura con il genere letterario dell'avventura e con uno stile moderno e mozzafiato”.
Recentemente il Ministero dei Beni Culturali ha lodato la saga per la promozione di “una percezione condivisa del Patrimonio Culturale italiano e mondiale come 'eredità culturale' da tramandare alle generazioni future attraverso il canale coinvolgente della letteratura con il genere letterario dell'avventura e con uno stile moderno e mozzafiato”.
Il saggio ‘Storie e
leggende di Scozia – Isle of Skye’ è una raccolta di oltre 100 storie antiche o
moderne di quest’isola delle Ebridi Interne, che io conosco molto bene (ci sono
andata per 14 estati consecutive) e in cui mi sono sposata nel 2007. Una sorta
di viaggio nel tempo e nella cultura di un’isola considerata tra le cinque più
belle al mondo dal National Geographic.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
I primi cinque libri
della saga sono stati editi dalla Passepartout Edizioni di Milano, che tuttavia
nel 2011 ha lasciato il progetto perché non riusciva a stare dietro alle
richieste di ristampe dei libri.
Dopo un periodo di ricerca di una nuova casa editrice durante la quale mi sono imbattuta in molte difficoltà nel trovare qualcuno che volesse impegnarsi per una saga già arrivata al quinto titolo, ho optato per l’autopubblicazione perché le richieste e gli inviti ad eventi pressavano. Da allora tutti i titoli sono pubblicati (anche le prime cinque missioni di Mauro Cavalieri) sotto il marchio M&L .
Dopo un periodo di ricerca di una nuova casa editrice durante la quale mi sono imbattuta in molte difficoltà nel trovare qualcuno che volesse impegnarsi per una saga già arrivata al quinto titolo, ho optato per l’autopubblicazione perché le richieste e gli inviti ad eventi pressavano. Da allora tutti i titoli sono pubblicati (anche le prime cinque missioni di Mauro Cavalieri) sotto il marchio M&L .
24-Cosa pensi dei self?
Se visto in maniera
imprenditoriale, è un’ottima risorsa.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Lo sconsiglio sempre.
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle
conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Non lo so. Non ho
pubblicato con una grande CE. E non ho conoscenze. E’ vero anche che una grande
CE, prima che arrivasse la Passepartout Edizioni, aveva avanzato anche
l’ipotesi che io vendessi loro la mia idea e qualcun altro poi ci mettesse il
nome. Non l’ho fatto.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o
delizia?
Amo i social network
e li trovo una grande risorsa, oltre che un’inimitabile punto d’incontro con i
miei lettori. Sono su Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin, GoUnesco,
Beatrice e YouTube.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Bello. Ascolto sempre
i loro commenti e le loro richieste. Alcuni di loro sono anche diventati degli
amici. Inoltre, quando è possibile, cerco di assecondarli. Uno fra tutti: il
ritorno dell’agente speciale tedesco Jürgen Lohmann è dovuto alla richiesta di
vari fan di questo personaggio comparso per la prima volta ne I fossili di Messel – Il terzo incarico e
tornato ne La trilogia di Meteora.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa
editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora
inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’
come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
In parte è anche già
accaduto e posso quindi rispondere senza falsa modestia. No, non lo farei.
Reputo che questo sia uno dei problemi della letteratura contemporanea. Uno scrittore vero non muterà mai la sua storia (beninteso, vanno bene le correzioni, il modellare, l’armonizzare ma non lo stravolgimento). Mi spiego per chi non è del mestiere: uno scrittore narra una storia che vive e che vede. I personaggi quelli sono. E non li forzerà mai a fare qualcosa che non è nelle loro corde, perché risulterebbe fortemente dissonante, sia per lo scrittore che per lo stesso lettore.
Esempio? Se un personaggio è estremamente cattolico non farà mai l’amore con tutte le ragazze che incontra, magari dopo averci solo bevuto una birra insieme. Non è possibile. Non è nel personaggio. Così come un vegetariano non mangerà mai una bistecca al sangue.
Uno scrittore vero, quindi, non svende i suoi personaggi per ‘vendere più copie’.
Uno scrittore che invece vuole solo il proprio nome in copertina o vuole poter dire ‘il mio libro è uscito con…’, quello lo potrebbe fare. Ma a mio avviso non è uno scrittore, perché non sente la storia sotto alla pelle.
Reputo che questo sia uno dei problemi della letteratura contemporanea. Uno scrittore vero non muterà mai la sua storia (beninteso, vanno bene le correzioni, il modellare, l’armonizzare ma non lo stravolgimento). Mi spiego per chi non è del mestiere: uno scrittore narra una storia che vive e che vede. I personaggi quelli sono. E non li forzerà mai a fare qualcosa che non è nelle loro corde, perché risulterebbe fortemente dissonante, sia per lo scrittore che per lo stesso lettore.
