Titolo:Venuto al mondo
Autore:Margaret Mazzantini
Pagine 531 pagine
Editore: Mondadori (25 maggio 2010)
Collana: Oscar grandi bestsellers
Prezzo cartaceo: €15,00
DATA USCITA: 08 novembre 2012
GENERE: Drammatico
ANNO: 2012
REGIA: Sergio Castellitto
SCENEGGIATURA: Sergio Castellitto, Margaret Mazzantini
ATTORI: Penélope Cruz, Emile Hirsch, Sergio Castellitto, Adnan Hasković, Pietro Castellitto, Saadet Aksoy, Luca De Filippo, Jane Birkin, Mira Furlan, Jovan Divjak
MUSICHE: Eduardo Cruz
PRODUZIONE: Medusa Film, Picomedia, Alien Produzioni, Telecinco Cinema, Mod Producciones, Ziva Produkcija
DISTRIBUZIONE: Medusa Film
PAESE: Spagna, Italia, Croazia
DURATA: 127 Min
Il libro
Quando si parla di un libro così intenso e che ti ha lasciato moltissime emozioni, mi sembra di non trovare le parole adatte per descriverlo.
Nel romanzo ci sono molti temi che vengono trattati: l’amore,i figli e la guerra ma anche l’ odio, la debolezza e la pace.
La protagonista è Gemma una donna che ci racconta la sua storia, parte con il figlio alla volta di Sarajevo dove molti anni prima era andata lì a studiare e aveva incontrato Diego l’amore della sua vita e padre di suo figlio.
Così è lei che ci descrive la sua vita e lo fa con moltissimi flash back dove ripercorre il suo amore per il ragazzo, il suo matrimonio, la guerra e la nascita del bambino.
“Conto quello che la guerra gli ha mangiato, nelle occhiaie, in certi sguardi fermi come vetro, nelle sigarette che tremano bagnate nelle dita. Glielo conto su quei visi, grigi come la pioggia, che ora guardo come morti che risorgono dal mare”Non tutto è come sembra, ed è la voglia di maternità di Gemma uno dei temi sul quale ruota gran parte del libro.
Questa maternità che ripeto lei vuole, cerca, crede di aver perso e poi ritrova innesca un meccanismo di lotta continua tra se stessa e il suo corpo.
L’amore tra Gemma e Diego non è di certo convenzionale, è un sentimento puro, genuino profondo e proprio nella sua imperfezione che questo ci risulta essere estremamente reale.
Un romanzo che parla anche e soprattutto delle nostre fragilità, paure, timori che cerchiamo di nascondere e non riusciamo ad affrontare ma quanto la verità può essere utile e quando è meglio non dirla?
Gemma è secondo me un personaggio a tutto tondo, che soffre, lotta per amore, per avere un figlio, è impossibile non identificarsi in lei almeno una volta nel corso del libro. In alcune parti provavo tenerezza quando si sentiva inutile per il fatto di non poter avere figli e quando il suo amore la lasciò andare.
Diego ha amato molto Gemma, ma oltre l’amore c’è la guerra, la sofferenza e il dolore che hanno contrastato questa sentimento e in qualche modo lo hanno spezzato.
Un passaggio del libro che mi ha molto colpito è quando Gemma dice: “ mi volto perché sento quel vuoto. E’ un vuoto che riconosco", e poi riferendosi a Diego ha capito "che l’ho perso già da molto tempo".
Un colpo di scena finale scardina le certezze che il lettore aveva fino a quel momento, un libro che ti resta nel cuore, con i sorrisi felici di Gemma e Diego e con gli occhi intensi del loro bambino.
Il Film
La coppia marito e moglie formata da Castellitto e Mazzantini questa volta ha toppato, in “Non ti muovere” avevano fatto un ottimo lavoro ma in questo film qualcosa è andato storto.
Ecco alcune controindicazioni se volete vedere questo film:
1-non considerate Gemma come un’egoista, lei lotta per amore
2-non pensate che Diego sia un drogato
3-la guerra non è uno sfondo ma parte integrante del libro
4-quella più importante è che prima di vedere il film dovete LEGGERE IL LIBRO!
Perché dovete leggere il romanzo prima di vedere il film?
Provate a farlo vedere a qualcuno che non lo ha letto e capirete il perché, io ho fatto questa prova e funziona.
La stessa Mazzantini, ha detto che non si può trasportare in un film di 2 ore un libro di oltre 500 pagine e che noi lettori non dobbiamo rimanere delusi.
Si c’è un’alta probabilità di rimanere delusi perché il film non riesce a suscitare le stesse emozioni che invece il romanzo riesce a trasmetterci.
La pellicola è troppo veloce, condensa in pochi minuti troppi fatti che nel romanzo vengono trattati per pagine e pagine, oppure non li tratta nemmeno, lasciando al telespettatore molti punti di domanda ai quali non riesce a rispondere, in poche parole manca quel cordone di congiunzione tra una parte e l’altra che se non hai letto il romanzo non puoi capire.
Mi dispiace dirlo ma due ore sono effettivamente troppo poche per questo libro, a mio avviso poteva uscire una miniserie di due puntate per la tv ma non solamente un film.
Alcuni passaggi che non vengono affrontati a mio avviso sono importanti e non si possono tralasciare così perché la storia ne risente!
L’unica nota positiva sono gli attori magnifici, Penelope Cruz è stata fantastica è l’incarnazione perfetta di Gemma e se possibile è riuscita a rendere questo personaggio ancora più umano e vero.
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