1-Grazie per aver accettato l’intervista. Possiamo darti del tu?
Certamente!
2-Spiegaci chi sei, che lavoro fai, cosa ami fare nella tua vita?
Sono un giornalista e lavoro in tv ma è tutta una copertura. In realtà amo raccontare storie.
3-Dicono che i colori rivelano il carattere di una persona. Qual è il tuo colore preferito, e cosa può dirci di te?
Il mio colore preferito è il verde. Credo che dentro di me risvegli una sorta di richiamo primordiale, un desiderio di immergermi nella natura più profonda.
4-Tre aggettivi per descriverti
Non sono mai stato bravo a descrivermi senza sembrare presuntuoso.
5-Come dicono di te gli altri?
Credo di riuscire a comunicare al meglio nonostante sia di natura introversa. Le persone a cui tengo lo sanno e andiamo d’accordo.
6-Il giorno più bello della tua vita?
Mi è difficile sceglierne uno, anche perché certi bilanci si possono fare solo quando si è alla fine del cammino e il passato pesa più del futuro.
7-Una cosa che ti rende felice?
Trovare la giusta via su cui incanalare una storia
8-Tre persone che stimi?
Stimo chi ha salvato il mondo senza passare alla storia. Personaggi come Stanislav Evgrafovič Petrov.
9-Sei mai stato deluso/a?
Chi non è lo stato?
10-Hai tatuaggi?
Un simbolo alchemico sull’avambraccio destro.
11-Cos’è per te la scrittura?
Una parte irrinunciabile della vita.
12- A quali scrittori ti ispiri?
Mi piacciono molto Lovecraft e Terry Pratchett
13-Quando scrivi di notte o di giorno?
Dipende dai ritmi di lavoro. Un tempo riuscivo a scrivere in redazione ma negli ultimi anni ho sempre scritto la mattina presto o la sera tardi.
14-Ti definisci uno scrittore impulsivo o riflessivo?
Scrivo di getto, rileggo, cancello, rivedo, cancello, rivedo di nuovo. Sono un circolo vizioso.
15-Scrivi a mano o al computer?
Word is the way
16-Quando hai scritto il tuo primo libro?
Ho cominciato da bambino ma il primo progetto editoriale serio l’ho concluso a 21 anni.
17-Da piccolo volevi fare lo scrittore?
Sì
18-Pensi che la scrittura possa trasformarsi in un lavoro?
Se parliamo di romanzi o editoria in generale, difficile a dirsi. Di sicuro la scrittura creativa legata al mondo aziendale è molto diffusa e in crescita in Italia, quindi gli spiragli ci sono.
19-Per scrivere ti prepari una scaletta? Se sì poi la segui?
Preparo sempre uno storyboard grezzo con i punti chiave di una storia. Poi vado dove mi portano i personaggi.
20-Scrivi in ordine cronologico?
Non necessariamente
21-Hai un luogo in particolare dove ami scrivere?
Qualsiasi luogo in cui mi possa concentrare
22-Parlaci dei tuoi libri/libro?
Ygdrasill è un horror/thriller dai caratteri gotici. Rileggendolo ora mi rendo conto di quanto sia giovanile come stile ma in fin dei conti penso che sia godibile, specialmente il finale.
23-Il tuo libro/libri sono auto pubblicati o editi?
Tutti editi da case editrici non a pagamento.
24-Cosa pensi dei self?
Può essere un modo per sfuggire alle maglie delle lobby editoriali ma si rischia di riempire il mercato di opere che non meritano di essere lette.
25-Cosa pensi di chi paga per farsi pubblicare?
Stessa risposta di prima
26-Per pubblicare con una grande CE serve avere delle conoscenze o ci si può arrivare solo con le proprie forze?
Le conoscenze aiutano ma la fortuna fa il grosso del lavoro. Bisogna avere un’opera valida e metterla nelle mani della persona giusta nel momento in cui la CE sta cercando un genere specifico.
27- Ami i social network? Per un autore sono croce o delizia?
I social aiutano molto a fare pubblicità. Io preferisco usare Facebook.