Esempio? Se un personaggio è estremamente cattolico non farà mai l’amore con tutte le ragazze che incontra, magari dopo averci solo bevuto una birra insieme. Non è possibile. Non è nel personaggio. Così come un vegetariano non mangerà mai una bistecca al sangue.
Uno scrittore vero, quindi, non svende i suoi personaggi per ‘vendere più copie’.
Uno scrittore che invece vuole solo il proprio nome in copertina o vuole poter dire ‘il mio libro è uscito con…’, quello lo potrebbe fare. Ma a mio avviso non è uno scrittore, perché non sente la storia sotto alla pelle.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai
incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Tante. Il principale
credo che sia non avere uno ‘sponsor’. Qualcuno che spazzi via le diffidenze
iniziali di un potenziale lettore. Per questo il canale più importante per i
miei libri è il passaparola. Non avendo pubblicità, sono i lettori stessi a
consigliarmi agli amici. E così la rete si allarga.
E poi la crisi. Negli ultimi anni chiudono le librerie e le associazioni culturali ed è sempre più difficile organizzare degli eventi o degli incontri.
E poi la crisi. Negli ultimi anni chiudono le librerie e le associazioni culturali ed è sempre più difficile organizzare degli eventi o degli incontri.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il
successo di un libro?
Vitale. Grazie alla
promozione può avere successo un libro mediocre e senza promozione può passare
inosservato un libro straordinario.
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo
della scrittura?
Di lottare sempre per
detenere la proprietà intellettuale di quello che scrive. C’è una legge che
tutela gli scrittori dal 1941. Ecco, il mio consiglio è di leggerla
attentamente prima di firmare qualsiasi contratto per avere idea
dell’importanza del proprio lavoro e per non farsi irretire.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
L’idea della saga ‘Il
mondo di Mauro & Lisi’ mi è venuta mentre ero a Lussemburgo e girovagavo
per la città. Ho pensato ‘Wow, che bella! Si trova nel cuore dell’Europa, è
Patrimonio dell’Umanità, eppure quasi nessuno la visita”. Mi è venuta quindi
l’illuminazione di scrivere una saga incentrata sui siti Unesco, per
raccontarli in maniera avventurosa e divertente e facendo diventare questi
luoghi straordinari essi stessi protagonisti delle storie.
La trama è nata in un pomeriggio e di seguito le altre avventure.
Poi, ripeto, l’ispirazione è ovunque: in un libro, in un film, in un incontro fortuito in metro, in una foto dimenticata. Si deve sempre tenere aperta la mente… L’ispirazione è talmente tanta che in ogni pagina di un mio romanzo potrei citare cinque – sei cose differenti che mi hanno ispirato.
La trama è nata in un pomeriggio e di seguito le altre avventure.
Poi, ripeto, l’ispirazione è ovunque: in un libro, in un film, in un incontro fortuito in metro, in una foto dimenticata. Si deve sempre tenere aperta la mente… L’ispirazione è talmente tanta che in ogni pagina di un mio romanzo potrei citare cinque – sei cose differenti che mi hanno ispirato.
34- I personaggi sono reali o inventati?
I personaggi sono di
fantasia (a parte qualche rarissima eccezione, come il Principe William in Dio salvi il Gigante). Ovviamente sono
ispirati alle persone che conosco o ad eventi che mi sono capitati.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
Mio marito e mia
mamma, in primis. Poi tutti gli altri.
36--Ultimo libro letto?
Ho sempre più di un
libro sul comodino. L’ultimo libro letto con soddisfazione è stato ‘Il viaggio
infinito del Principe Irlandese’ di Padraic Colum, di cui ho scritto anche una
recensione che si può leggere a questo link: http://decumanosud.blogspot.it/2016/10/lo-scrigno-di-arwen-il-viaggio-infinito.html
.
Attualmente sto leggendo ‘Il gioco degli equivoci’ di Georgette Heyer.
Attualmente sto leggendo ‘Il gioco degli equivoci’ di Georgette Heyer.
37-Che genere leggi?
Principalmente Romance
storico (possibilmente un po’ datato, perché quello moderno è per lo più –
salvo rare eccezioni – privo di trama e zeppo di scene inutili di sesso),
fantasy (ho adorato la saga del Giglio di Marion Zimmer Bradley, Julian May e
Andre Norton) e gialli (Mignon G. Heberhart è la mia preferita, oltre
ovviamente al maestro Wilkie Collins). Ma sono aperta un po’ a tutto. Ripeto,
leggo tutti i giorni perché non so vivere senza libri.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so
copertina, trama, autore ecc.?