28- Com’è il tuo rapporto con i lettori?
Ricevo complimenti ma anche qualche critica. Mi piace avere un rapporto diretto.
29- Una domanda un po’ peperina, se una grossa casa editrice ti contattasse perché interessata a pubblicare qualcosa di tuo, ancora inedito, e ti dicesse che però dovresti stravolgere il tuo lavoro e fare un po’ come vogliono loro per riuscire a vendere più copie, tu accetteresti?
Dipende da cosa si intende per “stravolgere”. Il lavoro di un buon editor è oro colato e non bisogna essere troppo orgogliosi o schizzinosi. Credo che prima di rispondere dovrei trovarmi nella situazione descritta per capire.
30- Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
L’enorme mole di libri presenti sul mercato e il fatto che il 70% dell’editoria sia in mano a poche aziende. In Italia ci sono tanti scrittori e pochi lettori, il che fa capire quale siano le opere che alla fine vendono di più.
31- Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Fondamentale
32-Cosa consigli ad una persona che si affaccia nel mondo della scrittura?
Di non arrendersi di fronte alle porte sbattute in faccia. I grandi classici della letteratura mondiale spesso sono stati rifiutati decine di volte dagli editori prima di essere pubblicati.
33-Cosa o chi ha ispirato la storia che hai scritto?
Non saprei. Ygdrasill è una storia che ho sempre avuto dentro.
34- I personaggi sono reali o inventati?
Ciascuno di essi ha un pezzetto della mia vita in qualche particolare, come un capo d’abbigliamento o un tic nervoso.
35-Chi ti ha sostenuto in quest’avventura?
La mia famiglia, come sempre.
36--Ultimo libro letto?
After Dark di Haruki Murakami
37-Che genere leggi?
Amo i classici, saggistica politica e scientifica e lo stile di alcuni scrittori in particolare.
38-Da cosa scegli un nuovo romanzo da leggere, non so copertina, trama, autore ecc.?
La quarta di copertina fa il 90% del lavoro.
39-A quale autori non sai rinunciare?
Mi impongo ogni volta di smettere di leggere Murakami ma alla fine cedo sempre. Accadeva lo stesso con Palahniuk qualche anno fa.
40- Di cosa hai paura?
Abbiamo paura di ciò che non conosciamo. Il futuro è la nostra paura primordiale.
41-Dove vorresti vivere?
In una città dove una giornata di sole non è un evento insolito.
42-Hai altri hobby oltre la scrittura?
Mi piace giocare a calcio e lo sport in generale.
43-Qual è il tuo sogno più grande?
Scrivere una quadrilogia cinematografica.
44-Ti piacciono gli animali?
Ho due gatti e un cane, direi di sì.
45-Credi nella magia e nel paranormale?
Quello che chiamiamo magia è un punto interrogativo che la scienza prima o poi cancellerà.
46-Come ti immagini tra vent'anni?
Spero di riuscire a guardare certe cose con gli stessi occhi di adesso.
47-Libro preferito ed autore preferito? Perchè?
Difficile dirlo. Il primo che mi viene in mente è Il Signore degli Anelli. Solo un genio può creare un universo del genere in modo così approfondito. Nella vastità del mondo e dell’opera, Tolkien ci racconta che alla fine, per quanto il male sia grande, la vita riesce a trionfare. Una lezione non da poco.
48-A che età ha iniziato a leggere? E con quale libro?
Ricordo che leggevo tanti Piccoli Brividi da bambino. Il libro che mi ha reso quello che sono è Le tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu di Walter Moers
49-Progetti per il futuro?Un nuovo libro nel cassetto?
Un romanzo concluso e un progetto giornalistico.
50-Che consiglio daresti agli autori che stanno leggendo questa intervista?
Non sono abbastanza esperto per dare consigli di vita. Però posso dire cosa ha funzionato per me: trovate un vostro modo per raccontare. Non parlo di stile o varietà della prosa ma di quelle piccole cose che nella quotidianità danno la spinta per superare l’abisso della pagina bianca.
Grazie Livio per l'intervista!
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