L’autore sicuramente
è una garanzia, o anche la collana a cui appartiene. Poi la trama. Infine leggo
l’incipit della prima pagina. Se mi prende, allora quel libro deve essere mio!
Comunque un libro con la copertina brutta non mi entusiasma molto… voglio dire,
sul comodino è più bello avere un libro che quando lo guardi, allieta la vista
e ti fa venire voglia di prenderlo in mano (in effetti non capisco i libri con
la copertina brutta…).
39-A quale autori non sai rinunciare?
Jane Austen, Lucy
Maud Montgomery, Frances Hodgson Burnett, Wilkie Collins, Chieko Hara. Quando
ero più giovane: Betty Cavanna, Paola Mion, Eleanor H. Porter, Suzanne Rand.
40- Di cosa hai paura?
Che qualcuno possa fare
del male a mio figlio.
41-Dove vorresti vivere?
La mia famiglia è la
mia casa. Dove essa si trova, è lì che voglio stare.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
La scrittura non è un
hobby. E’ il mio lavoro.
Comunque sì, ho molti
hobby. Amo cucinare, ascoltare musica, viaggiare, il cinema della vecchia
Hollywood (i film in bianco e nero con James Stewart o Ingrid Bergman, per
intenderci), fare puzzle e lo sport in generale, con particolare interesse alla
pallavolo e alle discipline olimpiche.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
A livello
professionale, che facciano dei film tratti dalla mia saga (se si deve sognare,
si deve farlo in grande).
A livello personale,
che mio figlio cresca felice.
44-Ti piacciono gli animali?
Sì (a parte gli
insetti). Ho avuto per molto tempo un gatto (che ho fatto entrare anche nelle
mie storie).
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Non credo nella magia
né nel paranormale. Credo, però, che ci sia un mondo nell’al di là e che le
persone che non ci sono più possano cercare di entrare in contatto per dare dei
segni.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Non ci ho mai
pensato. Vivo giorno per giorno.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Da piccola Pollyanna di Eleonor H. Porter e la
serie di Anna dai capelli rossi di
Lucy Maud Montgomery.
Da adolescente Cuore di smeraldo di Paola Mion e Il sentiero dei ciclamini di Suzanne Rand.
Da grande Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, La donna in bianco di Wilkie Collins e Il giglio nero di Marion Zimmer Bradley, Julian May e Andre Norton.
Da adolescente Cuore di smeraldo di Paola Mion e Il sentiero dei ciclamini di Suzanne Rand.
Da grande Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, La donna in bianco di Wilkie Collins e Il giglio nero di Marion Zimmer Bradley, Julian May e Andre Norton.
E poi ci sono i manga
(che adoro e che reputo delle vere e proprie opere d’arte): Luna di Chieko Hara, Touch – Prendi il mondo e vai di Mitsuru
Adachi e Glass no kamen – Il grande sogno
di Maya di Suzue Miuchi.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
A sei anni, credo. Il
primo libro che ho letto è stato Il
giardino segreto di Frances H. Burnett. Mi ha fatto innamorare della
lettura e da allora non ho più smesso.
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Sto lavorando a due
romanzi al momento.
Sono in fase di revisione de Il libro segreto di Valdur, il terzo capitolo della trilogia Le nebbie di Meteora dove finalmente si arriverà al gran finale di questa avventura iniziata due anni fa (dove è nascosto il libro scritto vent’anni prima dal padre di Maarja Tender? Chi arriverà prima a prenderlo, Mauro Cavalieri o la trafficante d’armi Karina Gligorevic? E cosa ricorderà Lisi ora che ha recuperato la memoria?). Dovrebbe uscire in inverno.
Sono in fase di revisione de Il libro segreto di Valdur, il terzo capitolo della trilogia Le nebbie di Meteora dove finalmente si arriverà al gran finale di questa avventura iniziata due anni fa (dove è nascosto il libro scritto vent’anni prima dal padre di Maarja Tender? Chi arriverà prima a prenderlo, Mauro Cavalieri o la trafficante d’armi Karina Gligorevic? E cosa ricorderà Lisi ora che ha recuperato la memoria?). Dovrebbe uscire in inverno.
L’altro libro si
intitola Un principe per Agla ed è
uno spin-off della serie. Vede come protagoniste della storia Agla Zanin e
Rebecca Altoviti, le più care amiche di Lisi, nel periodo in cui Lisi è stata
prigioniera a Paxos, Grecia, e tutti l’hanno creduta morta.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo
questa intervista?
Siate sempre voi
stessi e credete sempre nei vostri sogni.
Grazie a Diletta per l'intervista!
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